Una delle misure previste nella bozza del piano che il governo di Londra sta mettendo a punto per affrontare la diffusione del Coronavirus negli anni a venire è l’obbligo di indossare la mascherina in caso di nuovi focolai o ulteriori ondate di contagio.
Il governo britannico sta valutando le misure ‘base’ da inserire nella bozza del progetto con cui prepararsi all’arrivo della stagione invernale, e quindi al nuovo aumento dei contagi che evidentemente non sarà inibito dalla massiccia distribuzione del vaccino in tutto il Paese che, ricordiamo, è uno di quelli più avanti con le vaccinazioni su scala globale.
In questi giorni i funzionari britannici stanno lavorando per preparare piani di emergenza e restrizioni, tra cui non solo l’obbligo di indossare la mascherina per i prossimi 5 anni, ma anche il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare il distanziamento sociale.
La notizia è stata riportata, tra gli altri media, anche da The Mirror, dove si legge che ai ministri viene lasciata la possibilità di individuare e mettere in atto eventuali ulteriori restrizioni durante i mesi invernali a seconda dell’andamento del contagio e in base al livello di carico per il servizio ospedaliero nazionale.
Dalla diffusione della variante Delta alla quarta ondata
In Regno Unito attualmente la situazione non è certo delle migliori visto che nonostante l’ottimo andamento della campagna vaccinale dal punto di vista del numero di somministrazioni, ai cittadini non viene ancora consentito di tornare ad una vita normale ma permangono diverse misure restrittive.
La diffusione della variante Delta che nei Paesi con la più alta percentuale di indiviui vaccinati sembra proprio avere una marcia in più, ‘preoccupa’ le autorità che hanno fatto slittare la data per la riapertura, il cosiddetto Freedom Day che doveva essere il 21 giugno.
La data per il ‘ritorno alla normalità’ dovrebbe essere ora quella del 19 luglio, ma con l’incalzare della variante Delta di certezze ce ne sono ben poche. Il premier Boris Johnson ha giò annunciato che potrebbero essere necessarie delle “precauzioni extra” e ha fatto sapere che il governo sta lavorando per mettere a punto un piano che, almeno in teoria, dovrebbe permettere di evitare la quarta ondata e con essa un nuovo lockdown totale.
In tutto il Paese si stanno svolgendo manifestazioni di protesta che vedono la partecipazione di ampi strati della popolazione con decine di migliaia di cittadini che stanno scendendo in strada per manifestare contro le restrizioni in chiave anti-Covid.
La situazione dal punto di vista dei contagi è tutt’altro che tranquillizzante, visto che il numero di nuovi casi giornalieri si aggira intorno a 25 mila unità. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che la stragrande maggioranza dei positivi non presenta alcun sintomo il che significa che si tratta di soggetti perfettamente sani, e non si registra almeno per il momento alcun dato allarmante per quel che riguarda il numero dei ricoveri.
Il governo di Boris Johnson nei prossimi giorni si troverà intanto a definire gli ultimi dettagli per il decadimento delle ultime misure restrittive, previsto appunto per il 19 luglio, ma a quanto pare non tutte le restrizioni verranno rimosse.
Il premier ha dichiarato a tal proposito: “so quanto la gente sia impaziente di tornare alla totale normalità, come del resto sono io. Ma penso di averlo già detto, vorremmo tornare a un mondo che sia il più vicino alla vita come era prima del Covid”.
Tra le misure che il governo sta valutando di inserire nel nuovo piano per affrontare la diffusione del Covid, oltre all’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere la distanza di sicurezza, anche la possibilità di lavorare temporaneamente da casa, limitando gli incontri negli spazi chiusi e fissando limiti al numero di persone che vi possono accedere.
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