L’allarme sul livello di povertà in Italia rimane ancora oggi ben lontano da essere superato, e alcune Regioni del paese si trovano particolarmente in difficoltà in questo frangente.
Le misure contro la povertà introdotte dal governo di Giorgia Meloni non sono assolutamente sufficienti a migliorare in modo significativo la vita dei cittadini italiani. I settori trainanti dell’economia sono pesantemente in crisi, per via di scelte in tema di politica economica ma, anche e forse soprattutto, in tema di politica estera.
A partire dal settore dell’occupazione, la crisi economica persiste e molte famiglie si trovano al di sotto della soglia di povertà. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo.
Cosa dicono gli ultimi dati sull’occupazione in Italia
I dati sull’occupazione raccolti mostrano un quadro che, in linea teorica, appare meno brutto rispetto agli anni precedenti.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat di maggio, la percentuale di cittadini italiani occupati è salita al 61,1%, mentre il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito dello 0,7% rispetto ad aprile 2023. Inoltre, il tasso di disoccupazione è diminuito, attestandosi ora intorno al 7,8%. Tuttavia, va sottolineato che la disoccupazione giovanile rimane elevata, con una percentuale del 20,4%.
Nonostante i segnali positivi sull’occupazione, il tasso di povertà degli italiani continua ad aumentare in molte parti del Paese. Numerose famiglie si trovano in una condizione di povertà assoluta, e le statistiche dipingono un futuro incerto e instabile per molti nuclei familiari. In particolare, i dati provenienti da uno studio recente della Caritas evidenziano una situazione preoccupante in diverse aree d’Italia.
Quali sono le Regioni d’Italia più in difficoltà
Nel Mezzogiorno si registra un grave peggioramento della situazione patrimoniale della popolazione italiana. Nel 2022, la percentuale di famiglie povere nel Sud si attestava intorno al 10%, ma oggi è salita al 13,2% nelle regioni della Campania, Calabria, Molise, Puglia e Basilicata.
Risalendo lungo la Penisola, si osservano altre percentuali significative. Nel Centro Italia, che comprende la Toscana, le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo e il Lazio, la povertà assoluta riguarda circa il 7,3% delle famiglie. Questo dato rappresenta il risultato più incoraggiante, superiore alla media rispetto al Nord Italia.
Nel Nord Italia, le statistiche si dividono tra Est e Ovest. Nella zona del Veneto, del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia, l’8,6% delle famiglie vive in condizioni di povertà assoluta. Nella zona Ovest, che include l’Emilia e il triangolo industriale tra Genova, Milano e Torino, l’8% delle famiglie è in povertà.
Resta da vedere cosa accadrà nei prossimi mesi e quale sarà l’effetto delle misure adottate di recente per migliorare la situazione delle famiglie italiane. Sarà necessario un periodo di attesa per valutare se si verificheranno miglioramenti significativi, che tuttavia non sono previsti vista la direzione in cui si sta muovendo anche questo esecutivo.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.