Si torna a parlare di Covid e si parla di nuova campagna vaccinale: ma questa volta sarà a pagamento?
In numerosi Paesi, tra cui gli Stati Uniti, si sta assistendo a un incremento dei casi di Covid -19. Questo fenomeno non risparmia l’Europa, in quanto si sta registrando un aumento dei contagi in nazioni come il Regno Unito e la Germania. Al momento, l’Italia sembra godere di una situazione relativamente stabile.
A preoccupare è la variante BA.2.86 con le sue 36 mutazioni distinte rispetto alla dominante XBB.1.5, anche se non è ancora chiaro se si diffonda più rapidamente o causa forme più gravi di malattia. Di fatto risulta molto diversa a livello strutturale e facilmente trasmissibile.
Le infezioni e i ricoveri sono in aumento in diverse parti del mondo, in particolare a causa della sottovariante EG.5 di Omicron (chiamata anche “Eris”). Derivando da un ramo precendete, BA.2.86 si differenzia dalle varianti bersaglio dei vaccini attuali.
Gli esperti sono preoccupati per la rapida identificazione di nuovi casi di BA.2.86, con molte mutazioni che la rendono strutturalmente diversa dalle varianti precedenti. Tuttavia, si dubita che possa causare una nuova ondata di casi gravi o richiedere nuove restrizioni, grazie alla crescita dell’immunità attraverso vaccinazioni e infezioni pregresse.
Nuovo vaccino anti-Covid in arrivo?
Si torna a parlare di Covid-19, sottolineando l’importanza di considerare attentamente l’opportunità della vaccinazione, soprattutto rivolta agli individui anziani e fragili. Per questo è stata lanciata una nuova iniziativa vaccinale in Italia, valutando una strategia di vaccinazione parallelamente alla campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale. Questa strategia si baserà su vaccini a RNA messaggero e proteine, con specifiche modifiche per affrontare la variante XBB.1.5 e BA.2.86.
Le linee guida sono state fornite riguardo alle categorie di individui che sono raccomandati per ricevere il richiamo vaccinale. Tale elenco inizia con i soggetti di età pari o superiore a 60 anni, seguiti dagli ospiti di strutture a lungodegenza, donne in qualsiasi fase della gravidanza o nel periodo post-partum e allattamento. Sì alla vaccinazione anche del personale sanitario e socio-sanitario coinvolto nell’assistenza ospedaliera. A essere coinvolte saranno anche chi ha un’età compresa tra 6 mesi e 59 anni e che presentano fragilità a causa di malattie croniche e patologie specifiche.
Vaccino Covid sarà a pagamento?
L’aspetto finanziario delle vaccinazioni ha sollevato un dibattito: il vaccino sarà gratuito o si pagherà? Alcuni esperti, come sostenuto da Massimo Ciccozzi (responsabile dell’Unità di Statistica Medica ed Epidemiologia presso il Campus Bio-Medico di Roma) e Matteo Bassetti (direttore delle Malattie Infettive presso il Policlinico San Martino di Genova) all’Adnkronos, vorrebbero la vaccinazione gratuita solo alle categorie a rischio. Questo punto di vista non è condiviso dall’infettivologo Massimo Andreoni, secondo cui la fornitura gratis del vaccino dovrebbe essere garantita a chi lo vorrà fare in autunno.
Quello che fino a qualche tempo fa assumeva i tratti di un’esigenza e veniva contrastato da ideologie e prese di posizione diventerà una presa di coscienza. Secondo gli esperti, infatti, è importante che la popolazione prenda coscienza dell’importanza di sostenere i costi dei vaccini.
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