Sono oltre 53 mila i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore negli Stati Uniti d’America. Per la precisione i nuovi casi positivi rilevati sono 53.069, coi quali il totale dei casi registrati dall’inizio della pandemia negli States raggiunge quota 2.735.339.
I dati sono quelli diffusi dalla John Hopkins University, quelli ufficiali insomma, quelli diffusi da tutti i media italiani. Sui vari giornali online leggiamo una serie di dati indubbiamente interessanti, ad esempio scopriamo che quello di ieri è il nuovo record come numero di nuovi casi, ed è il secondo in due giorni consecutivi, nonché il sesto negli ultimi nove giorni.
Ciò indica che il numero dei casi di contgio sta crescendo ancora, insomma negli USA sono nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria. Abbiamo anche appreso, attraverso i media italiani, che almeno sette Stati degli USA hanno fatto segnare il loro primato in un singolo giorno: Alaska, Arkansas, Florida, Georgia, Montana, South Carolina e Tennessee.
Numeri impressionanti, ma che riguardano il totale dei casi. Ora, per quanto sia indubbiamente interessante sapere quante persone negli Usa stanno contraendo il coronavirus, sarebbe utile capire anche quanti sono i decessi. Perché in fin dei conti è tutto lì il problema. Se il coronavirus è un’emergenza è perché uccide, altrimenti a cosa dovrebbero servire le rigide misure restrittive anti-contagio?
Quindi quanti sono i morti di/con il coronavirus registrati negli Usa nelle ultime 24 ore? In Italia il peggio è passato, ma non possiamo escludere una seconda ondata. Quello che sappiamo con certezza però sono i numeri diffusi nei giorni in cui ci trovavamo nel pieno dell’emergenza.
Prendiamo ad esempio i dati diffusi il 9 aprile 2020 alle ore 18. La situazione in Italia quel giorno era di 143.626 casi di coronavirus totali dall’inizio della pandemia, con 96.877 persone attualmente positive, 18.279 deceduti e 28.470 guariti. I nuovi casi di coronavirus registrati nelle 24 ore precedenti erano in tutto 4.204, mentre il totale dei deceduti nelle stesse 24 ore era di 610 persone.
Un dato che magari non significa nulla, però oggi negli USA, a fronte di 2 milioni e 735 mila casi registrati dall’inizio della pandemia, e oltre 53 mila nuovi casi registrati in un solo giorno, nelle ultime 24 ore sono decedute per/con il coronavirus, 649 persone.
Magari non vuol dire nulla, ma ci hanno letteralmente bombardati coi numeri sin da quando la pandemia è approdata in Italia, perché, e ritengo giustamente, è coi numeri che si rappresenta la realtà oggettiva.
Ebbene quello che vediamo ora, stando ai numeri che ci vengono comunicati, è che in tutti gli Stati Uniti, oggi, nel pieno della pandemia, a fronte di 53 mila nuovi casi positivi e un totale di quasi 3 milioni di casi registrati, il numero delle vittime è pressoché identico a quello registrato in Italia 3 mesi fa, quando eravamo noi nel pieno della pandemia, ma avevamo solo 143 mila casi registrati in tutto, e poco più di 4 mila nuovi casi in 24 ore.
Stando ai dati pubblicati dalla John Hopkins University, sappiamo che ad oggi nel mondo sono morti con/per il coronavirus in tutto 522.385 persone. Un numero molto alto, e tristemente destinato a crescere.
Grazie al sito worldometers abbiamo anche modo di conoscere altri numeri. Ad esempio da inizio anno, quindi più o meno dall’inizio della pandemia (anche se pare il virus stesse già circolando in autunno 2019), sono state registrate in tutto circa 246 mila vittime della banale influenza stagionale, più o meno la metà di quelle annoverate al Covid-19.
Un numero ancora più alto di morti le ha causate la malaria, che ne ha mietute quasi 500 mila ad oggi, ed è sicuramente molto triste riflettere sul fatto che questo mezzo milione di decessi avviene ogni anno da decenni. Il Covid-19 però ha causato più vittime, sia dell’influenza che della malaria, ma il numero dei suicidi compiuti da inizio anno è purtroppo ancora più alto. Nel momento in cui scriviamo, stando ai numeri che leggiamo su worldometers.info sono oltre 540 mila.
E forse i governi mondiali non possono fare niente, come non può fare niente l’Oms, ed è quindi un numero con il quale dobbiamo imparare a convivere.
Ci sono però altri killer più letali del coronavirus. Come l’alcol, perfettamente legale nella maggior parte degli Stati del mondo, ha ucciso praticamente indisturbato qualcosa come 1 milione e 265 mila persone dall’inizio dell’anno. E c’è anche il fumo, che di vittime nel 2020 ne ha già mietute oltre 2 milioni e mezzo.
I numeri che riguardano la salute sono tristemente utili a capire il mondo in cui viviamo, e a dare la giusta misura alle cose, che appaiono per ciò che sono se reinserite nel contesto cui appartengono.
Quest’anno sono anche morte più di 156 mila madri dando alla luce i propri figli, e sono morte oltre 850 mila persone di HIV/AIDS. 4 milioni e 156 mila persone sono morte invece di cancro, ed altre 683 mila persone sono morte di incidenti stradali.
Dal 1° gennaio 2020, stando ai dati che troviamo su worldometers, sono morte in tutto oltre 29 milioni e 760 mila persone, mentre ne sono nate 70 milioni e 900 mila circa, per una crescita della popolazione mondiale di oltre 41 milioni di abitanti da inizio anno ad oggi.
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