l'interno di un aereo passeggeri

L’imposizione dell’utilizzo di biocarburanti nell’aviazione dall’Unione europea, con la legge ReFuelEu, porterà ad un aumento dei costi dei biglietti aerei che potrebbe arrivare fino al 50% in alcuni casi.

L’incremento si sommerà ai naturali aumenti di prezzo del mercato e l’effetto combinato si farà sentire anche nel breve termine, già a partire dal 2025. L’obiettivo dell’Unione europea è di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Per raggiungere questi obiettivi, ci saranno diverse regole che imporranno ai vettori l’utilizzo di una quota crescente di biocarburante. Si comincerà dal 2% nel 2025, per arrivare al 70% nel 2050. Ciò aumenterà il costo dei carburanti e quindi dei biglietti.

Tuttavia, l’impatto ambientale è un problema che deve essere affrontato e l’industria dell’aviazione deve fare la propria parte per ridurre le emissioni. L’Unione europea potrebbe anche intervenire con incentivi pubblici per rendere i viaggi aerei più accessibili a tutti.

Il settore dei voli lowcost ha subito diversi cambiamenti nel corso degli anni, ma ora sta per cambiare ancora una volta, a causa dei biocarburanti imposti dall’Unione europea.

Questi biocarburanti aumenteranno i costi dei carburanti utilizzati dalle compagnie aeree, il che si tradurrà, come abbiamo visto, in un aumento dei prezzi dei biglietti aerei. L’incremento potrebbe essere fino al 50% in alcuni casi e si sommerà ai naturali aumenti di prezzo del mercato, dettati dall’inflazione. Ciò significa che, a partire dal 2025, i costi dei viaggi aerei potrebbero diventare sempre più proibitivi, con effetti che andranno ad impattare soprattutto su alcune classi sociali.

Le regole dell’Unione europea per ridurre le emissioni di gas serra

L’Unione europea si è posta l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Per raggiungere questi obiettivi, ci saranno diverse regole che imporranno ai vettori l’utilizzo di una quota crescente di biocarburante.

Questo significa che, a partire dal 2025, tutti i voli in partenza da un aeroporto dell’area Ue dovranno utilizzare una data quota minima di biocarburante, Saf. Il primo step è del 2%, che diventerà il 20% nel 2035, il 34% nel 2040, il 42% nel 2045 e il 70% nel 2050. Ciò aumenterà il costo dei carburanti e quindi dei biglietti.

L’impatto ambientale e gli incentivi pubblici

Il settore aeronautico sta cercando una soluzione per ridurre le emissioni di CO2, e il Saf sembra essere la scelta migliore. Tuttavia, per produrre il Saf in quantità sufficienti, è necessario un’industria solida e ben strutturata.

Attualmente, senza accordi e incentivi, il prezzo del Saf è significativamente più alto rispetto al cherosene, che è attualmente utilizzato come carburante. Ad esempio, una tonnellata di cherosene ha un costo di circa 760 euro, mentre una tonnellata di Saf ha un costo di circa 3.200 euro.

Per l’e-kerosene, il costo sale a 3.800 euro per tonnellata. Pertanto, senza interventi esterni, il prezzo del Saf continuerà ad aumentare, il che potrebbe rappresentare una sfida per il settore aeronautico nella transizione verso una tecnologia a basse emissioni di carbonio.

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