Secondo l’ex capo economista di Pimco Paul McCulley, i mercati azionari si starebbero sbagliando sul percorso dei tassi di interesse della Federal Reserve.
Di fatti, tranne che non si verifichi un aumento a sorpresa dell’inflazione, McCulley ritiene che le crescenti pressioni economiche convinceranno la Fed a interrompere l’aumento dei tassi già dal mese prossimo.
“Si tratterebbe di una pausa e poi di una inversione“, ha dichiarato McCulley qualche ora fa, fornendo così le sue nuove previsioni a meno di 24 ore dalla pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo di marzo da parte del governo. Secondo le stime del Dow Jones, Wall Street si aspetta un aumento del 5,1% su base annua rispetto al 6% di febbraio.
“I funzionari della Fed esamineranno i dati in arrivo, riconoscendo che ciò che sta accadendo con lo stress nel sistema bancario funzionerà in tandem con ciò che hanno già fatto con una stretta di quasi 500 punti base“, ha detto McCulley.
Ad ogni modo, l’opinione di McCulley è fortemente minoritaria ed è in contrasto con la recente stima del CME Group, che indica una probabilità del 73% di un aumento dei tassi di interesse di un quarto di punto a maggio.
McCulley ha poi aggiunto di ritenere una profonda, ma temporanea, disconnessione tra la comunità economica e il mercato. “Penso che nella prossima settimana o due la strada si muoverà in questa direzione dal punto di vista della valutazione delle probabilità“, ha detto. Per McCulley, ci vorrà però un ulteriore deterioramento dei dati economici, anche se il punto di svolta potrebbe arrivare anche senza una recessione, creando un mercato più sano.
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