L’approvazione definitiva dell’estensione del Green Pass in Francia è arrivata lunedì 26 luglio con il voto favorevole del Parlamento. I voti a favore sono stati in tutto 156, i contrari 60 e gli astenuti 14, con il risultato che il disegno di legge è stato approvato e con esso l’obbligo del Green pass per accedere a tutta una serie di attività e luoghi pubblici, nonché il vaccino obbligatorio per alcune categorie di lavoratori.
Il Parlamento ha approvato il disegno di legge presentato dal governo di Emmanuel Macron anche grazie al lavoro svolto da una commissione parlamentare mista che ha trovato un accordo e ha sottoscritto un testo di compromesso nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 luglio.
Si è svolto infatti un vivace dibattito politico dal momento che non tutte le forze politiche condividono la stessa visione. Il testo approvato è il risultato anche di queste distanze, con il partito di Macron, La République en marche che può contare sulla maggioranza solo in un ramo del Parlamento, l’Assemblea nazionale ma non nell’altro.
L’obbligo del Green pass in Francia ha una scadenza prestabilita
Dove Macron ha la maggioranza è riuscito a far approvare buona parte del disegno di legge originale, ma poi al Senato sono state introdotte diverse modifiche. Nel testo definitivo, tra le varie modifiche, troviamo una scadenza per l’obbligo del green pass, fissata al 15 novembre con la possibilità di eventuali ulteriori proroghe.
Una delle novità rispetto al testo originale riguarda poi l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per i giovani di età compresa tra 12 e 17 anni, per i quali la data slitta al 30 settembre, mentre per il resto della popolazione il divieto di accedere a determinati luoghi e servizi pubblici senza Green pass scatta già da agosto.
Il lasciapassare sanitario in Francia servirà per accedere a bar, ristoranti, istituti medici, aerei, treni e autobus a lunga percorrenza, oltre che per attività e servizi per i quali è già necessario. Attualmente infatti si deve avere il pass per entrare nei musei, nei cinema e in altri luoghi della cultura.
Per i lavoratori che non accettano il vaccino sospensione senza stipendio
Nel testo di legge definitivo con cui in Francia si estende l’obbligo del Green pass troviamo anche alcune modifiche alle sanzioni previste. Per i lavoratori che non accetteranno di ricevere la terapia genica sperimentale non sarà previsto il licenziamento ma solo la sospensione senza stipendio.
I soggetti che non vogliono incorrere nella sospensione hanno tempo fino al 15 settembre per ricevere la prima dose, per poi ricevere la seconda dose entro e non oltre il 15 ottobre. Al momento in Francia sono obbligati ad accettare la somministrazione del vaccino coloro che lavorano in ambito sanitario, ospedali di cura e case di cura e di riposo, ma anche i vigili del fuoco.
L’accesso ai centri commerciali in Francia sarà riservato a chi ha il lasciapassare
In Francia per accedere ai centri commerciali, stando alle modifiche apportate al testo di legge che estende l’obbligo del Green pass, potrebbe essere richiesto il Green pass. L’uso del condizionale dipende dal fatto che la legge prevede che siano le Regioni eventualmente ad imporre l’obbligo qualora lo ritengano necessario.
Questa norma è stata introdotta con un apposito emendamento proposto dal governo e approvato all’ultimo minuto. In questo modo saranno i prefetti ad avere la possibilità di imporre il pass sanitario per accedere ai centri commerciali.
Manca solo l’approvazione del Consiglio costituzionale
L’ultimo passaggio prima che l’obbligo del Green pass divenga legge a tutti gli effetti prevede il passaggio dal Consiglio Costituzionale che dovrà esaminare il testo approvato dal Parlamento e comunicare la decisione entro il 5 agosto.
Questo ulteriore passaggio è stato voluto dal primo ministro Jean Castex con l’intento di evitare eventuali accuse di violazione delle libertà civili anche in considerazione del forte dissenso popolare da tempo espresso da larga parte della popolazione anche attraverso massicce dimostrazioni di piazza.
Nei giorni scorsi in particolare si sono tenute corpose proteste in tutto il Paese con oltre 160 mila cittadini francesi che sono scesi in strada e nelle piazze per esprimere il proprio dissenso rispetto all’obbligo del lasciapassare sanitario. Inoltre secondo un recente sondaggio pubblicato dal tabloid Le Journal du dimanche circa il 35% della popolazione sostiene oppure prova simpatia per queste manifestazioni di protesta.
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