Se fino ad ora avevamo assistito ad un graduale allentamento delle misure restrittive in tutta Italia, ove più ove meno a seconda dell’andamento della curva del contagio, adesso l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte sembra intenzionato a cambiare rotta.
L’annuncio del premier di un paio di giorni fa, circa la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020, ha indicato con chiarezza qual è la strada che si sta per imboccare. Nella giornata di martedì è atteso il nuovo Dpcm con il quale si prevede una stretta delle misure di contenimento, con un giro di vite sui controlli effettuati dalle forze dell’ordine nei contesti ritenuti maggiormente a rischio contagio.
Cosa ci sarà nel nuovo Dpcm
Si parla prima di tutto dell’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, che non solo rimane in vigore, ma sarà oggetto di maggiori controlli affinché venga rispettato. Non solo, la mascherina sarà obbligatoria anche all’esterno in tutti quei luoghi in cui non è possibile rispettare la norma del distanziamento sociale di almeno un metro.
Il ministro della Salute Roberto Speranza sostiene infatti, secondo quanto riportato da Il Corriere, che la curva epidemica non consente allentamenti, come era stato invece previsto dal provvedimento fino ad oggi in vigore.
Non ci saranno quindi le riaperture che erano state programmate, nonostante il virus in Italia non sia più in grado di sviluppare una patologia grave. A dimostrarlo sono vari studi, tra i quali quello condotto dal direttore del laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, Massimo Clementi.
Si tratta di un virus che continua a circolare ma che di fatto in Italia non rappresenta più un pericolo per la salute, eppure lo stato di emergenza verrà prorogato ed è pronto il nuovo Dpcm.
Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ha chiesto di “non discostarsi dalla linea di prudenza che si basa sui tre ‘pilastri’ ormai divenuti un’abitudine per i cittadini: mascherina, un metro di spazio tra le persone, igiene frequente delle mani“.
Non tutti i cittadini si sono abituati alla mascherina, checché ne pensi il ministro Boccia o dica Il Corriere, così come in molti non hanno rinunciato e non intendono rinunciare ai contatti umani. Quanto all’igiene delle mani, non occorre certo un Dpcm che l’imponga.
Speranza, stando a quanto riporta Il Corriere, farà un appello ai giovani, rei di non rispettare il distanziamento sociale, colpevoli di accalcarsi sulle spiagge e di continuare a frequentare i quartieri della ‘movida’. “Se continueremo a rispettare le regole di base, riusciremo a non vanificare quanto fatto finora” dice il ministro della Salute “sono sacrifici minori, ma sono i più importanti”.
La mascherina va indossata dove previsto, sempre e comunque
Rimane in vigore quindi l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi e bisognerà prestare maggiore attenzione al modo in cui viene indossata. Non sarà tollerato, a quanto leggiamo ancora su Il Corriere, che venga lasciata appesa ad un orecchio, o abbassata sotto il mento, anche sotto il sole d’agosto e con il caldo soffocante dell’estate.
La mascherina dovrà essere indossata al ristorante, quando ci si alza da tavola per andare a pagare o quando ci si reca alla toilette, dovrà essere indossata mentre si entra in palestra e tenuta finché non si inizia l’attività sportiva. Bisogna tenere la mascherina dal parrucchiere e nei centri estetici, ma anche negli ambulatori pubblici o privati e nelle strutture sanitarie, così come nei musei, nei cinema, nei teatri, e sui mezzi di trasporto pubblico come il treno, la metropolitana e l’autobus.
Dovranno sempre indossare la mascherina gli addetti alle vendite nei negozi, e dovranno indossarla i camerieri che non potranno mai toglierla. Non potranno togliere la mascherina nemmeno i gestori del catering, a differenza degli ospiti, ma solo se rispettano la distanza di sicurezza di almeno un metro. Non potranno mai togliere la mascherina nemmeno i dipendenti di uffici pubblici e naturalmente il personale sanitario.
Per il distanziamento sociale niente sagre, fiere e discoteche
L’unica regione nella quale è rimasta la regola di tenere addosso la mascherina anche quando si sta all’aperto è la Lombardia, ma almeno in teoria dovrebbe decadere anche lì entro la giornata di domani.
Se però non si mantiene la distanza di sicurezza, la mascherina deve essere indossata anche all’aperto, almeno questo è quanto stabilito dalla norma attualmente in vigore.
Dovevano avere la possibilità di riaprire intanto le discoteche, e si poteva avere il via alle sagre e agli eventi fieristici a partire da domani, ma con il nuovo Dpcm tutti questi allentamenti che erano in programma slitteranno a data da destinarsi.
Nella giornata di oggi si dovrebbe avere il parere del Comitato Tecnico Scientifico, ma pare proprio che le limitazioni saranno prorogate almeno per altre due settimane. Eccezioni potranno però essere fatte in singole regioni laddove i governatori decidessero di emanare delle specifiche ordinanze in base all’andamento della curva epidemiologica.
Ci si aspetta che con il nuovo Dpcm saranno rafforzati i controlli sulle spiagge, davanti ai locali pubblici, e nei luoghi della ‘movida’. L’obiettivo è accertarsi che le persone restino a distanza le une dalle altre, in forza di quella remota possibilità che qualcuno possa essere contagiato da un virus che per la stragrande maggioranza dei casi non dà neppure i sintomi.
Sono previsti quindi accertamenti e verifiche sia negli uffici pubblici che nei locali aperti al pubblico, come bar, ristoranti, palestre e nei punti di ritrovo. I trasgressori rischiano multe salate, mentre gli esercenti rischiano anche la chiusura temporanea del locale o addirittura il ritiro della licenza.
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