Dopo il picco di aumenti sui carburanti che si è registrato dopo metà 2022, in seguito all’introduzione del taglio delle accise da parte del governo di Mario Draghi i prezzi sono rimasti tutto sommato sotto controllo.
I prezzi di diesel e benzina sono rimasti ampiamente al di sotto dei 2 euro al litro infatti, e con il calo del prezzo del petrolio delle ultime settimane abbiamo registrato un’ulteriore riduzione del prezzo dei carburanti, fino ad un prezzo medio della benzina che si attestava fino a qualche giorno fa intorno a 1,625 euro al litro.
A partire dal 1° gennaio 2023 però, con il decadere del taglio delle accise sui carburanti, il prezzo di diesel e benzina ha subito un’improvvisa impennata di circa 20 centesimi al litro.
Diesel e benzina, niente più sconto sul prezzo alla pompa
Il governo di Giorgia Meloni ha deciso di non prorogare ulteriormente il taglio delle accise che il governo di Mario Draghi aveva introdotto per ridurre l’impatto degli aumenti sulle tasche di famiglie e lavoratori di tutta Italia.
Questo vuol dire che a partire dal 1° gennaio, come abbiamo visto, il prezzo di diesel e benzina ha subito un improvviso e consistente aumento di quasi 20 centesimi al litro.
Questo non potrà far altro che mettere in difficoltà non solo gli automobilisti, ma anche tutte quelle imprese e quei lavoratori che si trovano costretti ad optare sul trasporto su due ruote per la propria attività.
Quello che dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni sono gli effetti di una ulteriore riduzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane, che dovranno far fronte a questi nuovi aumenti, e in particolare potrebbero rendere meno proficua l’ormai imminente stagione dei saldi invernali.
Aumentano diesel e benzina, ecco come cambiano i prezzi praticati dal gestore
Il prezzo della benzina si era stabilmente fermato intorno a 1,625 euro al litro nelle ultime settimane, mentre il diesel costava qualche centesimo in più (1,689 euro al litro).
Infatti era stato lo stesso ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a sottolineare che si era registrata una riduzione continua del prezzo del carburante, con un calo dei prezzi che al 26 dicembre si attestava intorno al -37% rispetto alla settimana precedente per la benzina, e del -27% per il diesel.
Il calo si era registrato anche sui prezzi dei combustibili per il riscaldamento, che erano scesi del -12,29% fino a toccare un livello molto vicino a quello del prezzo di diesel e benzina. Invece per il GPL si era registrato un ulteriore aumento, con una crescita del prezzo intorno al +7,09%, così pure per i combustibili per uso industriale.
Si era registrato infatti un aumento del +6,27% per l’O.C. fluido BTZ, e del +13,78% per l’O.C. denso BTZ.
Ma con l’inizio del nuovo anno le cose sono subito cambiate, infatti a partire dal 1° gennaio 2023 i prezzi sono tornati a salire sia per il diesel che per la benzina.
L’aumento generalizzato è legato alla scadenza del taglio delle accise sui carburanti voluto dal governo di Mario Draghi e non prorogato per il 2023 dal governo di Giorgia Meloni.
I prezzi sono aumentati di circa 18 centesimi al litro, sia per la benzina che per il diesel, e il Codacons ha già fatto due conti su quanto costerà alle famiglie italiane.
Mediamente le famiglie pagheranno circa 9,15 euro in più per fare il pieno alla macchina, e complessivamente si troveranno a sborsare circa 219,6 euro in più per fare rifornimento durante il 2023.
Aumentano diesel e benzina, quali sono le previsioni per il 2023
Con la decisione di non prorogare il taglio delle accise sui carburanti il governo di Giorgia Meloni di fatto aumenta di circa 20 centesimi al litro il prezzo di diesel e benzina.
Si passa quindi dai circa 1,625 euro al litro (per la benzina) agli attuali 1,805 euro al litro. Questo si traduce in circa 2 euro in più per 10 litri di benzina, che diventano circa10 euro in più per fare un pieno alla macchina.
Ovviamente l’entità degli aumenti che ci attendono per i prossimi mesi dipende anche da altri fattori, a cominciare dalla variazione dei prezzi nel mercato internazionale, che risente delle decisioni dell’Opec, e più in generale delle dinamiche sul piano geopolitico, senza contare ovviamente le relative speculazioni.
Fare una previsione adesso su quelli che saranno i prezzi di diesel e benzina nei prossimi mesi quindi è piuttosto difficile. Per iniziare a fare due conti dovremo quanto meno attendere che venga pubblicata la media settimanale dei prezzi nazionali di benzina, diesel, GPL e combustibili per il riscaldamento.
Ad incidere sarà anche l’atteso ulteriore abbassamento delle temperature. Infatti non dimentichiamo che quelle viste fino ad ora sono state temperature ben al di sopra della media del periodo, e questo ha comportato una domanda minore delle attese.
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