Se ne era parlato già diversi giorni fa e se ne continua a parlare ancora oggi, ma la proposta del Codacons di togliere il Reddito di Cittadinanza ai cittadini non vaccinati continua ad apparire del tutto fuori luogo e senza senso.
A bocciare l’idea del Codacons ora anche le parole di uno dei virologi sempre presenti nelle trasmissioni televisive, Fabrizio Pregliasco. L’associazione dei consumatori chiedeva che il reddito di cittadinanza e il Green Pass venissero in qualche modo legati così da costringere i cittadini che volessero continuare a percepire il sussidio a ricevere il vaccino.
Il Green Pass (non il vaccino) sarà obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro (o quasi) a partire dal 15 ottobre 2021, ed il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, parlando con l’Adnkronos non ha esitato e definire il pass verde un “ricatto” per indurre le persone a ricevere il vaccino che, vale la pena ricordarlo, è ancora oggi un farmaco a tutti gli effetti in fase di sperimentazione.
Rienzi: “stiamo facendo ricorso al Tar contro la sospensione dei lavoratori senza pass”
“Perché ricattare solo i lavoratori dipendenti con la sospensione dello stipendo e non altri come i non vaccinati che percepiscono il reddito di cittadinanza?” domanda Rienzi che, nel frattempo, si starebbe adoperando per far abolire l’obbligo per i lavoratori attraverso le vie legali.
“Stiamo facendo ricorso al Tar sulla sospensione dei lavoratori senza Green Pass” fa sapere infatti il presidente del Codacons “e andremo avanti con questa provocazione. La sanzione a chi non ha il Green Pass è sul compenso del soggetto lavoratore, dunque con questo criterio può essere sanzionato anche il compenso di chi ha il reddito di cittadinanza e non è vaccinato”.
Parla di un “criterio che va applicato a tutte le categorie” Carlo Rienzi, perdendo completamente di vista il fatto che il pass può essere imposto solo in un luogo su cui è possibile avere degli organi di controllo, cosa del tutto impossibile (oltre che persino più insensata dell’obbligo del pass sul posto di lavoro) per chi resta a casa.
Per Rienzi però “c’è un’assoluta identità di situazioni, molto giusta e costituzionale” eppure le cose non stanno esattamente in questo modo.
Pregliasco: “tra green pass e RdC non c’è correlazione diretta”
Non è affatto d’accordo con Rienzi il virologo star delle trasmissioni televisive Fabrizio Pregliasco che spiega: “tra il Green Pass e il Reddito di Cittadinanza non c’è una correlazione diretta, questo è chiaro”.
“Il percettore del reddito di cittadinanza è di fatto una persona che se ne sta a casa” spiega ancora parlando all’Adnkronos il docente dell’Università Statale di Milano “non è bello, perché questo sussidio dovrebbe essere fatto per cercare lavoro, ma di fatto è così. Non c’è quindi un motivo logico o scientifico per cui dovrebbe essere richiesto”.
In realtà, a dirla proprio tutta, il motivo logico per richiedere il Green Pass non c’è nemmeno sul posto di lavoro, visto che non è uno strumento di sanità pubblica, ma solo un ricatto per costringere dei liberi cittadini a ricevere un farmaco sperimentale che altrimenti verrebbe somministrato solo ad una limitata porzione di volontari.
Ed è lo stesso virologo ad ammetterlo “è vero che la finalità del green pass è prioritariamente quella di indurre con una spinta dolce alla vaccinazione“, per quanto togliere lo stipendio a padri e madri di famiglia non sembri esattamente una “spinta dolce” ma più che altro un vile ricatto.
Ma Pregliasco giunge poi al punto spiegando a Rienzi che “gli elementi di applicazione sono legati a situazioni di socialità che comunque hanno anche un riscontro secondario di opportunità, rispetto al rischio, come al lavoro. Quindi ben venga che al lavoro si sia vaccinati perché è meglio, però la finalità è anche un elemento di controllo e di verifica”.
Minelli: “chi percepisce il Reddito di Cittadinanza deve perdere il sostegno”
Di tutt’altro avviso l’immunologo clinico e allergologo Mauro Minelli che all’Adnkronos confida il suo punto di vista. “Chi percepisce il reddito di cittadinanza deve perdere il sostegno se sprovvisto di Green Pass” dice Minelli.
“Poter contare su un ammortizzatore sociale non significa indugiare in una condizione indefinita di ‘esserci senza esserci’ e bearsene per essere immuni da pratiche che per altri lavoratori sono invece inalienabili” dice ancora Minelli.
“Sarebbe come, senza capire perché, codificassimo una diseguaglianza ingiusta e odiosa” prova a spiegare l’allergologo “se chi lavora rischia di perdere il posto se sprovvisto di green pass, nel pieno rispetto di una uguaglianza sostanziale anche chi è destinatario del sussidio dovrà essere provvisto di pass vaccinale, salvo a perdere il diritto a percepire il sostegno”.
“A meno che non si voglia ammettere che chi lavora beneficiando del reddito di cittadinanza sia immune oltre che al Covid anche al lavoro. Ma quest’ultimo credo sia un pensiero del tutto infondato” conclude Minelli.
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