Non è più Jeff Bezos l’uomo più ricco del mondo, almeno secondo i canoni di Bloomberg che segnala il sorpasso ad opera del miliardario di origini sudafricane, Elon Musk.
Il fondatore di Tesla infatti avrebbe ora una fortuna di oltre 188 miliardi di dollari, contro i 187 miliardi del patron di Amazon. Il sorpasso sarebbe stato merito dell’impennata del titolo Tesla a Wall Street, che ha guadagnato oltre il 7% in questi ultimi giorni, assegnando così il primo gradino del podio tra gli uomini più ricchi del mondo secondo il Bloomberg Billionaires Index, ad Elon Musk.
Al tempo stesso si compie un altro importante sorpasso, quello sul popolare social network di proprietà invece di Mark Zuckerberg. La capitalizzazione del colosso delle auto elettriche Tesla infatti raggiunge un valore di 766 miliardi di dollari, superando così Facebook.
Elon Musk diventa l’uomo più ricco del mondo
Cresce ancora e cresce rapidamente la fortuna di Elon Musk, che secondo il Bloomberg Billionaires Index è diventato l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 188,5 miliardi di dollari, contro i 187 miliardi di Jef Bezos.
L’eccentrico miliardario fondatore del colosso delle auto elettriche Tesla ha raggiunto questo incredibile traguardo grazie all’impennata delle quotazioni del titolo in Borsa. La lista degli uomini più ricchi del mondo stilata da Bloomberg viene costantemente aggiornata infatti, tenendo conto in tempo reale delle quotazioni in Borsa delle rispettive società.
Il numero uno fino a ieri, Jeff Bezos, aveva conservato il primo gradino del podio fin dall’ottobre del 2017, per cederlo ora ad Elon Musk. Il titolo Tesla ha segnato un’impennata notevole intorno al 7%, e ciò ha permesso al miliardario visionario alla guida di Tesla e Space X di raggiungere e superare i 187 miliardi di dollari di patrimonio.
L’altro dato cui abbiamo accennato in apertura riguarda invece la capitalizzazione della società Tesla, il cui valore ha superato quello di Facebook ma non solo. Con i suoi 766 miliardi di dollari Tesla vale più del popolare social network, ma anche di grandi costruttori di automobili come Toyota, Volkswagen, Hyundai, General Motors e Ford messi insieme.
In un suo tweet Elon Musk ha commentato il dato reso noto da Bloomberg. “Che strano” ha scritto sulla sua pagina social, per aggiungere poi: “torniamo al lavoro”.
L’elezione di Biden favorirà il mercato delle auto elettriche
I recenti eventi verificatisi a Washington DC, che hanno portato ad un ulteriore allontanamento di Donald Trump dalla politica e dai suoi sostenitori, anche grazie alla censura di social network quali Twitter, che ha oscurato il suo profilo temporaneamente, e Instagram e Facebook che hanno bloccato gli account del presidente degli Stati Uniti fino alla scadenza del suo mandato, non fanno che confermare il consolidamento della posizione di Joe Biden come vincitore.
Il nuovo presidente democratico ha già annunciato di voler condurre gli Usa verso una politica sempre più green, e questo getta le basi per un aumento delle auto elettriche in circolazione, e quindi per una ulteriore crescita del patrimonio di Elon Musk.
Non si può dire che i progetti del patron di Tesla non siano ambiziosi. Per quel che riguarda le sue immense ricchezze, Musk in più occasioni ha affermato di non essere particolarmente interessato ad accumulare beni materiali, quanto a perseguire obiettivi visionari.
Una metà del patrimonio “servirà a risolvere i problemi del nostro pianeta” ha spiegato Musk, “mentre l’altra metà servirà a costruire una città auto-sufficiente su Marte per assicurare la continuità della vita, di tutte le specie, nel caso in cui la Terra venga colpita da un meteorite”.
Il titolo Tesla ha guadagnato nel 2020 il 743%
Il traguardo che Musk ha appena raggiunto arriva dopo una crescita del suo patrimonio fino a 150 miliardi di dollari nel corso del 2020. Nel corso dell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle infatti, come spiega anche IlSole24Ore, la ricchezza di Elon Musk è aumentata notevolmente proprio grazie al rally di Tesla in Borsa che ha segnato un +743% “sostenuto dagli utili della società segnati in diversi trimestri dell’anno scorso e quindi dall’ingresso nell’indice americano S&P 500 poco prima di Natale”.
Eppure sempre nel 2020, anche a causa dell’emergenza Coronavirus che ha interessato, seppur in modo estremamente variegato, il mondo intero, la Tesla ha prodotto solo mezzo milione di auto elettriche, contro milioni di veicoli usciti dalle fabbriche col marchio Ford e General Motors.
Ad ogni modo, se non fosse stato per il divorzio più costoso della storia sostenuto da Jeff Bezos in occasione della separazione dalla ex moglie MacKenzie Scott cui è toccato il 25% della sua quota di Amazon, sarebbe ancora il patron del colosso dell’e-commerce ad occupare il vertice della classifica del Bloomberg Billionaires Index.
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