Almeno per il momento non sembra esserci all’orizzonte la possibilità di un calo dei prezzi dei carburanti, e anzi potremmo vedere ulteriori rincari visti gli ultimi sviluppi, e la prospettiva di un embargo totale dei prodotti energetici dalla Russia.

Il governo, per far fronte ai rincari sul prezzo di diesel e benzina, aveva deciso di intervenire nei giorni scorsi con uno sconto praticato all’atto del rifornimento attraverso il taglio delle accise per 25 centesimi, che diventano 30 centesimi in meno sul prezzo del carburante se si considera anche l’Iva.

Tuttavia se la situazione per quel che riguarda il costo del petrolio non dovesse migliorare, o peggio dovessero esserci ulteriori rialzi nei prossimi giorni, il governo dovrà intervenire con una proroga della misura.

Il taglio delle accise infatti è stato inizialmente introdotto per durare solo una manciata di giorni, ed ha ben presto visto una prima proroga che ha portato la scadenza dello sconto praticato dal gestore dell’impianto fino al 2 maggio.

“Con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito Iva, quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso al 2 maggio” annunciava infatti il ministro dell’Economia e Finanza Daniele Franco nei giorni scorsi.

In arrivo una nuova proroga per il taglio delle accise

Con il decreto Energia il governo di Mario Draghi ha introdotto una serie di misure volte a mitigare l’effetto degli aumenti, e tra queste c’era anche il taglio delle accise che ha determinato una riduzione del prezzo dei carburanti di circa 30 centesimi al litro sia per la benzina che per il diesel.

Il provvedimento firmato dal presidente Usa Joe Biden con cui si imponeva il divieto di importare prodotti energetici dalla Russia, il prezzo del greggio è schizzato alle stelle, e tutti i Paesi Ue sono stati interessati da forti rincari sui prezzi dei carburanti.

L’Italia, uno dei Paesi con i prezzi più alti al mondo su diesel e benzina, ha visto salire i prezzi ben oltre la soglia dei 2 euro al litro, e questo ha imposto al governo di intervenire con un decreto pubblicato il 22 marzo in Gazzetta Ufficiale che introduceva il taglio delle accise di 25 centesimi che si traduceva in una riduzione del prezzo praticato dal gestore di 30,5 centesimi aggiungendo l’Iva.

Nuovi aumenti sul prezzo dei carburanti con l’arrivo delle festività di Pasqua

Con l’arrivo delle festività di Pasqua si sono visti ulteriori aumenti del prezzo dei carburanti in Italia, con alcuni aggiustamenti da parte di diversi marchi. Questa ondata di aumenti è stata decisamente di minore entità rispetto alla prima, e si è vista sul territorio in misura diversa da zona a zona.

Anche Eni ha ritoccato al rialzo i prezzi dei carburanti raccomandati, con un aumento di 1 centesimo al litro sia su benzina che su diesel. E stando alle ultime rilevazioni di venerdì scorso le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori si attestano intorno a 1,765 euro al litro per la benzina in modalità self service, che diventano 1,902 euro al litro al servito. Per il diesel invece si va da 1,758 al self a 1,896 al servito.

Quali sono i nuovi interventi che il governo sta valutando

Il governo guidato da Mario Draghi sta quindi valutando la possibilità di intervenire con una ulteriore proroga del taglio delle accise. Questo avverrà nel caso in cui il prezzo del greggio dovesse restare alto o se peggio dovessero verificarsi ulteriori aumenti.

L’esecutivo valuterà nei prossimi giorni quindi, sulla base dell’andamento dei prezzi, se e come intervenire, partendo da una proroga del taglio delle accise sui carburanti.

“Daremo continuità alle politiche di sostegno a famiglie e imprese” ha affermato nei giorni scorsi il sottosegretario all’Economia Federico Freniproroga del taglio delle accise, della riduzione Iva sul gas, azzeramento degli oneri di sistema per le categorie più deboli, supporto alle imprese più energivore. Insomma continueremo a garantire sostegno al Paese, con tutti gli strumenti che saranno necessari”.

Nel frattempo il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, ha spiegato che l’intervento che prevede il taglio delle accise sui carburanti è solo un primo passo, ma che l’esecutivo si appresta a varare “misure più strutturali” che “potranno calmierare definitivamente i costi delle materie energetiche”.

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