Dopo l’iniziativa adottata da Roma e Milano di estendere l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale all’aperto e nelle aree ad alto rischio contagio, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha scritto ai sindaci affinché questi si attivino per adottare le stesse misure.

Dopo aver saputo del rilevamento dei primi casi di positività alla nuova variante Omicron (isolata in Sudafrica e altamente contagiosa) in Germania, Regno Unito e ora anche in Italia, nel nostro Paese è scattato lo stato di massima allerta per questo nuovo ceppo mutante di cui ancora si conosce molto poco.

Per questo motivo, date le poche informazioni a disposizione, Speranza decide di agire con cautela, affermando che un ritorno all’utilizzo della mascherina all’aperto potrebbe essere una “misura salva vita“.

Roma e Milano: la decisione di indossare mascherine anche all’aperto

In questi giorni in molte città italiane si sta tornando all’utilizzo delle mascherine all’aperto, dove vi sia la possibilità di assembramento. Dato che le feste natalizie sono ormai alle porte e le vie dello shopping sono sempre super affollate, Roma e Milano hanno deciso di correre ai ripari per cercare di prevenire un improvviso aumento dei contagi dato l’arrivo della variante Omicron anche in Italia.

Da Milano fanno quindi sapere gli esperti che dal 27 novembre al 31 dicembre sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto in tutte quelle zone ritenute a rischio assembramento. Intanto nei giorni scorsi nella Capitale si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto da Matteo Piantedosi, prefetto di Roma.

Durante la riunione, in accordo con la Regione, è stata discussa l’idea di valutare l’uso di mascherina in presenza di assembramenti. Per il momento la strategia adottata è quella di proporre ai sindaci di sensibilizzare i cittadini affinché questi indossino mascherine anche all’aperto, almeno in situazioni di elevato affollamento.

Se i casi di positività alla variante Omicron dovessero aumentare si valuterà se sarà il caso di passare dal semplice “invito” al totale obbligo. Intanto a partire dal 27 novembre è stato previsto il transennamento di tutte le strade principali dello shopping, permettendo l’accesso alle piazze solo ad un numero limitato di persone.

La lettera di Speranza ai Sindaci

La variante Omicron non preoccupa solo l’Italia ma tutta Europa. Per questo motivo il Ministro Speranza incoraggia i sindaci a seguire l’esempio di Roma e Milano attraverso una lettera diretta a loro: “apprezzo molto chi sta prevedendo nelle città l’uso di mascherine all’aperto nelle aree a rischio e incoraggio tutti i sindaci che vogliono a procedere in questo modo”.

Lo stesso ministro della Salute ritiene che l’utilizzo della mascherina potrebbe rivelarsi un “salva vita”, poiché contribuirebbe a ridurre la già rapida diffusione della variante sudafricana. Al momento l’utilizzo di mascherina all’aperto è già obbligatorio per le Regioni in zona gialla e per chiunque si ritrovi in assembramento, ma l’invito (e in alcuni casi addirittura l’obbligo) di indossarla anche in zona bianca è un passo che può rivelarsi decisivo in questo periodo, data la vicinanza delle festività.

Il Governo ha affermato che per il momento non è in programma l’estensione dell’obbligo di utilizzo della mascherina anche in zona bianca, ma il ministro Speranza ha affermato che la mascherina all’aperto è “una misura di cautela”, che in più casi è stata utile dall’inizio della pandemia ad oggi.

Per combattere la variante Omicron l’Italia punta tutto sulla terza dose

Ora che la variante Omicron è stata individuata anche in Italia, i ricercatori di tutto il Paese sono al lavoro per il sequenziamento del genoma del nuovo virus, mentre la campagna vaccinale prosegue.

Gli esperti dell’Università di Oxford hanno espresso il loro timore circa la possibilità che questo nuovo ceppo effettui la tanto temuta escape“, ossia la capacità di eludere le difese fornite dagli attuali vaccini. Tuttavia il paziente italiano positivo alla variante Omicron, che aveva ricevuto entrambe le dosi del vaccino, è paucisintomatico, quindi, almeno per adesso, presenta dei sintomi molto lievi.

Anche per questo motivo l’Italia, così come tutta l’Unione europea, sta puntando tutto sulla terza dose. Attualmente l’obiettivo del Governo è quello di somministrare entro Natale almeno 10 milioni di dosi alle persone che hanno ricevuto il richiamo nel mese di luglio.

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