È pronto il nuovo Dpcm con cui l’esecutivo definisce quali saranno le nuove attività consentite a partire dal 15 giugno e fino al 14 luglio. Avranno il via libera i centri sportivi e i cinema, mentre per le sale giochi le riaperture avranno date diverse a seconda della situazione del contagio nei singoli territori. Le crociere ancora non potranno riprendere, così come non potranno riaprire le discoteche. Per gli sport di contatto si dovrà attendere il 25 giugno.

Riaprono aree giochi e centri estivi

Arriva il via libera da parte del Governo per l’utilizzo delle aree giochi nei parchi e nelle ville comunali, che torneranno a disposizione dei più piccoli. Si potranno di nuovo vedere i bambini giocare su scivoli ed altalene, cosa fino ad ora proibita dal presidente del Consiglio.

Il nuovo Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei Ministri) stabilisce: “è consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville, giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia”.

È inoltre consentito “l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con l’obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia”.

Calcetto, beach volley e altri sport da contatto dal 25 giugno

Ancora si dovrà aspettare per poter tornare a praticare i cosiddetti sport da contatto, come calcetto, beach volley, boxe, pallacanestro e via dicendo, che riapriranno a partire dal 25 giugno.

Nel testo del Dpcm si legge infatti che “a decorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili”.

Invece gli “eventi e le competizioni sportive a porte chiuse” come ad esempio la Coppa Italia di calcio, potranno riprendere, ma senza pubblico appunto.

Riaprono cinema e teatri, all’aperto fino a 1.000 spettatori, in sala 200

Anche cinema, teatri e sale da concerto riaprono a partire dal 15 giugno, però sono state pensate alcune misure che dovrebbero in qualche modo ridurre il rischio contagio tra i presenti. Si è pensato infatti di predisporre sia all’aperto che al chiuso, posti a sedere preassegnati e distanziati, e in ogni caso dovrà essere rispettata la distanza di sicurezza interpersonale per l’intero svolgimento dello spettacolo.

Ci saranno poi dei limiti massimi di partecipazione, fissato per spettacoli che si svolgono all’aperto a 1.000 spettatori, mentre per quelli che si tengono in spazi chiusi il limite scende a 200 persone. Naturalmente il secondo numero si intende per singola sala nel caso ad esempio dei cinema con più sale.

Intanto nel nuovo Dpcm si precisa che “restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni” di sicurezza.

Restano chiuse le discoteche, e niente eventi fieristici

Nel nuovo Dpcm leggiamo poi che “restano sospese fino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi”.

Arriva quindi una risposta chiara a quanti ipotizzavano che già a partire da lunedì avrebbero potuto riaprire i locali in cui si balla. Niente da fare, neppure accettando l’adozione di misure restrittive quali la maggiore distanza dai tavoli, e nella pista da ballo. D’altra parte chiedere che si balli a distanza è obiettivamente una richiesta coraggiosa, per usare un eufemismo.

Stop ai viaggi fuori dall’Ue fino al 30 giugno

Si potrà ricominciare a viaggiare fuori dall’Unione Europea ma solo dal mese di luglio. Nel testo del decreto si legge infatti che “fino al 30 giugno 2020 restano vietati gli spostamenti da e per Stati e territori diversi” da quelli dell’Unione Europea e dei Balcani “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione residenza”.

Con il nuovo Dpcm è stato inoltre esteso “a 120 ore (cinque giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso sul territorio nazionale per comprovate ragioni di lavoro” e per coloro che vanno “all’estero per comprovate ragioni lavorative”.

Nei musei ingressi contingentati

I musei sono aperti al pubblico, ma nel Dpcm si specifica che “il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno) garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Per i centri termali previste riaperture diversificate in base alla risposta del territorio

Non esiste una data unica per la riapertura di strutture quali centri benessere, centri termali, centri culturali e centri sociali, che possono riaprire, secondo quanto riportato nel testo del Dpcm, a condizione che “le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi”.

Gli stessi paletti dovranno essere rispettati anche per quel che riguarda la riapertura di sale giochi, sale scommesse e sale bingo.

Restano sospese le crociere

Ancora non sarà possibile in Italia andare in crociera, che resta tra le attività vietate dal nuovo Dpcm. I servizi di crociera restano sospesi infatti fino al 14 luglio per le navi passeggeri che battono bandiera italiana.

“È consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l’ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa” si specifica ancora nel testo del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

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