Ci siamo da poco lasciati alle spalle il 2020, che non potrà che essere ricordato come l’anno in cui arrivò la pandemia e con essa, almeno per una buona parte dei Paesi del mondo, le pesanti limitazioni delle libertà individuali che tra le altre cose hanno provocato la più grande crisi economica dal dopoguerra.

L’Italia risulta essere uno dei Paesi più colpiti al mondo, sia sotto l’aspetto sanitario che sotto l’aspetto economico, nonché uno dei Paesi che hanno adottato le misure restrittive più severe nel dichiarato intento di contenere il contagio. Ad oggi secondo i dati ufficiali l’Italia è infatti tra i Paesi con il più alto numero di decessi Covid per milione di abitanti (1.465) e con le più pesanti ripercussioni economiche.

Tra le numerose domande che abbiamo il dovere di porci, ve ne sono alcune per le quali le risposte sono a portata di tutti e sono nei numeri. Quando in Italia abbiamo ricevuto le prime notizie provenienti dalla Cina, una parte dell’opinione pubblica si è divisa tra chi temeva si trattasse di un virus altamente letale e chi lo paragonava alla comune influenza stagionale.

Se nelle prime fasi della pandemia era molto difficile sbilanciarsi in un senso o nell’altro essendo ancora molto limitate le informazioni sul SARS-CoV-2, adesso abbiamo accesso ad una tale mole di dati che molti dubbi possono essere finalmente fugati.

E sebbene alcuni quesiti restino tuttora senza risposta, ora abbiamo numeri ufficiali che rispondono almeno ad un paio di domande fondamentali:

  • Che differenza c’è tra il Covid-19 e la comune influenza stagionale?
  • Le misure restrittive imposte in Italia e nel mondo servono davvero a qualcosa?

In questo video realizzato da Matteo Gracis, giornalista indipendente e direttore editoriale di Dolcevita Magazine, con il prezioso contributo di Mirco Vandelli, programmatore con competenze in statistica, matematica e informatica, sono stati analizzati i dati ufficiali opportunamente verificati e fedelmente riportati, e realizzati alcuni grafici che ne permettono una facile lettura in grado di fornire un quadro complessivo molto dettagliato.

Il video che pubblichiamo di seguito si limita ad analizzare i numeri forniti da fonti ufficiali, partendo proprio dai dati ISTAT sulla mortalità nel 2020. Nella descrizione del video sono presenti tutti i link alle varie fonti, in modo che chiunque possa andare a verificarle personalmente.

Cosa dice il video? Per chi non ha tempo

Il video presenta quell’analisi dei dati basata esclusivamente su fonti ufficiali e fatti oggettivi che i media non hanno mai offerto all’attenzione del pubblico, ed è per questo che vale davvero la pena investire quei 30 minuti per seguirlo con attenzione.

Ma cosa dice il video? È chiaro che non è possibile riassumere in poche parole l’approfondita analisi dei dati che il video ci offre, tuttavia credo sia interessante sottolineare alcuni dei punti chiave che vengono trattati.

Da ormai un anno a questa parte ci vengono imposte severe limitazioni alle nostre libertà individuali, il tutto nel dichiarato intento di proteggere la salute pubblica. Una parte dei cittadini accetta queste restrizioni ritenendo che siano necessarie, mentre altri le criticano anche aspramente e alcuni, invero pochi in Italia, mettono in atto delle proteste.

Ma chi ha ragione? Porsi delle domande è doveroso, tanto più che quella in cui ci troviamo è una situazione senza precedenti. Ma tra tante e tante domande che dovrebbero affollare le nostre menti, basterebbe forse rispondere almeno a due in particolare, per capire se quella dei lockdown e delle limitazioni è davvero la strada giusta.

La prima domanda è: il Covid-19 rappresenta davvero un così grande pericolo per la salute pubblica? Lockdown e misure restrittive vengono presentate come necessarie in virtù del fatto che si tratterebbe di un virus molto più letale, molto più pericoloso degli altri. Se invece si trattasse di poco più di un’influenza stagionale naturalmente non ci sarebbe bisogno di alcun Dpcm, così come non ce n’è stato bisogno fino alla fine del 2019.

La seconda domanda è: le misure restrittive imposte in Italia e in molti altri Paesi del mondo funzionano davvero? Vari esperti del Comitato Tecnico Scientifico, e vari esponenti del governo di tanto in tanto ripetono: “questo dimostra che le misure funzionano”. Ma questo è solo quel che dicono loro, i numeri invece cosa dicono? E come abbiamo già sottolineato, quelli che vedrete nel video provengono solo da fonti ufficiali, a cominciare dall’Istat.

Il video risponde a entrambe le domande, non con opinioni, ipotesi o teorie, ma confrontando numeri e dati, attraverso un’analisi statistica alla base della quale ci sono calcoli matematici che in quanto tali danno risultati non opinabili.

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