Negli ultimi mesi il numero di investitori che hanno scelto il trading online per investire sui mercati ha fatto registrare un aumento senza precedenti. Il boom è stato un effetto del lockdown e della generalizzata crisi economica globale che è scaturita dal blocco di molti settori economici adottato per contrastare l’espansione della pandemia da coronavirus. Secondo un’analisi che è stata condotta dal sito Investing.com, il trading online è diventato una sorta di “piano B” scelto da tanti per uscire dalla crisi da coronavirus. L’affermazione può sembrare molto forte ma, oggettivamente, è la sola cosa che si può pensare andando ad analizzare i numeri e i volumi. 

Secondo un report condotto da Bloomberg, nei soli primi 4 mesi del 2020, gli investimenti hanno registrato un aumento di ben l’81 per cento rispetto al primo quadrimestre dell’anno precedente. Si è trattato di un dato senza precedenti che ha spinto il noto sito di finanza ad affermare che il trading online (qui la guida per iniziare) è diventato una vera e propria mania globale

Come tutte le mode, anche il trading online ha attratto tantissimi nuovi investitori alle primissime armi. Molti principianti hanno deciso di compiere il grande passo in scia alle notizie di stampa sui forti movimenti registrati da molti mercati nel corso della fase più calda della crisi causata dal coronavirus. Ad esempio il crollo delle borse e il successivo rapido recupero è stato uno di quegli eventi che ha attratto molti nuovi traders. E che dire poi del tracollo della quotazione petrolio avvenuto a fine aprire? Anche quell’evento ha rappresentato una calamita per molti traders alle prime armi. Possiamo immaginare la domanda che in tanti si posero in quel momento: perchè non approfittare della forte volatilità per fare trading sul prezzo del petrolio? 

Eventi come quelle citati rappresentano un ottimo catalizzatore ma è ovvio che, dopo l’iniziale fase di euforia, sia necessario passare ad uno step successivo. Il trading online non è un gioco e per investire in borsa servono conoscenze e studio senza le quali non si va da nessuna parte. La troppa euforia non solo può portare ad incappare in broker truffa (su Borsa Inside sosteniamo sempre la necessitià di scegliere solo i migliori broker Forex e CFD), ma può anche portare a perdere molto rapidamente il proprio capitale. 

Va bene sfruttare eventi come tutti quelli innescati dal coronavirus e dal lockdown ma è necessario dotarsi delle giuste competenze per poter provare a guadagnare. Quando si parla di competenze non ci riferisce solo al lato teorico ma anche a quello pratica. Le migliori piattaforme di CFD Trading mettono a disposizione dei traders principianti il conto demo trading che puoi usare per imparare ad operare senza correre il rischio di perdere soldi veri. Ad esempio il broker eToro (qui trovi la recensione completa) fornisce ai traders principianti la demo gratuita con 100.000 euro virtuali per imparare ad operare. 

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Di seguito, inoltre, puoi trovare i link ad alcune risorse che possono esserti molto utili: 

Un trader principiante può guadagnare? Come fare trading online evitando gli errori

Perchè i traders perdono soldi? Analisi sui motivi interni e esterni

Vivere di Trading è davvero possibile? 5 consigli pratici

Trading online: è boom in tutto il mondo

Alcuni dati per meglio inquadrare il forte boom che il trading online ha registrato nel corso della pandemia da coronavirus. Nel Regno Unito, le aperture di conti di risparmio esenti da imposte presso Interactive Investor hanno evidenziato un balzo del 238 per cento per gli investitori nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni nei mesi di aprile e maggio. In Russia a giugno, l’acquisto delle azioni russe rispetto al dato di aprile è raddoppiato. E in Italia? Anche nel nostro paese durante la crisi causata dal coronavirus c’è stato un boom del trading online. 

Il termometro della situazione lo fornisce un dato in particolare. Come messo in evidenza da Giulio Pasquini, fondatore di Sapienza Finanziaria, attiva dal 2017, durante la quarantena c’è stato un aumento delle iscrizioni ai corsi gratuiti online per fare trading. Pasquini, in una intervista all’Adnkronos Labitalia, ha affermato che il boom delle nuove iscrizioni ha interessato “persone provenienti da ogni parte d’Italia, in cerca di un reddito alternativo a quello del lavoro tradizionale, messo in crisi dalla pandemia. Il manager ha poi riportato un dato che dice tutto: “Se tra gennaio e febbraio arrivavano in media 2 mila iscritti ai corsi gratuiti ogni mese, a marzo e aprile abbiamo avuto sei mila iscrizioni. Le iscrizioni ai corsi a pagamento addirittura sono decuplicate“.

Come si evince da questa affermazione, quindi, il boom del trading online è si sostenuto dal maggior tempo che molte persone hanno passato a casa a causa del lockdown, ma è soprattutto frutto del desiderio di trovare nuove fonte di guadagno in un momento di grave crisi economica. 

Tra l’altro è proprio questo secondo aspetto a spiegare il perchè il boom del trading online ha interessato sopratuttto la fascia di età fino a 40 anni. Si tratta di persone che hanno scarse prospettive pensionistiche alla luce di quelle che sono le attuali regole. Insomma è stata proprio la necessità di avere un piano B a 360 gradi a determinare il rally del trading online soprattutto tra i giovani. 

Come già detto in precedenza, però, il rischio di incappare in truffe o broker poco seri è molto alto e per questo motivo è necessario affidarsi solo a broker autorizzati come ad esempio IG (qui trovi la recensione completa). Questo broker, famosissimo, ti offre 30.000 euro virtuali per imparare a fare trading in modalità demo. 

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Tornando al peso dei giovani nel rally del trading online, Julian Emanuel, responsabile della strategia azionaria e dei derivati presso la BTIG LLC di New York, ha messo in evidenza che sono proprio i millennials e la Gen Z, “il cui orizzonte temporale fino al pensionamento è di oltre 40 anni” a cercare di avere un piano B per il futuro. Il trading online è una delle strade per arrivare questa scappatoia. 

Un particolare interessante sulle azioni preferite dai giovani. Secondo Edmond Hui, amministratore delegato di Bright Smart Securities, piattaforma con sede a Hong Kong, dietro il rally delle azioni tech c’è anche il naturale interesse dei giovani verso i titoli tecnologici. Per i giovani, ha affermato l’analista, risulta naturale passare a nuovi settori tecnologici. 

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