Secondo quanto rivela un nuovo studio di laboratorio, le dosi di richiamo progettate per proteggere dalla variante Omicron del Covid-19 innescano una risposta immunitaria più debole contro la sottovariante BQ.1.1, che sta emergendo rapidamente in molte parti del mondo, rispetto al ceppo precedentemente dominante.
Gli scienziati dell’Università del Texas Medical Branch, in uno studio pubblicato su Nature Medicine, hanno infatti scoperto che i richiami hanno funzionato bene contro la sottovariante BA.5 per cui erano stati progettati. Tuttavia, gli scienziati hanno scoperto che i richiami non hanno innescato una risposta soddisfacente quando sono stati messi dinanzi a BQ.1.1: in questo caso gli anticorpi erano circa quattro volte inferiori contro BQ.1.1 rispetto a BA.5.
Ancora, lo studio rivela come le persone che hanno avuto un’infezione da virus e che hanno ricevuto un richiamo di Omicron, hanno avuto una risposta più forte al BQ.1.1. Gli scienziati hanno scoperto che gli anticorpi che neutralizzano BQ.1.1 erano quasi quattro volte più alti in questo gruppo rispetto agli individui senza storia di infezione che hanno affrontato la sottovariante.
La sottovariante Omicron BQ.1.1 sembra essere sulla buona strada per diventare la variante dominante negli Stati Uniti, tanto che già oggi costituisce circa il 32% delle infezioni locali.
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