È boom dei discount alimentari: quali sono i comportamenti dei consumatori?
I discount alimentari stanno svolgendo un ruolo importante nel plasmare il panorama dello shopping e nell’evoluzione delle preferenze dei consumatori.
Uno degli elementi chiave del successo delle catene discount è la capacità di offrire una combinazione vincente di prezzi convenienti e una vasta gamma di prodotti, attirando così un pubblico sempre più vasto.
Ormai i discount non sono più semplici punti vendita con prezzi bassi, ma veri e propri centri di innovazione, introducendo nuovi concetti e pratiche di acquisto. Dalle offerte esclusive ai programmi fedeltà, questi rivenditori stanno ridefinendo la percezione dei consumatori sui discount, trasformandoli in destinazioni di shopping ricche di opportunità
Guardando alle tendenze annuali, emerge chiaramente che i discount stanno sostenendo una crescita robusta in valore, segnando un significativo aumento nelle vendite. Il loro impatto nel rafforzare l’interesse dei consumatori è evidente.
L’Istat evidenzia il boom dei discount alimentari
Il panorama del commercio al dettaglio alimentare sta vivendo un periodo intenso, con i discount alimentari protagonisti nella crescita delle vendite.
Secondo le statistiche più recenti dell’Istat, a novembre dello scorso anno, questi rivenditori hanno segnato un notevole aumento (intorno allo 6,9%) in valore rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. L’intero arco temporale gennaio-novembre 2022 ha visto una crescita costante del 8,5%.
Quali sono le tendenze?
A livello mensile, le vendite di beni alimentari hanno registrato un incremento dello 0,2% in valore, sebbene si sia verificata una leggera contrazione del 0,2% in volume. Al contrario, i beni non alimentari hanno mostrato una robusta crescita sia in valore (+0,6%) che in volume (+0,4%). Questo suggerisce un cambiamento nelle abitudini d’acquisto dei consumatori, che sembrano orientarsi sempre più verso l’acquisto di prodotti non alimentari.
L’analisi delle variazioni tendenziali all’interno del settore dei beni non alimentari rivela un quadro eterogeneo: i prodotti di profumeria e cura della persona hanno evidenziato una crescita notevole del 5,0%, mentre gli elettrodomestici, tv, registratori e radio hanno segnato una contrazione più marcata, con un -4,1%.
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