Il termine “lockdown” ha suscitato timori e preoccupazioni in tutto il mondo, con la popolazione costretta a vivere tra restrizioni e coprifuoco a causa della pandemia. Ma oggi, ciò di cui si parla è un diverso tipo di lockdown: il lockdown climatico.
Questa misura mira a contenere i livelli d’inquinamento e le ondate di calore, che stanno preoccupando non solo l’Italia, ma l’intero pianeta. Scopriamo insieme cos’è questo lockdown climatico e come potrebbe migliorare la qualità dell’aria.
Un’opportunità per l’ambiente
L’anno 2020, caratterizzato dai primi mesi di lockdown a causa della pandemia, ha portato ad una notevole riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambiente.
Di conseguenza, l’aria è diventata notevolmente più respirabile e l’inquinamento si è ridotto a livelli accettabili, seppur migliorabili. Questa situazione ha evidenziato come alcune restrizioni possano avere un effetto positivo sull’ambiente.
Sebbene l’idea di un mondo completamente in lockdown per proteggere esclusivamente le emissioni di CO2 sia utopistica, ciò non significa che non possiamo adottare alcune restrizioni mirate per preservare il nostro pianeta e mitigare gli effetti delle ondate di calore, soprattutto durante i mesi estivi.
Il concetto di Lockdown climatico
Il concetto di lockdown climatico è ispirato ad una politica di Austerity, simile a quella degli anni ’70, che mira a ridurre gli spostamenti con mezzi altamente inquinanti, come ad esempio le automobili e gli aerei. Invece, si promuove l’uso di mezzi di trasporto più sostenibili, come treni, biciclette e mezzi pubblici.
La “soluzione” Città da 15 minuti
Una delle soluzioni che potrebbero integrarsi nel lockdown climatico è il concetto di città da 15 minuti. Questo progetto, sostenuto anche dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e dal World Economic Forum, prevede la creazione di aree urbane in cui sia possibile raggiungere a piedi o tramite mezzi sostenibili tutti i servizi essenziali in soli 15 minuti.
Sensibilità dell’Italia e dell’Unione Europea
L’Italia e l’Unione Europea sono particolarmente sensibili alla questione ambientale e all’inquinamento. Tuttavia, talvolta ciò può sembrare incoerente, poiché molti cittadini ed attivisti ritengono che le politiche ambientali siano trascurate o poco efficaci.
Al momento, l’ipotesi di un lockdown climatico e di politiche di Austerity simili risulta piuttosto remota poiché, pur potendo essere necessarie ed efficaci, potrebbero incontrare resistenza e disapprovazione da parte dei cittadini, che a volte faticano a rinunciare ad automobili o apparecchiature come i condizionatori, i quali hanno un notevole impatto ambientale.
Quello che possiamo affermare con certezza, almeno per il momento, è che l’Italia non sta adottando alcun lockdown climatico. Tuttavia, ciò non esclude la possibilità che in futuro si pensi a strategie che dovrebbero avere lo scopo di affrontare le ondate di calore anomale e ridurre i livelli d’inquinamento.
In tale contesto viene sottolineata l’importanza di sensibilizzare la popolazione riguardo alla necessità di sacrifici per preservare l’ambiente e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire
Al tempo stesso però, chiunque abbia un minimo di buon senso e sia in grado di svolgere dei ragionamenti logici, non può che notare l’enorme contraddizione esistente nel continuare a spingere un modello consumistico in cui le multinazionali perseguono il profitto prima di tutto, e intanto chiedere sacrifici alla gente comune.
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