Arriva un nuovo allarme per la possibile reinfezione da Omicron. Da quando la nuova variante è stata isolata in Sudafrica il nuomero di persone contagiate due volte è salito notevolmente. Si tratta di una tendenza che non era stata osservata invece con le altre varianti.
Secondo gli esperti infatti Omicron è in grado di eludere facilmente le difese immunitarie del nostro organismo, e ciò favorisce la reinfezione. Ma non è tutto. Nell’ultimo rapporto pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), si legge di un nuovo allarme da reinfezioni da Covid-19.
In questo contesto spunta anche uno studio danese che dimostra che è effettivamente possibile reinfettarsi con la variante Omicron. Ma vediamo più in dettaglio di cosa si tratta.
Allarme reinfezioni da Omicron
E’ stato lanciato un nuovo allarme di reinfezioni da Omicron. I ricercatori ritengono che la diffusione del ceppo sudafricano stia trainando una tendenza mai osservata prima. Dagli studi cdotti fino ad oggi è emerso infatti che la variante Omicron è in grado di eludere non solo gli anticorpi prodotti in seguito alla vaccinazione, ma anche quelli che derivano da una precedente reinfezione.
Laith Abu-Raddad, epidemiologo di malattie infettive al Weill Cornell Medicine-Qatar a Doha, in un articolo pubblicato sul sito Lescienze.it, ha affermato che “la situazione ora è completamente diversa. Stiamo parlando di una variante con proprietà immuno-evasive“.
Basta osservare i dati raccolti a livello globale per rendersi conto che in seguito alla diffusione della variante Omicron il numero di contagi a livello mondiale è aumentato bruscamente. Marm Kilpatrick, ricercatore nel campo delle malatte infettive, ha infatti aggiunto: “la capacità di Omicron di infettare persone con immunità derivata dal vaccino o dall’infezione è una parte fondamentale di ciò che ha reso così importante il recente aumento dei casi”.
Catherine Bennett, epidemiologa della Deakin University di Melbourne, in Australia, ha poi concluso affermando: “comprendere i tassi di reinfezione è fondamentale per valutare in che modo le infezioni potrebbero aumentare e se gli ospedali saranno in grado di affrontarle”.
Ecco cosa dice il rapporto dell’Iss sulle reinfezioni da Omicron
L’ultimo rapporto pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità lancia l’allarme sulle reinfezioni da Covid-19. Nel report poi l’Iss ha elencato le categorie esposte ad un maggior rischio di infettarsi nuovamete a pochi mesi dall’infezione. Il fatto preoccupante è che non si tratta affatto di casi rari.
A partire da agosto 2021, infatti, il Covid ha colpito ben 232.818 italiani che erano già stati contagiati nei mesi precedenti. Da un’indagine condotta è emerso che le categorie più a rischio contagio sono i non vaccinati e le donne, in particolare le insegnanti.
L’Iss ha infatti specificato che la maggior parte delle reinfezioni tra le donne riguarda le insegnanti poiché lavorando in ambiente scolastico sono maggiormente esposte al contagio. Altre categorie che registrano un elevato numero di reinfezioni sono quella dei guariti da più di 7 mesi, quella dei vaccinati con una sola dose da più di 4 mesi e quella dei cittadini di età compresa tra i 12 e i 49 anni.
Inoltre nel report leggiamo: “è probabile che con l’aumento della circolazione della variante Omicron il rischio di reinfezione possa aumentare, come riportato da un recente studio pubblicato nel Regno Unito dall’Imperial College che ha evidenziato come la circolazione della variante Omicron sia associata ad un rischio relativo di reinfezione di 5,41 volte superiore rispetto alla variante Delta“.
Inoltre secondo lo studio condotto dall’Imperial College la probabilità di reinfettarsi è maggiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose. A loro si aggiungono poi gli operatori sanitari.
Quindi ci si può infettare due volte con la variante Omicron?
Secondo i ricercatori dello Statens Serum Institut di Copenhagen, un prestigioso istituto di ricerca danese nel settore sanitario, è possibile reinfettarsi con la variante Omicron. Per la precisione, secondo gli esperti coloro che sono guariti da Omicron 1 hanno la possibilità di infettarsi con Omicron 2, ossia la sottovarinate “sorella”.
Nello studio danese infatti leggiamo: “forniamo la prova che le reinfezioni da Omicron BA.2 si verificano poco dopo le infezioni da BA.1, ma per il momento sono rare”.
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