Il nuovo anno è appena iniziato e come sempre i trader sono alle prese con dubbi di ogni tipo. Uno di questi riguarda la scelta dell’area geografica per il proprio portafoglio azionario. E’ preferibile investire in azioni europee o meglio puntare su quelle americane?
Diciamo subito che questa si può considerare come una domanda classica di tutti gli anni. Nel 2025, però, l’interrogativo è ancora più calzante e questo per due motivi: i possibili contraccolpi derivati dell’elezione di Trump alla Casa Bianca (oramai i trader hanno imparato a capire che Trump è in grado di scompaginare il tavolo dei giochi rimettendo tutto in discussione) e la probabile biforcazione tra le decisioni di politica monetaria della FED e quella della BCE (la prima, per ragioni che non stiamo qui a ripetere, potrebbe addirittura non tagliare mai i tassi di riferimento mentre l’EuroTower sembra essere destinato a procedere con i piani di riduzione del costo del denaro).
Insomma quest’anno più che mai conta (eccome) capire se è meglio comprare azioni Usa o azioni europee? Operativamente, poi, non è un problema passare da un titolo del Vecchio Continente a uno quotato a Wall Street. Ricorrendo infatti ai broker CFD si può tranquillamente speculare sia sulle azioni europee che su quelle americane dalla stessa piattaforma. Nella tabella in basso sono riportati broker che includono nella loro proposta titoli azionari di tutti i mercati principali.
Piattaforme consigliate per fare trading sulle azioni europee e americane
| Broker | Deposito minimo | Caratteristiche | Info |
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Nel 2025 meglio comprare azioni europee?
Il 2025 potrebbe essere l’anno delle sorprese o comunque l’anno da non dare assolutamente per scontato. Secondo Andrea Scauri, gestore azionario presso Lemanik, il contesto attuale pone l’Europa in una posizione favorevole per competere con gli Stati Uniti. Addirittura, afferma l’esperto, non è da escludere che Bruxelles possa superare New York.
In questo contesto le previsioni per il 2025, a prescindere dall’area geografica, convergono sulla possibilità che i guadagni possano essere più contenuti rispetto agli ultimi due anni anche a causa di una maggiore volatilità. In poche parole, sarebbe meglio non attendersi una situazione di replica degli ultimi due anni, con gli indici di borsa in continua crescita.
Ad ogni modo, fermo restando una serie di flessioni spalmate nel corso di tutto l’anno, l’esperto si attende che i mercati possano chiudere l’anno in territorio positivo.
Questo è lo scenario di fondo: poi è ovvio che la chiave del successo sarà tutta nella capacità dei trader di essere in grado di cogliere opportunità tattiche nel corso dei previsti momenti di ribasso di azioni e indici di borsa.
Proprio per questa ragione, aggiungiamo noi, strumenti di tipo derivato come i CFD possono essere molto utili proprio perchè consentono di speculare anche al ribasso con il cosiddetto short trading.
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Azioni europee VS azioni americane: cosa dice lo storico
Come si può vedere da vari raffronti, i mercati europei tendono a seguire le dinamiche di quelli statunitensi. Questa è un pò una regola ma negli ultimi anni quella che si è imposta è una percezione di crescente superiorità da parte della borsa Usa sia per quello che riguarda il sentiment di mercato che per quanto concerne la performance relativa. Ciò ha portato le azioni europee ad essere più convenienti rispetto a quelle americane. Il punto è che quando c’è maggiore convenienza emerge anche la possibilità di comprare a sconto e tale tendenza può prevalere se le previsioni, come si è visto nel paragrafo precedente, sono improntate all’incertezza.
Secondo l’esperto l’Europoa è quindi ben posizionata per sovraperformare la borsa Usa nel 2025 po almeno per mantenere il passo.
Sempre volgendo l’attenzione al passato, negli ultimi due anni, la visione rialzista sui mercati era sostenuta da un sentiment estremamente ribassista e ciò ha sempre lasciato aperto la porta ad una possibile inversione di tendenza. Nel nuovo anno invece la situazione è decisamente diversa perchè il sentiment è rialzista mentre i livelli di liquidità sono bassi.
Guardando al calendario, l’esperto ritiene che i mercati statunitensi possano anche attraversare un periodo di debolezza iniziale fino a marzo, a cui potrebbe poi far seguito un rimbalzo nel secondo trimestre e quindi una nuova fase di debolezza nella seconda metà dell’anno. Si tratta di uno scenario tipico delle fasi post-elettorali caratterizzate dalla vittoria del presidente alternativo a quello in carica che potrebbe offrire opportunità a chi investe in azioni europee.
Come investire in azioni europee e americane nel 2025
Come si può facilmente intuire dall’analisi del gestore Lemanik, il 2025 è candidato ad essere un anno di transizione per i mercati finanziari. Proprio questa natura potrebbe portare l’azionario europeo a conquistare un ruolo di primo piano rispetto a quello americano. In generale gli investitori dovranno fare i conti con un contesto più complesso caratterizzato dalle oscillazioni tra guadagni moderati e fasi di volatilità.
Non mancheranno le occasioni per entrare ma solo per chi saprà interpretare correttamente i segnali del mercato. Le azioni europee potrebbe essere la scelta vincente ma solo a patto di adottare un approccio dinamico e ben calibrato. In poche parole è meglio lasciar perdere la sicurezza che aveva caratterizzato gli investimenti azionari negli ultimi anni e adottare al suo posto un sano realismo diventano più che mai indispensabile.
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