In Europa siamo nel bel mezzo di quella che ormai viene comunemente definita la “quarta ondata” del Covid-19, sebbene in questo caso sia più che altro un’ondata di positivi con un numero estremamente limitato di ricoveri e decessi.
Sarebbe anche alquanto bizzarro, a dir poco, se nonostante si tratti del continente più vaccinato del mondo ci fossero ancora numeri preoccupanti, e se il sistema sanitario di questi Paesi rischiasse ancora di finire sotto stress per via dell’eccessiva quantità di persone ricoverate. Niente di tutto questo in realtà, merito dei vaccini? Difficile affermarlo con certezza quando i Paesi con le percentuali più alte, come l’Irlanda, sono anche quelli con il maggior numero di contagi.
Ad ogni modo si parla di quarta ondata e di una variante che arriva dai Paesi dell’Africa del Sud che si sta dimostrando particolarmente contagiosa ma, al tempo stesso, anche meno pericolosa per via di sintomi lievi che, a quanto pare, sarebbero in una percentuale persino più alta di quella (già notevole) delle precedenti varianti.
La variante Omicron (questa è la lettera dell’alfabeto greco scelta dagli ‘appassionati’ per indicare la nuova variante) ha raggiunto l’Europa dove, a quanto pare, le difese offerte dai vaccini somministrati potrebbero essere facilmente eluse.
Arriva la variante Omicron e crollano i mercati
È piuttosto bassa la percentuale di persone completamente vaccinate contro il Covid nei Paesi dell’Africa del Sud, eppure anche in Paesi come l’Italia dove circa l’85% della popolazione vaccinabile è completamente vaccinata l’arrivo di questa nuova variante sta destando grande preoccupazione.
La reazione dei Paesi europei è stata più o meno la stessa di qualche mese fa con l’ultima nuova variante ‘preoccupante’. Frontiere chiuse ai Paesi da cui arriva la variante ed ecco che la reazione dei mercati si fa subito sentire.
La paura di un nuovo blocco della produzione per via di misure restrittive e lockdown imposti qua e là nel dichiarato intento di contenere la diffusione della variante Omicron ha avuto immediati effetti negativi sui mercati, e le case farmaceutiche si sono subito messe al lavoro per sequenziare mutazioni della variante.
Questa nuova variante, come viene confermato anche dalla stampa mainstream, non sembra essere più mortale, e tuttavia potrebbe portare ad un incremento del numero dei casi in quanto in grado di trasmettersi più facilmente anche tra i vaccinati.
Era bastata la notizia dell’arrivo di una nuova variante del Coronavirus ad assestare un colpo all’economia. I mercati hanno reagito subito nella giornata di venerdì, le Borse sono andate nel panico e gli indici, che stavano salendo rapidamente, sono improvvisamente crollati.
La Borsa di Milano ha perso il 4,6%, quella di Madrid ha perso addirittura il 5%, e qualcosa di simile è accaduto anche alle Borse di Parigi e di Francoforte.
Gli effetti economici della nuova variante si sono fatti sentire anche sul prezzo del greggio, con il Brent che è sceso del 10%.
Ed eccoci alla parte in cui i governi di diversi Paesi del mondo intervengono vietando viaggi nei Paesi dell’Africa del Sud. Dal governo del Sudafrica sono arrivate subito delle lamentele, la sensazione era che venisse in sostanza inflitta una punizione proprio a quel Paese che ha dimostrato invece affidabilità e capacità scoprendo la nuova variante.
Se la variante Omicron dovesse indurre i governi ad operare ulteriori blocchi aerei a rischio ci sarebbe la stagione invernale, proprio nel momento in cui si affacciavano timide speranze per un periodo natalizio quasi all’insegna della normalità. Preoccupazione dunque soprattutto per il comparto turistico italiano, il settore alberghiero e gli impianti sciistici, reduci di due stagioni disastrose, l’ultima delle quali non pervenuta affatto.
Naturalmente la congiuntura sfavorevole per molti è al tempo stesso favorevole ad altri, ed in particolare si nota l’andamento controcorrente di alcune aziende, proprio quelle che hanno fatto fortuna durante il lockdown, e che nel caso di un ritorno di restrizioni simili guadagnerebbero ancora terreno, basti pensare che solo alla notizia della nuova variante le loro azioni hanno guadagnato diversi punti percentuale.
È il caso di Zoom, la app per effettuare videochiamate e videoconferenze che viene utilizzata soprattutto in ambito professionale, che ha guadagnato il 6% circa. Oppure Peloton, azienda che produce cyclette connesse alla rete internet che negli Stati Uniti hanno avuto un grande successo durante le fasi più acute della pandemia, che con l’arrivo della variante Omicron ha guadagnato 5 punti percentuale.
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