Oramai siamo nel pieno del secondo semestre 2020 e le notizie sull’andamento della pandemia di coronavirus non sono per nulla rassicuranti ma anzi contribuiscono a rendere ancora più incerte le prospettive sulla ripresa dell’economia. Gli analisti di Vontobel hanno elaborato tre diverse ipotesi per la parte restante del 2020. Ognuno dei tre diversi scenari trae spunto da due diversi fattori: la portata della seconda ondata e l’entità della reazione dei governi.
Analizzare il report di Vontobel sugli scenari post-coronavirus, è indispensabile per definire quelle che sono le proprie scelte di investimento. Quindi la lettura di questo report è consigliata sia a chi cerca informazioni generali che ai traders che operano sui mercati internazionali.
I tre scenari post-coronaviruis teorizzati da Vontobel per il 2020 sono: riabilitazione, terapia intensiva e ripresa. E’ singolarem il fatto che gli analisti abbiano deciso di attribuire proprio questi nomi “medici” ai tre scenari ipotizzati. Terapia intensiva è lo scenario peggiore, ripresa quello migliore e riabilitazione è l’ipotesi intermedia. Attenzione perchè le probabilità che si verifichino queste ipotesi non sono 30-30 e 30 ma bensì 50 per la riabilitazione, 25 e 25 per gli scenari più estremi. In poche parole Vontobel ritiene più probabile uno scenario gestibile nel secondo semestre 2020 mentre l’ipotesi più pessimista e quella più ottimista sono meno probabili.
Scenari post-coronavirus: nuova ondata ma senza lockdown totali
Lo scenario definito della riabilitazione da Vontobel è quello che ritiene possibile una seconda ondata di Covid-19 in autunno ma senza restinzioni su vasta scala da parte delle autorità. Economicamente la riabilitazione prevede una forte recessione al termine della quale ci dovrebbe essere una ripartenza (ipotesi a U o a V). L’ipotesi riabilitazione, la più probabile, prevede in Europa l’implemantazione del noto Recovery Fund, la ripresa dei negoziati con la Gran Bretagna sulla Brexit e una ripresa sostenuta. Nello scenario della riabilitazione, la Cina dovrebbe risucire a stabilizzare la crescita nonostante i bassi livelli di Pil.
Scenari post-coronavirus: ipotesi peggiore
L’ipotesi peggiore è quella della terapia intensiva (la denominazione dice tutto). Secondo Vontobel si sarà in presenza di questo scenario se la seconda ondata di coronavirus dovesse essere talmente forte da costringere i governi a varare estesi lockdown. In pratica questo secondo scenario sarebbe una sorta di riedizione di quanto avvenuto in primavera. Negli Stati Uniti lo scenario più negativo prevede gravi ripercussioni nella guerra commerciale con la Cina.
Nell’area Euro, invece, i problemi maggiori potrebbero esserci a causa della mancata introduzione del Recovery Fund. Spostandoci all’Asia, la Cina potrebbe fare i conti sia con la guerra commerciale contro gli Usa che con l’incremento delle tensioni con paesi come l’India. Uno scenario simile sarebbe quasi catastrofico e costringerebbe le banche centrali ad introdurre una sorta di nuovo whatever it takes.
Scenari post-coronavirus: ipotesi migliore
Agli antipodi dello scenario peggiore, quello della terapia intensiva, si colloca l’ipotesi migliore ossia quella della ripresa. Questo scenario prevede un allentamento delle misure di lockdown, una seconda ondata di contagi che è comunque gestibile e una ripresa di quelli che vengono definiti come animal spirit. Con questo scenario nell’area Euro si può ipotizzare un lancio immediato e forte del Recovery Fund affincato da una tregua nelle relazioni con Gran Bretagna e Usa. La ripresa porterebbe ad un progressivo abbandono del whatever it takes già a partire dal quarto trimestre. Logicamente non essendoci più le cause delle crisi, anche l’atteggiamento di banche centrali e stati cambierebbe.
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