Non sono certo rassicuranti i dati Istat sull’inflazione in Italia, visto che, come sottolineato dall’istituto stesso, non si registrava un aumento come questo almeno dal 1995.
Secondo quanto riportato dall’Istat infatti l’inflazione in Italia nel mese di febbraio 2022 ha registrato un aumento dell’1% quasi (+0,9%) su base mensile, mentre su base annua ha registrato un aumento dei +5,7%. A gennaio l’incremento dell’inflazione su base annua registrato era ‘solo’ del +4,8%.
L’inflazione in Italia continua quindi a crescere per l’ottavo mese consecutivo, raggiungendo un livello che non si registrava almeno dal 1995. Si tratta della stima preliminare diffusa dall’Istat, dalla quale evinciamo inoltre che a subire forti rincari sono anche i prodotti del carrello della spesa, vale a dire i generi di prima necessità come prodotti per la cura della casa e della persona, e naturalmente i generi alimentari.
L’aumento dei prezzi del carrello della spesa si attesta a febbraio intorno al +4,2% mentre a gennaio era al +3,2%.
A spingere l’inflazione sono i prezzi dei beni energetici
Non è una novità ma dall’Istat arriva comunque la conferma che a spingere ancora più in alto l’inflazione sono i prezzi dei beni energetici non regolamentati.
Dall’Istituto di statistica specificano infatti che “a spingere in alto la crescita, seguendo la fiammata di gennaio degli energetici regolamentati: insieme, le due componenti spiegano due terzi della variazione tendenziale dell’indice Nic”.
Abbiamo quindi un aumento dell’inflazione su base tendenziale che dipende soprattutto dai prezzi dei beni energetici che registrano una crescita che passa dal +38,6% di gennaio al +45,9% di febbraio, ed in particolare incidono quelli della componente non regolamentata, che sono passati dal +22,9% al +31,3%.
Seppur in misura minore incidono però anche i prezzi dei beni alimentari, sia quelli lavorati, che passano dal +2,2% al +3,2%, sia quelli non lavorati che comunque registrano un incremento dal +5,3% al +6,9%.
Anche nel mese di febbraio i prezzi dei beni energetici regolamentati risultano quasi raddoppiati rispetto al mese di febbraio 2021. A gennaio si registrava un +94,6%, mentre a febbraio siamo intorno al +94,4%.
Salgono quindi i prezzi dei generi di prima necessità, in particolare i beni alimentari, i cui prezzi aumentano di oltre un punto percentuale, e sono proprio questi a trascinare oltre il 4% l’aumento dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”.
Cresce il prezzo dei beni per la cura della casa e della persona che passano dal +3,2% di gennaio al +4,2% di febbraio, coi prodotti ad alta frequenza di acquisto che passano dal +4,3% al +5,4%.
Infine il dato sull’inflazione acquisita, che per il 2022 si attesta al +4,3% per l’indice generale, mentre risulta del +1,3% per la componente di fondo. Le stime preliminari dell’Istat mostrano un indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) in aumento del +0,8% su base mensile, e del +6,2% su base annua mentre a gennaio era del +5,1%.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.