Parmalat cede le quote e Roma si riprende la Centrale del Latte: cosa è successo?
Il crac Parmalat è uno degli scandali finanziari più eclatanti nella storia economica italiana. Ciò che era una volta una delle aziende lattiero-casearie più rinomate e apprezzate del Paese si è trasformato in un incubo che ha lasciato investitori, creditori e dipendenti a fronteggiare perdite ingenti.
Parmalat è nata con l’ambizione di diventare un impero lattiero-caseario globale e con questo obiettivo ha conosciuto una rapida espansione internazionale, offrendo prodotti caseari di alta qualità e guadagnandosi una posizione di rilievo nel settore.
Tuttavia l’azienda nascondeva una realtà ben diversa. Nel corso degli anni ’90 e nei primi anni 2000, Parmalat ha iniziato a intraprendere operazioni finanziarie sempre più complesse, creando un falso in bilancio che presentava una posizione finanziaria apparentemente solida.
La situazione è andata avanti fino a quando sono emerse le prime crepe nel sistema e il debito totale stimato ammontava a oltre 14 miliardi di euro: il prezzo delle azioni è crollato; gli azionisti e hanno visto azzerare il valore dei loro investimenti; i fornitori non sono stati pagati; migliaia di dipendenti hanno perso il lavoro.
Parmalat cede le quote: chi diventa azionista di maggioranza
È arrivata una svolta significativa con la recente sentenza della Corte d’Appello: Parmalat (ora gruppo Lactalis) ha restituito le azioni di maggioranza della Centrale del Latte di Roma al Comune. Questo ha riacceso l’entusiasmo nella Capitale, poiché la città è tornata a essere l’azionista di maggioranza con oltre l’80% delle quote della SpA.
Il sindaco Gualtieri ha espresso il suo apprezzamento per il marchio storico della Centrale del Latte e ha promesso di proteggerlo con determinazione. La riappropriazione delle quote da parte del Comune segna un trionfo, ma la battaglia legale non è ancora conclusa, poiché la sentenza della Corte di Cassazione rimane in sospesa. Parmalat ha fatto sapere di voler continuare a difendere le proprie ragioni nelle aule di giustizia.
Qual è il destino della Centrale del Latte di Roma?
Parmalat ha voluto sottolineare il contributo del personale della Centrale del Latte di Roma, rimarcando il loro impegno e la loro passione nel supportare il piano di rilancio e le azioni di sviluppo del gruppo nel corso degli anni. Con oltre 30 milioni di investimenti effettuati negli ultimi venti anni, la società ha mantenuto bilanci positivi e ha offerto stabilità occupazionale nella regione Lazio.
La restituzione delle azioni si inserisce nelle azioni intraprese dalla Giunta Capitolina nell’ottica di una continuità delle operazioni e della stabilità industriale in attesa della decisione della Corte di Cassazione. Adesso, l’attenzione è rivolta alla nomina di un nuovo organo di amministrazione, che dovrà tener conto della composizione azionaria.
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