Si era parlato di un lockdown di soli 10 giorni che avrebbe riguardato esclusivamente chi non aveva ricevuto il vaccino. La notizia era pervenuta a inizio novembre, e già a distanza di una manciata di giorni le misure che l’esecutivo guidato dal nuovo cancelliere austriaco Alexander Schallenberg sono cambiate in modo piuttosto determinante.

In Austria i non vaccinati sono già stati confinati nelle proprie abitazioni, stando a quanto appreso in questi giorni, ma a partire da lunedì saranno ‘in compagnia’ dei vaccinati. Il lockdown diventa infatti nazionale interessando l’intero territorio del Paese e comprendendo tanto i non vaccinati quanto i vaccinati che dovranno restare nelle proprie case per 20 giorni.

Il lockdown per tutti in Austria scatterà a partire da lunedì 22 novembre, e terminerà solo intorno a metà dicembre, quanto meno per i vaccinati. I non vaccinati invece resteranno confinati nelle proprie abitazioni fino a data da destinarsi.

In Austria lockdown di 20 giorni per tutti, vaccinati e non

Il governo guidato dal nuovo cancelliere Alexander Schallenberg ha deciso di correre ai ripari visto l’aumento del numero di nuovi positivi registrato nelle ultime settimane in tutto il Paese, ed ha pensato in particolare di agire su due fronti parallelamente: da una parte il lockdown per tutti e in seguito per i soli non vaccinati, e poi la vaccinazione obbligatoria.

In Austria la situazione “rischia di andare fuori controlli” leggiamo su RaiNews, e questo per via dell’elevato numero di nuovi casi positivi registrati. I dati indicano un’incidenza di nuovi casi pari a 1672 per 100 mila abitanti su base settimanale nel Salisburghese, mentre in Alta Austria era di 1557.

“Non abbiamo più grandi margini di manovra” ha dichiarato il governatore dell’Alta Austria Thomas Stelzer, spiegando che il lockdown durerà “alcune settimane”. Sarebbe necessario, secondo quanto affermato da fonti del governo, per rendere possibile l’operatività degli ospedali.

Dovrebbe durare per l’esattezza 20 giorni il lockdown generale in Austria, ma per i non vaccinati la durata sarà più lunga anche se al momento non è dato sapere esattamente quale sarà.

L’annuncio del lockdown di 20 giorni per tutti i cittadini austriaci è arrivato nella mattinata di oggi dallo stesso cancelliere Alexander Schallenberg il quale nell’occasione ha anche fatto sapere che dal 1° febbraio 2022 sarà introdotto l’obbligo vaccinale.

In Austria obbligo vaccinale da febbraio 2022

Una situazione che definire allarmante è decisamente troppo poco, stiamo parlando infatti del primo Paese in Europa ad imporre la vaccinazione obbligatoria per tutti, il che significa che liberi cittadini saranno costretti per legge ad assumere un farmaco che attualmente sta ancora attraversando la quarta fase della sperimentazione, la cosiddetta sperimentazione post marketing.

Non solo, l’Austria si appresa a rendere obbligatoria l’inoculazione di un farmaco per il quale non sono ancora terminati alcuni degli studi di fase 2 e di fase 3, e del quale i possibili effetti avversi nel medio e lungo termine sono del tutto ignoti.

L’annuncio dell’introduzione dell’obbligo vaccinale è arrivato dal nuovo cancelliere che ne ha parlato durante il suo discorso alla nazione ad Innsbruck.

Una notizia che trova poi conferma nelle parole del governatore del Land Tirolo Guenther Platter che ha dichiarato: “dal primo febbraio scatterà l’obbligo vaccinale: solo così usciremo dal circolo vizioso“.

Circa l’introduzione dell’obbligo vaccinale il nuovo cancelliere ha inoltre tenuto a ribadire: “nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare” e ha poi aggiunto che “ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro” il che a suo dire rappresenterebbe un “attentato al sistema sanitario”.

“Ci sono troppe forze politiche che fanno campagna contro il vaccino, le conseguenze di questo sono terapie intensive intasate ed enorme sofferenza umana” ha detto ancora Schallenberg “non è stato facile prendere questa decisione, a nessuno piace adottare misure che limitano la libertà”. Secondo il cancelliere però questa decisione è stata inevitabile perché “troppi di noi si sono comportati senza solidarietà”.

In Austria attività chiuse e lockdown per tutti

Nelle prossime settimane la maggior parte delle attività commerciali dovrà abbassare la saracinesca e gli eventi culturali in programma verranno cancellati. Quanto all’attività scolastica, il cancelliere aveva dichiarato che gli studenti avrebbero dovuto riprendere la didattica a distanza, ma il ministro della Salute, Wolfgang Mueckstein, ha precisato poi che le scuole resteranno aperte per quegli studenti che ne hanno bisogno.

Resta fermo l’invito a tutti i genitori di cercare di evitare di mandare i propri figli a scuola e di fare se possibile didattica a distanza

Quanto al rischio che il Paese sta correndo per l’impennata dei nuovi casi positivi, il cancelliere Schallenberg ha dichiarato: “non vogliamo la quinta ondata. Non vogliamo nemmeno una sesta o una settima ondata”.

Il lockdown per i non vaccinati che era stato introdotto lunedì non stava portando i suoi frutti, il che non dovrebbe sorprendere visto che la diffusione del virus non dipende solo dai non vaccinati ma anche da chi il vaccino lo ha ricevuto in quanto, come da evidenze scientifiche, può ancora contagiare o essere contagiato.

Nonostante il lockdown per i non vaccinati infatti il numero dei nuovi casi positivi ha continuato a crescere rapidamente, e questo avrebbe indotto il governo a mettere in lockdown anche i vaccinati.

Austria in lockdown e Borse in rosso

Notizie, quella del vaccino obbligatorio da febbraio e del lockdown per tutti da lunedì, che non hanno lasciato indifferenti i milioni di cittadini austriaci che pagheranno per primi le conseguenze di queste gravi decisioni politiche, ma che non ha lasciato indifferenti nemmeno le Borse europee.

Con l’annuncio del lockdown e del vaccino obbligatorio in Austria, le Borse europee che avevano iniziato la mattinata in rialzo hanno girato in rosso. A Piazza Affari si registra un calo del -1,32%, con i farmaceutici in evidenza, infatti Diasorin e Recordati hanno segnato un incremento del +3%.

Anche la Borsa di Parigi risente dell’annuncio del governo austriaco e scende del -0,6%, mentre Francoforte e Londra perdono il -0,4%.

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