Il Covid-19 si può curare, e per guarire non è affatto scontato che sia necessario il ricovero. I medici del movimento Ippocrate hanno messo a disposizione di tutti alcune linee guida efficaci per il trattamento della malattia causata dal Sars-CoV-2, e si impegnano in prima linea nel trattamento di pazienti di tutta Italia in maniera del tutto gratuita.
Dei numerosi medici che hanno aderito a questa iniziativa e che stanno quotidianamente dando il proprio contributo aiutando pazienti che si sentono soli e abbandonati, mettendo a loro disposizione tutta la propria esperienza e professionalità, non parlano i media mainstream, ma proviamo a parlarne noi riportando una parte di quanto gli stessi medici del movimento IppocrateOrg hanno spiegato in una intervista rilasciata a ByoBlu24.
Il Covid-19 si può curare anche da casa, ecco come
Sono i medici del movimento Ippocrate a spiegarci in che modo si può curare il Covid anche da casa, ed in particolare ne hanno parlato ai microfoni di ByoBlu24 la dottoressa Vanessa Solfanelli, medico di base, ed il dottor Antonio Palma, medico di base anch’egli, impegnato nel coordinamento del movimento IppocrateOrg.
Il Covid-19 insomma si può curare anche da casa, ma di certo non senza un protocollo o delle linee guida di dimostrata efficacia. Nel corso del Tg sono stati anche intervistati due pazienti che hanno avuto il Covid, e che ne sono usciti seguendo proprio quelle linee guida.
Si parla molto del vaccino anti-Covid, che viene presentato come l’unica soluzione per combattere il virus, mentre si parla molto poco delle cure, della necessità di investire nella medicina territoriale in quanto ricopre un ruolo estremamente importante specie nell’ambito di questo specifico contesto.
Per quanto riguarda le cure, si parla troppo poco, e spesso in maniera imprecisa o errata del tutto, di farmaci come l’idrossiclorochina, che in più occasioni è stata etichettata come inefficace o persino dannosa quando invece il suo impiego può rivelarsi efficace nel trattamento del Covid-19 specie se usata nelle prime fasi della malattia e a patto che l’impiego avvenga nelle giuste dosi.
A proposito della disinformazione diffusa sul farmaco dell’idrossiclorochina ricordiamo ad esempio l’episodio del falso studio pubblicato sul Lancet e successivamente ritirato appunto perché completamente falso e del tutto privo di basi scientifiche.
I pazienti affetti da Covid-19 difficilmente riescono ad avere accesso quindi a tutta una serie di informazioni cui i media mainstream non danno alcun risalto. Ed è quello che è successo ad uno dei pazienti intervistati da ByoBlu24, Paolo Gorni, che è venuto a sapere dell’esistenza dei medici del movimento IppocrateOrg da un amico italiano che vive a Vancouver.
Come si fa a contattare i medici di IppocrateOrg?
Per Paolo Gorni entrare in contatto con i medici del movimento Ippocrate “ha fatto la differenza”, ma cos’è esattamente questo movimento e come si fa ad entrare in contatto con IppocrateOrg? Diciamo anzitutto che il movimento Ippocrate è una rete internazionale di medici, operatori sanitari, operatori del settore sociale che si sta battendo duramente per avere delle terapie domiciliari efficaci.
I protocolli di cura che vengono applicati nell’ambito della cura dei pazienti con il Covid-19 non sono stati ancora adottati dal sistema sanitario nazionale che, come sottolinea il giornalista di ByoBlu, continua invece a suggerire l’utilizzo ad esempio nelle fasi iniziali della malattia della Tachipirina, che invece rischia di avere effetti persino dannosi.
Come deve fare quindi un cittadino con il Covid per raggiungere il movimento Ippocrate? Il dottor Antonio Palma che coordina il servizio di assistenza spiega che tutto quel che si deve fare è scrivere una email a info@ippocrateorg.org presentando il proprio caso, dopodiché saranno gli stessi medici a contattare direttamente il paziente in genere nel giro di poche ore.
Il dottor Palma ha spiegato a tal proposito che per assistere i pazienti viene utilizzata una chat che in genere non corrisponde ad un solo caso ma anche a 7, 8 o 9 pazienti diversi. I numeri tra l’altro stanno aumentando, perché sempre più persone si rivolgono ai medici di IppocrateOrg, come lo stesso dottor Palma sottolinea.
“I numeri stanno aumentando di giorno in giorno” dice infatti il dottore, specificando “noi non guadagnamo nulla, facciamo questo lavoro gratuitamente e siamo un gruppo di medici che stanno lottando per dare una mano al paziente che ha bisogno. Il paziente non paga nulla per questa nostra prestazione”.
Quanto alla struttura, il dottor Palma spiega: “io coordino questo gruppo di medici. Abbiamo 130 medici tra il comitato tecnico scientifico, il gruppo dei consiglieri, il consiglio direttivo. Poi abbiamo un gruppo di medici che rispondono direttamente ai pazienti. Noi abbiamo medici di varia formazione, abbiamo specialisti: io faccio il pediatra, c’è lo psichiatra, c’è il neurologo, c’è il cardiologo. Cerchiamo di essere più specifici nell’assistenza”.
Il dottor Palma parla anche dei tempi di risposta, spiegando: “cerchiamo di rispondere nel più breve tempo possibile, ma siccome le richieste sono tante, una volta rispondevamo in circa un’ora o un’ora e mezza. Ora i tempi sono un po’ più lunghi ma rispondiamo in giornata”.
