Per il trading online il periodo compreso tra gennaio e aprile 202è stato molto produttivo complice anche la situazione di profonda incertezza causata dal coronavirus. Mentre le borse salivano sull’ottovolante e le quotazioni petrolifere crollavano ai minimi storici con il WTI sotto lo zero, le transazioni sui migliori broker Forex e CFD registravano un’impennata senza precedenti.

A rendere note le dimensioni del boom del trading online nei primi mesi del 2020 è stato un report del celebre broker di social trading eToro (per maggiori informazioni leggi qui la recensione). L’analisi condotta dal broker guidato da Assia ha confermato quello che in più di una occasione abbiamo evidenziato su Borsainside nelle fasi più difficili della crisi finanziaria causata dall’emergenza Covid-19.

Il coronavirus e la parallela guerra dei prezzi del petrolio non dovevano spingere a ritirare gli investimenti in modo disordinato ma anzi ad approfittare della situazione per investire attraverso i Contratti per Differenza. E’ proprio questo ciò che hanno fatto i tanti nuovi clienti eToro ma anche chi era già cliente del broker e ha colto le potenzialità della situazione sfruttando la volatilità per fare trading.

Del resto un broker affidabile e sicuro come eToro che fornisce la demo gratuita (ben 100.000 euro virtuali) per imparare a fare trading senza correre il rischio di perdere soldi veri era già ben posizionato per consolidare la sua posizione sul mercato del Forex e CFD Trading intercettando il boom del settore.

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Due i numeri del successo di eToro: l’aumento globale su base annua del 401% dei nuovi iscritti alla piattaforma e il balzo del 247%, sempre anno su anno, che è stato registrato dalle transazioni in Italia nel periodo compreso tra gennaio e aprile. A livello europeo il mercato italiano è quello che è cresciuto di più visto che le transazioni nell’Europa nel periodo compreso tra gennaio e aprile sono aumentate “solo” del 214%.

E’ alla luce di questi dati che si può già affermare che il 2020 sia destinato a passare alla storia come l’anno del boom del trading online. Boom, come detto, sia per quello che riguarda il volume che per quanto concerne le registrazioni alla piattaforma. Boom, aggiungiamo noi, agevolato dalla possibilità di fare trading online in modalità demo.

Proprio la decisione di eToro di eliminare le commissioni sul mercato azionario è stata citata dal broker come uno dei motivi alla base del boom delle transazioni in Europa. Scorporando il dato a livello di singolo paese, emerge il successo nel successo registrato dal broker nei paesi periferici dall’area Euro. Al già citato incremento delle posizioni aperte del 247% in Italia si affianca il +217% della Spagna mentre paesi come la Germania sono più staccati avendo registrato nel periodo compreso tra gennaio e aprile 2020 un aumento delle posizioni aperte su eToro del 189%.

Per ora lo stop delle commissioni nel trading sulle azioni vale solo per i clienti europei ma proprio quanto avvenuto negli ultimi mesi potrebbe spingere il management di eToro ad allargare l’iniziativa, oggettivamente molto vantaggiosa, anche ai clienti asiatici.

Trading online: commento di Assia al boom di eToro

Il fondatore di eToro Yoni Assia ha affermato che i mercati finanziari sono stati messi in stato di agitazione della pandemia e questo ha determinato livelli molto alti di volatilità.

Se a ciò si unisce l’effetto provocato dalle decisioni di stimolo monetario delle banche centrali (Fed e Bce in testa) si capisce il perchè gli investimenti siano diventati un tema caldissimo nei primi mesi dell’anno.

Da gennaio ad aprile il traffico sul sito di eToro è aumentato del 124% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Questo, ha evidenziato Assia, conferma che le persone “siano sempre alla ricerca di un modo semplice e trasparente per accedere alle informazioni, nonché opportunità per accedere ai mercati finanziari“.

Asset più tradati e nuovi investitori

Ma quali sono stati gli asset più tradati in assoluto? A livello globale, affermano da eToro, gli asset più tradati in assoluto nel periodo compreso tra gennaio e aprile sono stati il petrolio (e di questo non c’è da stupirsi) seguito da due indici azionari: il Nasdaq100 e DAX30. Al quarto posto si è invece posizionato l’oro e neppure la posizione del gold deve stupire visto e considerato che molti traders, dinanzi al crollo dei mercati, si sono rifugiati sull’oro.

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Interessante è anche il dato relativo ai nuovi investitori. Facendo un confronto tra gennaio – aprile 2020 e lo stesso periodo di un anno fa, i nuovi traders iscritti ad eToro sono aumentati del 401%. Da record l’incremento dei nuovi traders nell’est Europa che, rispetto ai primi 4 mesi del 2019, sono saliti del 984%. E per quello che riguarda i nuovi traders italiani iscritti ad eToro? In questo caso l’aumento è stato del 442%.

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