Già entro la fine di questa settimana, il 15 maggio, l’Italia avrà consumato tutte le risorse naturali che il pianeta è in grado di ripristinare nel giro di un anno.

A partire dalla prossima settimana, quindi, il Belpaese inizierà nuovamente a forzare i limiti del pianeta. Secondo alcune stime condotte di recente, continuando con questi ritmi sarebbero necessarie 2,7 “Terre” per sostenere i consumi e lo stile di vita del popolo italiano.

Nonostante risulti spostato di due giorni in avanti rispetto allo scorso anno, l’Overshoot day 2022 italiano delinea una situazione ancora fin troppo lontana da un equilibrio sostenibile.

Quest’anno la biocapacità globale (vale a dire la quantità di risorse naturali che possono produrre gli ecosistemi terrestri) è fissata a 1,6 ettari globali (gha) pro capite, un’unità di misura che indica la produttività media di un ettaro di superficie del pianeta.

Tuttavia di ettari globali, in media, ogni italiano arriva a consumarne ben 4,32 nell’arco di appena 12 mesi. Inoltre questo deficit si allarga ancora di più se si prende come riferimento la biocapacità della penisola italiana, che corrisponde esattamente alla metà della media mondiale: 0,8 gha.

Secondo quanto emerso dai dati raccolti da Footprint Network, che calcola che l’Overshoot Day 2022, l’Italia negli ultimi anni si è mantenuta abbastanza in linea nel suo trend di leggero miglioramento dopo il picco massimo registrato intorno ai primi anni del 2000.

Osservando i dati, infatti, si nota che il massimo distacco tra potenziale di produzione e consumo effettivo è stato registrato proprio tra il 2004 e il 2006. In quel periodo l’impronta ecologica pro capite era arrivata addirittura a 5,8 gha (a fronte di una biocapacità di 1,1 gha).

Un rapporto superiore a 5:1 è stato la costante, per l’Italia, già a partire dalla fine degli anni ’80. Il rapido declino, per il Belpaese, è legato alla crisi economica del 2011, quindi ad una flessione degli stili di vita e della produzione, e non direttamente a un assetto strutturalmente più bilanciato.

Nel giro di poco tempo, infatti, tra il 2011 e il 2013, l’impronta ecologica di ciascun italiano è passata da 5,2 a 4,3 gha. Inoltre va sottolineato che già tra il 2007 e il 2008, con la crisi dei mutui, si era registrato un calo pari a 7 decimali (quindi da 5,8 a 5,1 gha registrati nel 2009).

Tra i Paesi industrializzati, gli Overshoot Day 2022 peggiori sono quelli del Canada e degli Stati Uniti, registrati entrambi già il 13 marzo. Quelli di Germania, Francia e Regno Unito cadono tutti a maggio, rispetivamente il 4, il 5 e il 19. Si posiziona leggermente meglio la Cina, che registra il suo giorno di sforamento poco dopo, il 2 giugno.

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