L’Unione europea ha deciso di accelerare i piani per la risposta da parte dei Paesi membri in caso di incidente nucleare. La guerra in Ucraina va avanti ormai da diverse settimane ed ora Mariupol è sotto assedio e allo stremo, mentre a Kiev continuano a piovere bombe.

La tensione in Europa, dunque, è molto alta e l’Ue ha incoraggiato tutti gli Stati membri a compiere una serie di operazioni atte a fronteggiare un possibile incidente nucleare. Ma non solo. Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’Ue si starebbe preparando a fronteggiare anche un possibile attacco chimico o biologico.

Ma quali sono le linee guida europee contro un eventuale incidente nucleare? Vediamo nel dettaglio cosa riporta il quotidiano britannico.

Piano Ue in caso di incidente nucleare

L’Unione europea ha deciso di accelerare i piani per “migliorare la risposta dei Paesi in caso di incidente nucleare” e lo ha fatto esortando gli stessi Stati membri ad “aumentare le scorte di pillole di iodio, tute protettive e altri medicinali” appositi.

Ma questo non è tutto. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico, Financial Times, l’Unione europea si starebbe preparando a fronteggiare anche un possibile attacco chimico o biologico. Le raccomandazioni da parte della Commissione europea sono arrivate subito dopo l’annuncio fatto dal presidente russo, Vladimir Putin, il quale ha affermato che l’arsenale nucleare potrebbe essere utilizzato se la Russia dovesse essere minacciata.

Come riferito da un portavoce della Commissione europea al Financial Times, i piani Ue in realtà sarebbero precedenti all’inizio dei conflitti in Ucraina. Tuttavia, stando a quanto affermato dal portavoce stesso, al momento l’obiettivo dell’esecutivo europeo è quello di aumentare la preparazione nel campo delle minacce nucleari, chimiche, biologiche e radiologiche.

Qual è il piano dell’Italia per la gestione delle emergenze nucleari?

In questi giorni anche l’Italia è intervenuta e ha deciso di aggiornare il proprio piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari. Uno dei punti principali del piano in questione, riguarda le pillole di iodio.

Nel testo, infatti, si trovano diversi consigli utili in caso di disastro ambientale dovuto alla guerra in Ucraina. Tra le misure indicate, troviamo un invita a rimanere “al riparo al chiuso”, con il consiglio di “restare nelle abitazioni con porte e finestre chiuse e i sistemi di ventilazione e condizionamento spenti, per brevi periodi di tempo. Con un limite massimo ragionevolmente posto a due giorni“.

Il nuovo Piano di sicurezza fa riferimento anche alla “iodoprofilassi“, al monitoraggio della contaminazione personale, al controllo della filiera produttiva (con l’indicazione di possibili restrizioni al commercio di specifici prodotti agroalimentari) e alla limitazione all’importazione di beni e derrate alimentari.

Inoltregli esperti lanciano un allarme sulla somministrazione delle pillole di iodio, sottolineando più volte che il fai-da-te è assolutamente da evitare. Sebastiano Venturi, medico esperto di igiene pubblica, ha infatti spiegato che “è molto importante assumere le compresse allo iodio in dosi opportune e non come preventivo in assenza di radioattività”.

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