Non si ferma e anzi diventa sempre più frenetica la corsa ad accaparrarsi una ‘fetta’ di Metaverso, con le più grandi società che rompono gli indugi, per così dire, e decidono di investire acquistando terreni virtuali nei mondi realizzati in grafica 3D e destinati ad accogliere, secondo le aspettative, milioni di avatar da ogni parte del globo.
E tra le società che hanno preso la decisione di investire nel nuovo mondo virtuale creato dal fondatore di Facebook, non potevano mancare le grandi banche d’affari. Dopo JP Morgan infatti vediamo entrare nel Metaverso anche il colosso finanziario britannico HSBC, che acquista un terreno su The Sandbox.
HSBC acquista un terreno virtuale su Sandbox
Entra nel Metaverso anche il colosso finanziario HSBC che ha stretto un accordo proprio in questi giorni con The Sandbox (letteralmente la scatola di sabbia) un Metaverso tra i più importanti attualmente attivo.
L’accordo raggiunto con Sandbox è per l’acquisto di un terreno (rigorosamente virtuale) all’interno della sua applicazione. Secondo quanto apprendiamo dai media che hanno riportato la notizia questo investimento è finalizzato alla creazione di spazi da destinare allo sport, ai giochi e ad altri eventi legati al mondo della finanza, ma i dettagli sull’accordo trapelati fino a questo momento sono ancora troppo pochi.
Srresh Balaji, chief marketing officer di HSBC, ha spiegato che “il Metaverso è il modo in cui le persone interagiscono col Web3, la prossima generazione di internet”. Secondo Balaji vi è “un grande potenziale in questo strumento per creare nuove esperienze, aprendo un mondo di opportunità per attuali e futuri clienti di HSBC”.
Gli investimenti di JP Morgan nel Metaverso sono iniziati a febbraio
Prima del colosso britannico, un altro gigante della finanza aveva già iniziato ad investire nel Metaverso. Era appena un mese fa, a febbraio, che JP Morgan è diventata la prima banca ad entrare nel Metaverso con una sua filiale.
Il colosso statunitense aveva infatti deciso di aprire la sua sede nel centro commerciale Metajuku, che è uno dei distretti di lusso di Decentraland. Secondo le previsioni di JP Morgan il Metaverso potrebbe rappresentare un’opportunità di mercato annuale intorno a 1 trilione di dollari “sbloccando immense opportunità economiche” visto che “i beni e i servizi digitali non saranno più prigionieri di una singola piattaforma o marchio di gioco”.
Cosa vuol dire investire nel Metaverso
Familiarizzare con il concetto di Metaverso e soprattutto comprendere quali siano le reali prospettive di guadagno legate agli investimenti in questo nuovo settore non è così facile per i ‘non addetti ai lavori’.
Diciamo che il Metaverso si compone di alcune piattaforme online, come The Sandbox e Decentraland che sono le due principali al momento. The Sandbox viene definita come una sussidiaria di Animoca Brands, colosso del gaming con sede a Hong Kong che a novembre 2021 ha raccolto circa 93 milioni di dollari di investimento in un round guidato da Softbank.
Tra gli elementi fondamentali che danno vita e forza al Metaverso vi è infatti proprio il mondo del gaming virtuale, ed è questo uno degli elementi fondamentali da cui dipende la scelta delle grandi aziende di investire nel nuovo universo. Secondo quanto affermato di recente da Jamie Dimon, CEO di JP Morgan, vi sono “molti elementi in comune con l’economia globale del presente” nel Metaverso.
E vi sono poi anche grandi marchi che non hanno perso tempo e sono già entrati nel Metaverso, a cominciare da quelli della moda, come Gucci e Nike, e anche case discografiche come Walt Disney e Warner Bros.
Ad investire nel Metaverso sono state nei mesi scorsi anche società del settore immobiliare, facendo peraltro degli ottimi affari in genere visto che il prezzo medio per appezzamento di terreno virtuale risulta raddoppiato nel giro di sei mesi nel corso del 2021. Infatti il “Metaverso si infiltrerà probabilmente in ogni settore” affermano da JP Morgan.
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