Nel panorama politico ed economico italiano, uno dei temi più dibattuti e discussi è la prospettiva di un ulteriore aumento delle accise sul tabacco. Tale iniziativa è stata proposta principalmente allo scopo di finanziare le spese previste nella legge di Bilancio per l’anno 2024.
Tuttavia, va sottolineato che questi aumenti potrebbero avere conseguenze indirette estremamente positive, come la riduzione dei consumi di prodotti per fumatori.
Qual è la situazione attuale e quali le prospettive sul prezzo delle sigarette
Al momento, l’ammontare dell’incremento del costo delle sigarette e di altri prodotti per fumatori è ancora in fase di elaborazione, ma si prevede che questa situazione venga definita entro il 2023.
Una nota emanata dal Ministero dell’Economia ha confermato che l’incremento delle accise sui tabacchi è stato individuato come una fonte di finanziamento per le politiche invariate e si stima che porterà a un aumento di entrate pubbliche di circa un miliardo di euro.
Allo stato attuale, non è possibile stabilire con certezza l’entità dell’aumento dei prezzi delle sigarette e del tabacco trinciato. Tuttavia, alcune fonti provenienti dalla maggioranza hanno suggerito che questi aumenti potrebbero variare tra i 20 e i 40 centesimi per confezione.
Nonostante gli aumenti previsti per il 2024 possano destare preoccupazione tra i consumatori, sembra che nel 2025 potremmo assistere persino a ulteriori incrementi.
Leggi anche: Bolletta energetica: in arrivo nuovi aumenti? Scatta l’allarme per i consumatori ed ecco perché
Cos’ha deciso il Governo Meloni
Da semplici rumors, la notizia dell’aumento delle accise sulle sigarette e sul tabacco trinciato è diventata ufficiale con la decisione del governo Meloni. L’obiettivo principale di questo incremento è sostenere finanziariamente le iniziative previste nella legge di Bilancio per il 2024.
È importante notare che l’incremento delle accise sulle sigarette, che aveva già subito un aumento nel 2023, è previsto non solo per il 2024 ma anche per il 2025.
Nonostante il documento di attuazione sia ancora in fase di elaborazione, l’incremento delle accise su sigarette e tabacco trinciato ha lo scopo di compensare un mancato gettito fiscale stimato intorno ai 48 milioni di euro. I primi calcoli indicano che ciò potrebbe tradursi in entrate aggiuntive per lo Stato dell’ordine di un miliardo di euro.
Di quanto aumenteranno i prezzi delle sigarette?
Precisiamo comunque che un aumento delle accise sul tabacco non implica necessariamente un aumento diretto del costo delle sigarette.
Secondo gli ultimi report, il numero di consumatori di prodotti come sigarette e tabacco trinciato è in costante diminuzione, e un ulteriore aumento del prezzo potrebbe contribuire a una diminuzione ulteriore dei consumatori.
In altre parole, l’impatto potrebbe essere maggiore sulle aziende che producono tali prodotti piuttosto che sulle tasche dei fumatori. La decisione di mantenere invariato o meno il costo finale delle sigarette dipenderà dalle strategie aziendali. In passato, prodotti come Camel Blu e Marlboro Gold hanno mantenuto i loro prezzi immutati, nonostante aumenti delle accise su prodotti meno noti.
L’ampiezza dell’incremento sembra essere considerevole. Anche se non esiste ancora un testo ufficiale, alcune fonti indicano un aumento di 40-50 centesimi sul tabacco trinciato in bustina e 20 centesimi in più per le sigarette.
All’inizio del 2023, il prezzo di mille sigarette era fissato a 36 euro, aumentando a 36,50 euro nel 2024, e prospettando ulteriori incrementi a 37 euro nel 2025. Tuttavia, le nuove proiezioni indicano una revisione al ribasso di questi valori, con previsioni di 28 euro per il 2023, 28,20 euro nel 2024 e 28,70 euro nel 2025.
Gianfranco Labib, presidente di Assotabaccai Confesercenti, ha espresso un parere critico sulla decisione di aumentare le accise sul tabacco. Labib ha sottolineato la necessità di riformare la legge che regola le tabaccherie, che attualmente risale al lontano 1957. Egli ha osservato che le tasse annuali sembrano seguire sempre la stessa tendenza, senza mai apportare modifiche strutturali.
Assotabaccai Confesercenti auspica un dialogo con il governo per ridefinire la legge, basandosi sulle mutate condizioni del mercato e sul calo del numero di consumatori. Sebbene un minor consumo di tabacco possa comportare benefici per la salute pubblica, l’industria delle tabaccherie affronta sfide significative a causa degli aumenti continui dei costi.
Leggi anche: Carburanti: in arrivo nuovi aumenti? Ecco cosa sta succedendo al prezzo del petrolio
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.