Viene quindi lanciato un appello ai medici affinché possano dare il proprio contributo. “Noi cerchiamo dei medici che possano darci una mano, che possano entrare nella nostra organizzazione e possano darci una mano a rispondere ai pazienti che hanno bisogno”.
“Noi i medici li accogliamo, li affianchiamo a medici che lavorano in chat da diversi mesi, diamo una formazione perché debbono conoscere i farmaci che noi usiamo, che poi sono farmaci noti, facilmente reperibili. Sono farmaci che si usano da anni, sono sul prontuario farmaceutico, però diamo anche i dosaggi, che sono dei dosaggi particolari” spiega il dottor Palma che poi aggiunge: “l’ideale sarebbe avere un medico Ippocrate in ogni città italiana, ma noi facciamo telemedicina e quindi raggiungiamo persone che ci chiedono aiuto in tutta Italia e anche nel mondo”.
Cos’è il movimento Ippocrate e quali sono le linee guida per la cura del Covid
Quanto alle linee guida indicate dal movimento IppocrateOrg poi, il dottor Palma specifica: “molti medici sono interessati ai nostri protocolli, che noi abbiamo pubblicato sul nostro sito. Sono linee guida più che protocolli che sono rivolti a chi li vuole leggere perché sono linee guida pubbliche rivolte prevalentemente ai medici che possano poi applicarle, leggerle, ragionarci su, possono telefonarci per chiedere delucidazioni. Siamo disponibili anche a un colloquio su come si possono usare alcuni farmaci, come si devono usare e soprattutto sui dosaggi dei farmaci e la tempistica, per quanto tempo vanno dati”.
Purtroppo però in Italia la maggior parte dei medici continua a seguire linee guida diverse. “L’ideale sarebbe che tutti medici lasciassero questa idea di usare la Tachipirina (paracetamolo) e aspettare gli eventi” spiega il dottor Palma che poi parla dei risultati ottenuti seguendo le linee guida del movimento Ippocrate.
“Noi abbiamo dei numeri elevati di tantissima gente che è guarita” spiega quindi il dottore “noi abbiamo pochissimi ricoveri, forse decessi due persone ma perché non avevano seguito assolutamente i nostri schemi terapeutici. Abbiamo dei numeri molto favorevoli e se la gente segue le nostre linee guida guarisce. È una malattia insidiosa, pericolosa, a volte porta anche a delle polmoniti, quindi con dei problemi gravi ma se si segue il protocollo soprattutto nelle fasi iniziali della malattia si riesce a bloccarla”.
Quali farmaci bisogna utilizzare per curare il Covid-19?
Il Tg di ByoBlu24 dedica dello spazio anche all’intervista alla dottoressa Vanessa Solfanelli, medico di base che fa parte del movimento IppocrateOrg, la quale spiega anzitutto che la funzione di questa iniziativa è quella di “aiutare le persone che si trovano sole, che si sentono abbandonate, e serviamo anche ad affiancare e ad aiutare la medicina territoriale dove non riesce ad arrivare non per noncuranza o per cattiva intenzione ma perché negli ultimi anni è stata sempre di più trascurata”.
“I nostri pazienti vengono da subito inquadrati in una delle tre fasi principali della malattia che noi abbiamo redatto nelle nostre linee guida che sono state fatte dal nostro comitato tecnico scientifico e si basano su un’evidenza clinica” spiega la dottoressa andando poi ad enunciare le fasi una per una.
“Partendo dalla fase zero si può trovare il paziente asintomatico per il quale c’è bisogno soltanto di una integrazione, noi usiamo ad esempio la vitamina D, la vitamina C, lo Zinco e tanti altri integratori. Sempre personalizzando la cura a seconda delle necessità del paziente”.
“Possono esserci pazienti che ci chiamano già con la febbre, la tosse, dispnea, dolori diffusi e in questo caso iniziamo una terapia precoce, una terapia d’attacco” e cita “azitromicina, idrossiclorochina” eventualmente rimpiazzabile con “colchicina o altri anti-infiammatori, ma la cosa importantissima è bloccare l’infiammazione prima che prenda il sopravvento“.
Il paziente quindi deve essere curato fin dalle prime fasi di acutizzazione della malattia, ma non solo, perché i medici del movimento IppocrateOrg seguono la malattia dall’inizio alla fine, come spiega la dottoressa Solfanelli.
“Cerchiamo anche di ‘tenerlo per mano’ fino alla negativizzazione del tampone. Infatti tutti i pazienti che ho in carico sono invitati a mandarmi un messaggio tutte le sere anche se stanno bene. Chiaramente hanno il mio numero di telefono e mi possono contattare in qualsiasi minuto. Quindi noi seguiamo il paziente giorno per giorno”.
“Per noi è un lavoro enorme” siega la dottoressa che però aggiunge “lo facciamo con tanta tanta soddisfazione perché i risultati clinici ci danno la speranza e ci fanno andare avanti perché sono risultati clinici veramente ottimi”.
Per saperne di più sul movimento IppocrateOrg, e per vedere l’intervista integrale al dottor Palma e alla dottoressa Solfanelli, basta seguire questo link. L’articolo di ByoBlu con il video con l’intervista contiene anche in descrizione il link per il sito IppocrateOrg.
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