Bollette: il governo sta pensando di prorogare il mercato tutelato. Cosa vorrebbe dire?
L’energia elettrica e il gas fanno parte della vita di tutti i giorni, da quella professionale a quella privata. Al momento, però, il mercato energetico offre agli utenti due opzioni principali: il regime tutelato e il mercato libero.
Da una parte, anche se ancora per poco, il regime tutelato costituisce un approccio tradizionale e stabile alla fornitura di energia e gas nel quale i prezzi sono stabiliti e regolamentati dall’Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Gli utenti possono pianificare i loro budget senza preoccuparsi di variazioni improvvisi dei costi energetici.
Al contrario, il mercato libero offre una maggiore libertà di scelta agli utenti. In questo contesto, numerosi fornitori di energia elettrica e gas competono tra loro, offrendo una varietà di piani tariffari e pacchetti personalizzati. Per questo motivo, gli utenti possono selezionare il fornitore e il piano tariffario che meglio si adatta alle loro esigenze specifiche.
Tuttavia la decisione di decretare la fine del mercato tutelato nell’ambito dell’energia e del gas è stata presa con l’obiettivo di creare un contesto più competitivo, efficiente e orientato al consumatore nel settore energetico italiano. La corsa alla migliore offerta è iniziata da un po’.
Bollette: l’idea di prorogare il mercato tutelato
Nel contesto dell’imminente passaggio obbligato al mercato libero dell’energia e del gas, il governo italiano sta valutando una possibile proroga del regime tutelato. Il condizionale è d’obbligo, visto che non ci sono conferme.
Sono oltre 15 milioni i consumatori che beneficiano ancora delle tariffe a maggiore tutela per l’energia elettrica e il gas, un regime che offre prezzi regolamentati e protezioni ai consumatori.
Perché prorogare il passaggio?
Secondo quanto rivelato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il governo sta considerando la possibilità di una proroga che potrebbe estendersi fino a sei mesi o addirittura un anno. Questa mossa fornirebbe un periodo di adeguamento più ampio, particolarmente utile per le famiglie con redditi bassi o con un numero elevato di componenti (ISEE fino a 15.000 euro o fino a 30.000 euro in presenza di almeno quattro figli a carico).
L’annuncio di questa possibile proroga è stato accolto con favore dalle associazioni dei consumatori, soprattutto in luce degli aumenti dei costi energetici che si sono registrati negli ultimi mesi. Tutto sarebbe possibile se si trovasse la copertura ai costi aggiuntivi che potrebbero derivare da questa estensione del regime tutelato.
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