Non si tratta di rimborsi da parte dell’Inps, bensì di tentativi di truffa attraverso il noto e collaudato sistema del phishing. Migliaia di utenti stanno ricevendo in questi giorni dei falsi messaggi di rimborsi da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che invece sono delle email inviate da truffatori con lo scopo di svuotare il conto corrente dell’incauto internauta.
Nuovi tentativi di truffa con falsi rimborsi INPS
L’INPS ha comunicato che in questi giorni molti utenti stanno ricevendo dei messaggi di presunti rimborsi da parte dello stesso Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ma si tratta in realtà di tentativi di truffa con il sistema del phishing.
Dall’Inps ricordano che il phishing è una delle truffe più diffuse e pericolose attualmente in circolazione, utilizzata ormai da diversi anni. Attraverso questo tipo di truffa telematica i malintenzionati puntano a rubare i dati sensibili del malcapitato, il tutto camuffando il messaggio inviato alla vittima in modo tale da sembrare un autentico messaggio proveniente dall’Inps.
In questo caso specifico la nuova truffa in cui migliaia di utenti si stanno imbattendo consiste in un messaggio di presunti rimborsi da parte dell’Inps che, naturalmente, avverte gli utenti di non cadere nella trappola.
Come fare per riconoscere i falsi messaggi di rimborso dell’Inps
L’Inps comunica di aver ricevuto in questi giorni numerose segnalazioni da parte di utenti che riferiscono di aver ricevuto false email che invitano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie, tramite un link su cui vengono invitati a cliccare in modo da ricevere l’accredito di pagamenti o rimborsi da parte dell’Inps che, naturalmente, in realtà non esistono.
Di solito cliccando sul link presente in queste email truffa si apre una falsa pagina dei servizi INPS. In altri casi invece il mittente dell’email truffa è un sedicente servizio clienti INPS che contatta l’utente per avvisarlo in merito a presunti problemi legati all’esecuzione di un determinato bonifico.
Gli utenti meno accorti, nel ricevere queste email che a un primo sguardo possono sembrare essere state inviate dall’Inps, finiscono per cliccare sul link in esse riportato, con lo scopo di scoprire di cosa si tratta, ma questa azione può essere più che sufficiente ad incorrere nella truffa e subire così la sottrazione di dati sensibili o somme di denaro dal proprio conto.
Come funziona la truffa del rimborso INPS da 713 euro
Una delle truffe più comuni tra quelle che vengono attuate in questi giorni e che sono state segnalate all’Inps da numerosi utenti, è quella del falso rimborso da 713 euro. Il testo del messaggio truffa recita quanto segue:
Gentile cliente,
con la presente comunicazione la informiamo che il nostro sistema automatico INPS ci ha indicato che lei soddisfa tutti i requisiti e le condizioni per recuperare l’importo di 713,00 euro sulle tasse e/o contributi pagati nell’anno 2021.
Tuttavia, abbiamo provato ad effettuare il pagamento dell’importo indicato tramite bonifico bancario ma l’operazione non è andata a buon fine perché i suoi dettagli bancari che sono nel nostro possesso risultano errati o incompleti.
Per completare il processo di pagamento la invitiamo a visitare il nostro sito per aggiornare le sue coordinate bancarie.
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Rimanendo in attesa di un vostro gentile riscontro
Porgiamo i nostri sinceri saluti
Cordialmente
INPS
In realtà però non è affatto in questo modo che l’Inps contatta, eventualmente, i contribuenti. È molto importante sapere in che modo sono strutturati i messaggi dell’Inps in modo da riconoscere più facilmente le email truffa.
Il primo elemento da chiarire è che l’INPS non invia MAI link su cui cliccare o allegati da scaricare a mezzo email. Quando nell’email sono riportati link o allegati da scaricare significa che il mittente NON è l’Inps.
Quali sono quindi i canali attraverso i quali l’INPS contatta i contribuenti? Elenchiamo di seguito le reali modalità con cui arrivano le comunicazioni dell’Inps.
- via SMS: quando l’Inps invia un Sms ad un utente questo non contiene mai al suo interno dei link, ma invita a compiere un’azione rivolgendosi ai servizi online Inps utilizzando le proprie credenziali di accesso.
- via chiamata telefonica: può capitare che l’Inps contatti telefonicamente un contribuente, ma ciò accade solo nei casi di prenotazione dell’accesso agli sportelli di sede con ricontatto telefonico e in caso di chiamate da parte di operatori di contact center e da operatori di sportello mobile per le campagne di contatto verso i cittadini relative alle visite di revisione.
- attraverso lettera cartacea: in questo caso si tratta di comunicazioni da parte dell’Inps e il rischio di frode è remoto
- attraverso documentazione digitale in Cassetta postale online o nell’area riservata MYINPS: si tratta di comunicazioni che arrivano direttamente dal sistema Inps nell’area personale cui l’utente può accedere solo con le proprie credenziali autentiche
- tramite comunicazioni verso l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) dell’utente.
In ogni caso l’Inps non acquisisce mai, né telefonicamente né via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati sensibili dell’utente che permetterebbero di risalire ad informazioni finanziarie. Non solo, tutte le informazioni sulle prestazioni sono consultabili direttamente ed esclusivamente effettuando l’accesso al portale ufficiale dell’Inps.
Cosa non bisogna fare quando si riceve una email truffa
Per evitare di finire vittima di truffe telematiche e tentativi di phishing ci sono poche semplici regole da seguire e, in particolare, un breve elenco di cose da NON FARE MAI.
- Non dare seguito a richieste che arrivano via email non certificata, né attraverso contatto telefonico o tramite il porta a porta
- Diffidare di chiunque dichiari di essere un incaricato o un funzionario INPS e sostenga di dover fare accertamenti di qualsivoglia natura
- Non cliccare mai sui link presenti nelle email a meno che non si conosca personalmente il mittente. E in ogni caso non cliccare mai sui link né scaricare gli allegati di email il cui mittente afferma di contattare per conto di INPS o Agenzia delle Entrate, in quanto questi enti non inviano MAI link su cui cliccare o allegati da scaricare.
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