Le donne italiane sono economicamente indipendenti? La risposta, stando ad una ricerca che è stata efffettuata dal noto broker eToro e dalla BVA Doxa, è purtroppo negativa.

Dallo studio, infatti, è emerso che solo 4 donne su 10 ritengono di essere economicamente indipendenti nonostante ben 9 su 10 attribuisca alla questione dell’indipendenza economica un voto da 8 a 10. In poche parole la stragrande maggioranza delle donne italiane attribuisce all’indipendenza economica un grande valore, ma solo una minoranza conduce una vita economicamente indipendente. Tra l’altro l’emergenza coronavirus sembra aver ulteriormente amplicato questa forbice tra indipendenza desiderata e indipendenza reale.

Se lato finanziario il livello di indipendenza delle donne italiane è ancora basso, per quello che riguarda la gestione economica dalla casa, è il gentil sesso a dettar legge. Ben il 66 per cento delle donne amministra il capitale famigliare con il 5 per cento degli uomini.

Dalla ricerca è anche emerso che il valore della soglia dell’indipendenza economica è pari a 1.778 euro mensili. Gli altri risultati dell’indagine sono facilmente intuibili: la soglia per essere indipendenti è più alta tra le single con figli ed è più bassa al Sud Italia dove la vita costa di meno.

La bassa indipendenza economica che le donne italiane hanno raggiunto stride con il peso di signore e signorine sul mercato del lavoro. Oggi le donne italiane sono il 42,1 per cento degli occupati complessivi del paese. Meno bene va al tasso di attività femminile è di appena il 56,2 per cento mentre quello degli uomini va oltre il 75 per cento.

Morale del discorso: dopo la Grecia, l’Italia è il paese europeo con meno dobbe occupate. C’è quindi un evidente gender gap che, a causa dell’emergenza coronavirus, potrebbe addirittura aggravarsi.

E lasciamo perdere la posizione delle donne ai verticio della scala lavorativa visto che, secondo uno studio Openpolis, alle donne spetta appena il 20 per cento degli incarichi più alti.

Insomma in Italia c’è un problema di gender gap che è evidentissimo e che ha effetti anche sulla propensione del gentil sesso ad investire (anche se su questo secondo punto va annotato che, negli ultimi anni, qualcosa è cambiato grazie anche allo sviluppo del CFD Trading che rappresenta una valida alternativa per le donne che vogliono investire partendo da un conto demo, come quello di eToro, sicuro e senza rischi. 

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Che liberà hanno le donne di investire il loro denaro?

Che la strada che porta le donne ad una piena uguaglianza con gli uomini sia lunga e non prima di ostacoli è sotto gli occhi di tutti. Il famoso broker di social trading eToro (qui la recensione) si è posto una domanda ben precisa: quante donne hanno la possibilità (e la libertà) di investire parte del proprio budget come meglio credono?

Secondo i risultati della ricerca che è stata condotta da BVA-Doxa solo il 78% per cento del campione intervistato si definisce economicamente indipendenti. Questa percentuale potrebbe sembrare alta ma non lo è se si scende nel dettaglio. Infatti lo studio ha rivelato che solo il 40% di chi afferma di essere economicamente indipendente lo è completamente mentre il 38% di chi afferma di essere indipendente lo è ma con molte rinunce.

Tra le donne completamente indipendenti ci sono: le occupate full time (59%) e le single con figli a carico (54%). Significativo il fatto che solo il 33% delle donne che risiedono al sud si definisca completamente indipendente. 

Altra domanda che è stata sollevata è quanto denaro occorra mensilmente affinchè le donna possano definirsi del tutto indipendenti. Ebbene, come abbiamo già detto in precedenza la media è di 1.778 euro. Questa soglia però sale per le donne single con figli a carico (2.060 euro) e per le donne occupate full time (1.984 euro). Geograficamente, la soglia di indipendenza al Sud o nelle Isole è pari a 1.632 euro.

E veniamo ora alla questione più centrale ossia alla libertà che le donne hanno di investire i loro soldi o parte dei soldi della famiglia. Come messo in evidenza in precedenza ad occuparsi della gestione economica della casa sono le donne (66% contro il 5% degli uomini). Tuttavia però la libertà di gestione delle donne si ferma all’uscio di casa poichè, e questo è il dato su cui riflettere, ben il 65% delle donne italiane ha dichiarato di non aver mai fatto investimenti. 

Dove investono le donne?

Dalla ricerca condotta da eToro è emerso che solo il 35% delle donne ha investito. Fermo restando che le donne investitrici in Italia sono una minoranza, su quali asset si sono rivolte? Stando al sondaggio 2 donne su 10 tra quelle che hanno investito lo hanno fatto puntando su azioni e immobili, 1 donna su 10 ha invece preferito gioielli e opere d’arte. 

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A livello geografico non c’è proprio partita: la stragrande maggioranza delle donne che investono ha residenza nel Nord Est e un’età compresa tra i 45 e i 55 anni.

Ma a chi si rivolgono le donne italiane che voglioni investire? Il consulente della banca è un punto fisso con il 63 per cento mentre per il 33 per cento delle donne sono i consigli degli amici un valido punto di riferimento. 

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Tre gli ostacoli che imdiscono alle donne di investire: assenza di soldi (questione connessa con la prima parte della ricerca), scarse conoscenze finanziarie e peso delle tasse. 

In merito alla seconda questione (sulla prima e anche sulla terza c’è, oggettivamente, ben poco da fare), una soluzione ci sarebbe e si chiama trading attraverso i Contratti per Differenza. I migliori broker Forex e CFD, infatti, mettono a disposizione tanti strumenti di formazione ma anche il pratico conto demo per imparare ad investire senza correre il rischio di perdere soldi veri.

Grazie alla demo le donne che vogliono investire attraverso i CFD avranno tutto il tempo di cui hanno bisogno per imparare ad operare prima di iniziare ad usare un conto reale. Proprio eToro, broker autore della ricerca, offre una demo gratuita da 100.000 euro virtuali che può rilevarsi molto utile per le donne. 

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La ricerca sull’indipendenza economica delle donne si chiude con una speranza: la stragrande maggioranza delle donne intervistate sarebbe disposta a cercare opportunità negli investimenti purchè le piattaforme online di investimento inizino a curare tutto il discorso relativo all’educazione finanziaria. 

Noi di Borsainside vogliamo dare un piccolo contributo alle donne che vogliono iniziare ad investire attraverso il CFD Trading e consigliamo la lettura della guida su Come diventare trader

Ovviamente la già citata questione dell’indipendenza economica ha sempre il suo peso e infatti, tra le donne disponibili ad investire, la stragrade maggioranza ha alle spalle una certa solidità economica. 

Quindi è evidente che c’è un rapporto diretto tra indipendenza economica e disponibilità ad investire. 

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