Il caldo estivo sembra essere ormai arrivato, e con l’aumento delle temperature cui stiamo assistendo in questi giorni anche l’utilizzo di sistemi per il condizionamento dell’aria a casa e in automobile aumentano proporzionalmente.
Il vero picco di caldo naturalmente non è ancora arrivato, ma specie in automobile si è già passati, e in modo anche abbastanza repentino, dal riscaldamento al refrigeramento. E con l’arrivo del caldo e il maggior utilizzo dell’aria condizionata rischiano di arrivare anche le prime sanzioni.
Un rischio che, per dirla tutta, esisteva anche negli anni scorsi in quanto la legge che prevede sanzioni per un determinato tipo di utilizzo dell’aria condizionata in automobile esiste almeno dal 2007.
Aria condizionata in auto, quando scatta la multa
Non si tratta esattamente di una novità quindi, se si tiene acceso il motore per attivare l’aria condizionata quando l’automobile è in sosta può essere comminata una multa, peraltro anche piuttosto salata nel nostro Paese.
La cosa, quanto meno negli anni passati, probabilmente destava meno preoccupazione tra gli automobilisti, per lo più ignari del pericolo di ritrovarsi multati per aver acceso l’aria condizionata, ma oggi sembra esserci molta più attenzione sull’argomento per via della crisi energetica, e per la tanto declamata svolta green.
Ma quando è esattamente che si rischia la multa per l’uso dell’aria condizionata in auto? La legge che introduce la norma, che risale come accennato al 2007, prevede che la multa possa essere comminata laddove il conducente tenga il motore acceso nonostante il veicolo sia in sosta, cosa che generalmente avviene, nella calda stagione, per poter tener accesa l’aria condizionata.
A chi non è capitato di dover entrare in macchina nel bel mezzo di un pomeriggio d’estate, salvo poi scoprire che l’abitacolo della vettura rimasta al sole aveva raggiunto temperature decisamente eccessive per potervi entrare e partire come se nulla fosse? Spesso la soluzione adottata è quella di accendere il mezzo, mandare a palla l’aria condizionata, e quindi attendere che la temperatura si abbassi di qualche grado prima di accomodarsi all’interno.
Ed è proprio questo sistema che potrebbe far scattare le multe che, appunto, non riguardano nello specifico l’uso dell’aria condizionata ad essere precisi, ma il tener acceso, senza una valida ragione, il motore dell’automobile che si trova in sosta. E a quanto pare il bisogno di abbassare la temperatura dell’abitacolo non è prevista come valida ragione dalla legge introdotta nel 2007.
Multa auto accesa, quali sono gli importi
Ma quanto costa tenere accesa l’automobile per rinfrescare l’abitacolo nei più caldi pomeriggi d’estate? Se si viene sanzionati il prezzo da pagare è decisamente alto, quanto meno in Italia tanto per cambiare.
Tutte le informazioni sulle multe previste per chi tiene l’auto in sosta col motore acceso si possono trovare nell’apposita sezione “regolamenti e direttive” del sito dell’Unione Europea, dove viene specificato tra le altre cose che sono i singoli Stati a decidere l’importo delle sanzioni, e il governo italiano ha subito colto la palla al balzo per salassare i contribuenti.
Ci sono Paesi, come il Regno Unito, dove per questa effrazione è prevista una sanzione dell’importo di 22 euro, ma si tratta della multa dall’importo più basso in tutta Europa (visto che dopo la Brexit non si può parlare più di Ue in questo caso). Non è particolarmente salata la multa nemmeno in Spagna dove, quanto meno nel centro di Madrid, è prevista solo una sanzione da 100 euro.
In Italia invece il legislatore ha deciso, ancora una volta, di andarci giù pesante, con una delle normative più severe dell’Ue. La multa per chi tiene il motore acceso nonostante l’auto sia in sosta in assenza di ragioni ritenute valide arriva a 435 euro. Non solo, perché stando a quanto riportato da QuiFinanza, in diversi Comuni italiani chi si rifiuta di pagare subito è costretto a lasciare l’automobile e raggiungere la propria destinazione con altro mezzo.
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