Non è passata in sordina l’assegnazione da parte della Regione Lombardia della sperimentazione dei test sierologici sulle persone a Diasorin. La scelta operata dall’ente Regione infatti violerebbe, secondo l’accusa di TechnoGenetics, le norme sulla concorrenza.

La società ha quindi dato mandato ai suoi rappresentanti di presentare ricorso contro Diasorin presso l’Autorità Garante della concorrenza e alla Consob, e ha inviato una lettera sia alla Regione Lombardia che al San Matteo di Pavia. In seguito procederà presentando ricorso al Tar della Lombardia.

Ma cosa è successo esattamente? La Regione aveva deciso di fare marcia indietro circa la sperimentazione dei test nel territorio regionale, test per i quali era stata scelta appunto Diasorin attraverso l’assegnazione della gara preliminare del 6 aprile. TechnoGenetics però ritiene che l’assegnazione, dopo appena un giorno, sia stata operata senza prendere in considerazione le offerte di altre aziende che avrebbero potuto proporre anche prezzi più vantaggiosi.

Da parte della Regione Lombardia quindi, almeno secondo l’accusa, si è deciso di avvantaggiare Diasorin, azienda cui è stato assegnato in modo esclusivo la sperimentazione dei test attraverso prelievo del sangue, a partire dal 21 aprile.

L’accordo raggiunto in data 26 marzo tra il San Matteo di Pavia, la Regione Lombardia e Diasorin, secondo i legali rappresentanti di TechnoGenetics sarebbe illegittimo. Il prodotto, sottolineano, non esiste ancora ma la scelta operata dalla Regione blocca di fatto le sperimentazioni alternative, quando invece le ricerche del San Matteo dovrebbero essere aperte anche alle altre aziende.

Una decisione che tra l’altro ha ricevuto la disapprovazione anche da parte di alcune forze politiche di opposizione, in quanto giunta in ritardo rispetto ad altre Regioni o città d’Italia, che da giorni si sono affidate all’uso di kit rapidi per il Coronavirus.

Gli effetti della vicenda si sono visti anche sui mercati. Infatti grazie allo sviluppo del test sierologico per la positività al coronavirus in grado di dare il risultato in 60 minuti il titolo di Diasorin è cresciuto fino al record di 158,50, con un’impennata del valore delle azioni del 30% circa. La notizia di oggi però ha prodotto effetti tutt’altro che positivi, con un calo del titolo dell’8% e le azioni che tornano intorno a quota 137.

Roma: test sierologico Covid-19 superpreciso in 8 minuti

A Roma intanto in queste settimane il Dipartimento di Malattie Infettive del Policlinico Universitario Tor Vergata, i laboratori di Biochimica Clinica diretti da Sergio Bernardini, il Presidio Sanitario Casalino di proprietà di Medica Group e l’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, hanno sperimentato il nuovo test per il coronavirus, e si chiama Covid19 Afs-1000.

Il test sierologico sarebbe in grado di dare un risultato estremamente preciso in soli 8 minuti. Il suo funzionamento si basa su un sistema immuno-cromatografico fluorescente per la ricerca specifica nel sangue di IgM e IgG con una precisione vicina al 100%.

Il test Covid19 Afs-1000 è anche in grado di rilevare da quanto tempo è avvenuto il contagio del paziente, di dire se lo stesso aveva già subito il contagio in passato e se è immunizzato.

“Il test ha un tasso di errore praticamente pari a zero. Lo abbiamo testato in zone a rischio come Nerola con ottimi risultati. Serve ora un protocollo dal ministero per uniformare i test” fanno sapere i ricercatori.

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