Mancano poche settimane al cambio dell’ora che, come ogni anno, sarà nel mese di ottobre. Con l’arrivo dell’autunno le giornate non solo si accorciano naturalmente, ma diventano ancor più brevi di un’ora esatta per via del passaggio all’ora solare.
Gli orologi verranno quindi spostati tutti di un’ora indietro, il che significa che il sole sorgerà un’ora prima e tramonterà un’ora prima. Un meccanismo che viene utilizzato ormai da decenni, e che in teoria dovrebbe produrre diversi vantaggi.
Oggi più che mai però si sta valutando la possibilità di mettere da parte questo sistema e adottare invece l’ora legale, oppure l’ora solare, per l’intera durata dell’anno. L’intento sarebbe quello di ottenere in questo modo un qualche risparmio energetico, ed ecco perché la proposta avanzata più volte viene ora seriamente presa in considerazione.
Si spostano le lancette di un’ora ma potrebbe essere l’ultima volta
Ancora non si può affermare con certezza, ma non possiamo escludere che questo mese di ottobre si sposteranno le lancette indietro per l’ultima volta, anche se, a dirla tutta, se ciò dovesse effettivamente accadere, in Italia ci troveremmo comunque a doverle prima rimettere a posto in primavera, quando si torna all’ora legale.
Ma cosa sta succedendo esattamente? Proviamo a fare un po’ di ordine sulla vicenda del possibile addio al cambio dell’ora due volte l’anno.
Tra luglio e agosto 2018 è stata avanzata la proposta di abolire il cambio dell’ora, ed è stata indetta una consultazione alla quale hanno risposto quasi 5 milioni di cittadini dei vari Paesi europei, la maggior parte dei quali (intorno al 76% dei votanti) ha espresso parere favorevole rispetto all’abolizione del cambio dell’ora.
Ne è seguita una discussione in Commissione europea, ma non è stato ancora raggiunto nessun accordo nel merito. In realtà però l’idea di interrompere questo cambio dell’ora due volte l’anno non è stata affatto messa da parte, anzi, potrebbe effettivamente venir realizzata nei prossimi mesi.
Rimarrebbe quindi l’ora legale, oppure l’ora solare? L’ipotesi più accreditata è quella di dividere i Paesi dell’Unione europea in due blocchi, quello sud e quello nord. Nel primo, all’interno del quale si colloca naturalmente l’italia, resterebbe in vigore per l’intera durata dell’anno l’ora legale, quella in vigore per il periodo estivo per intendersi, mentre nei Paesi del nord, cioè quelli del secondo blocco, resterebbe in vigore l’ora solare.
L’Italia è quindi favorevole ad abolire il cambio dell’ora? In realtà non è stata ancora presa alcuna decisione ufficiale in merito, mentre in Francia c’è già stata una delibera, dopo una consultazione popolare indetta dall’Assemblea Nazionale, per bandire per sempre il cambio dell’ora.
Quando si cambia l’ora
Finché le cose non cambieranno però dovremo continuare a cambiare l’ora in autunno e in primavera. E per quel che riguarda il cambio ormai imminente, manca appena un mese visto che l’ora legale tornerà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022.
Come di consueto le lancette dell’orologio dovranno essere spostate indietro di un’ora alle 3 di notte, e in questo modo guadagneremo di fatto un’ora di sonno, ma al tempo stesso perderemo un’ora di luce al pomeriggio, e per chi si alza particolarmente presto l’alba arriverà con un’ora di anticipo.
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