Non era il coronavirus cinese ad aver contagiato i due passeggeri della nave da crociera sbarcata a Civitavecchia. Un allarme che aveva tenuto bloccate 6 mila persone a bordo, che sono state prontamente sbarcate non appena scongiurato il rischio.
Solo poche ore dopo però è arrivata la conferma di contagio per una coppia di turisti cinesi, risultati positivi al ceppo del coronavirus che ad oggi ha mietuto in Cina oltre 200 vittime e pesanti impatti economici.
Confermati due contagi da Coronavirus in Italia
Sono i primi due casi accertati in Italia, una coppia di turisti cinesi, moglie e marito di 66 e 67 anni che prima di rivolgersi all’assistenza sanitaria nazionale avendo accusato i sintomi della malattia, aveva compiuto diverse tappe. La coppia era atterrata a Milano, aveva poi raggiunto e visitato Parma e altre città d’arte. Ora si trova ricoverata presso l’istituto Spallanzani di Roma, che entro le ore 14 emetterà il primo bollettino medico.
Intanto gli altri 18 turisti cinesi che si trovavano a bordo del pullman insieme alla coppia di anziani risultati positivi al contagio da coronavirus sono stati messi sotto osservazione. Il pullman che proveniva da Sorrento è stato fermato all’altezza di Cassino, dove la coppia è stata affidata alle cure dei sanitari.
L’allarme è invece rientrato per quel che riguarda la nave Costa Smeralda ferma a Civitavecchia, dove si è finalmente potuto procedere con lo sbarco dei 6 mila passeggeri che erano stati trattenuti a bordo per ragioni di sicurezza. La cabina nella quale alloggiava la coppia di passeggeri cinesi che si sospettava fosse stata contagiata dal virus è stata sigillata per ragioni precauzionali.
Un terzo caso sospetto in Italia riguarda invece uno studente minorenne in provincia di Treviso, rientrato in questi giorni da un viaggio con la madre in Cina. Il giovane presenta sintomi influenzali e febbre, ed è stato dimesso con l’obbligo di restare chiuso in casa e di evitare per quanto possibile anche il contatto coi familiari.
Per avere conferma dell’eventuale contagio da coronavirus si attende l’esito del tampone che è stato eseguito sul ragazzo ed inviato per le analisi all’istituto Spallanzani.
In Italia stato di emergenza, chiuso il traffico aereo
Nella mattinata di oggi si è riunito il Consiglio dei ministri e ha dichiarato lo stato di emergenza per il rischio sanitario conneso all’epidemia da coronavirus. Il premier Giuseppe Conte ha dato conferma infatti del contagio da coronavirus che ha riguardato i due turisti cinesi atterrati il 23 gennaio a Milano, che sono ora ricoverati presso l’istituto Spallanzani di Roma.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria internazionale, e in Italia l’Ente nazionale per l’aviazione civile ha provveduto alla chiusura del traffico aereo da e per la Cina fino a nuove comunicazioni. Nella mattinata è atterrato all’aeroporto di Fiumicino un aereo passeggeri da Shanghai, uno degli ultimi voli autorizzati provenienti dalla Cina.
Sono otto gli altri voli autorizzati a rientrare in Italia dalla Cina. Cinque di questi arriveranno in giornata all’aeroporto di Roma Fiumicino, provenienti da: Haikou, Hangzhou, Hong Kong, Guangzhou e Taipei. Gli alti tre atterreranno invece a Milano Malpensa, provenienti da Pechino, Shaghai e Hong Kong.
Uno stato di emergenza sanitaria dichiarato troppo tardi secondo l’ex ministro dell’Interno, con un blocco del traffico aereo altrettanto tardivo per il leader della Lega.
Matteo Salvini ha infatti sollevato pesanti critiche nei confronti dell’operato dell’attuale esecutivo. “La Lega da giorni chiedeva quarantena, controlli, blocchi e informazioni, ma per politici e giornalisti di sinistra eravamo soltanto speculatori e sciacalli. Preghiamo Dio che non ci siano disastri, ma chi ha sbagliato deve pagare” ha scritto il leader del Carroccio su Twitter.
Il numero delle vittime del coronavirus sale a 213
Sale intanto a 213 il numero delle vittime del coronavirus nel mondo, ma i decessi per ora sono stati registrati tutti nei confini della Cina. Il numero dei contagi raggiunge invece i 9.692, avvicinandosi sempre più a quota 10 mila nell’arco di una manciata di giorni soltanto.
I numeri riferiti dalla Commissione nazionale della sanità cinese sono però ancora più preoccupanti. Si parla di 1.527 pazienti che si trovano attualmente in condizioni critiche, mentre sale a 15 mila il numero di persone sospettate di aver contratto anch’esse il virus.
Le contromisure attuate nel frattempo dai Paesi asiatici comprendono la chiusura totale dei collegamenti con la Cina, soluzione adottata sia dalla Corea del Nord che dal Pakistan. La Russia intanto ha sigillato il confine, mentre gli Stati Uniti per ora si limitano a sconsigliare ai cittadini di intraprendere viaggi verso la Cina per qualsivoglia ragione.
In Francia e Germania sono già stati registrati alcuni casi, poi confermati, di coronavirus. Intanto i Governi dei due Paesi stanno mettendo in atto i piani necessari per procedere con il rimpatrio dei propri cittadini che si trovano ancora bloccati a Wuhan.
Confermati anche i primi due casi in Gran Bretagna, a darne notizia la BBC che cita fonti mediche. I due contagiati dal coronavirus nel Regno Unito appartengono, secondo quanto riportato dall’emittente britannica, alla stessa famiglia, e attualmente sono sottoposti ai trattamenti sanitari del caso. Decine di cittadini potenzialmente infetti sono stati sottoposti ai test nelle scorse settimane, ma l’esito è stato sempre negativo fino ad oggi.
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