Usa e Cina sono alla fine approdati ad un nuovo accordo che riguarda la cancellazione delle tasse su alcuni prodotti nell’ambito dei dazi imposti al Governo di Pechino. La delegazione cinese è arrivata alla Casa Bianca alle 8.30 di New York (17:30 italiane) dove ha avuto poi inizio la cerimonia alla quale ha preso parte lo stesso presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Trump, che ha annunciato un imminente viaggio in Cina ha dichiarato: “la Fase 1 è un importante passo in avanti verso scambi commerciali corretti con la Cina. Raddrizziamo gli errori del passato dopo trattative dure, oneste e rispettose”.
Nell’occasione il tycoon ha anche ringraziato il presidente cinese, Xi Jinping “che ci sta seguendo, un mio grande grande amico” e ha poi aggiunto “rappresentiamo due Paesi diversi, lui la Cina, io gli Stati Uniti, ma abbiamo sviluppato un grande rapporto. Grazie per la collaborazione”.
Con questo nuovo accordo tra Usa e Cina vengono cancellati alcuni dei dazi che erano stati imposti dal Governo di Washington sui prodotti cinesi, mentre dall’altra parte arriva l’impegno ad aumentare l’import di prodotti provenienti dagli USA per un valore complessivo di almeno 200 miliardi di dollari nei prossimi due anni.
Rimarranno però in vigore dazi per un valore complessivo di 370 miliardi di dollari, anche se saranno ridotti dal 15% al 7,5% quelli che riguardano alcune merci. Si attende poi la chiusura della cosiddetta Fase 2 dell’accordo commerciale tra i due Paesi per la rimozione degli altri dazi esistenti.
Il presidente Trump a tal proposito ha fatto presente che questa fase inizierà in tempi brevi, e che non è detto che sia necessaria alla fine anche una Fase 3.
Il segretario del Tesoro, Steven Mnuchin, ha però precisato che gli Usa sono pronti ad aumentare di nuovo i dazi sui prodotti cinesi se gli accordi presi non vengono rispettati dal Governo di Pechino, e ha definito l’accordo raggiunto una “vittoria per le nostre aziende tecnologiche e per i lavoratori americani”.
Parere positivo espresso anche dal vice premier cinese, Liu He, che in un incontro con il direttore generale del FMI, Kristina Georgieva, si è detto convinto che il mini accordo commerciale potrà produrre effetti positivi sull’economia dei due Paesi e di tutto il mondo.
Cosa prevede la Fase 1 dell’accordo commerciale USA-Cina
Quello che è stato raggiunto proprio questa settimana tra Stati Uniti e Cina. è un accordo di grande importanza per il miglioramento delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, e anche se non rappresenta la fine di una guerra commerciale che imperversa ormai da tempo, sicuramente può essere interpretato come una tregua ed uno dei migliori auspici per ripartire con il piede giusto.
Ma quali sono i punti fondamentali di questo accordo tra Washington e Pechino? Il presidente Donald Trump ha parlato di Fase 1, e del fatto che possa essere necessaria una Fase 2 e una Fase 3. Su quest’ultima in realtà il tycoon ha prospettato anche uno scenario in cui non verrà attuata, ma cosa comporta la Fase 1?
La Fase 1 dell’accordo USA-Cina si sviluppa su 5 punti fondamentali, che sono:
- Proprietà intellettuale
- Acquisti cinesi di prodotti USA
- Trasferimento di tecnologia
- Rafforzamento valutario
- Servizi finanziari
Proprietà intellettuale
Cominciamo dal primo punto: proprietà intellettuale. Gli USA hanno infatti riconosciuto, nell’ambito dell’accordo raggiunto col Governo cinese, l’importanza della protezione della proprietà intellettuale. Dal canto suo la Cina si è quindi resa disponibile a istituire un sistema giuridico globale di protezione e rafforzamento della proprietà intellettuale.
Grazie all’accordo raggiunto su questo punto, la Cina avrà la possibilità di puntare alla costruzione di un Paese più innovativo, favorendo la crescita delle imprese che puntano sull’innovazione e promovendo uno sviluppo economico all’insegna della qualità.
Acquisti cinesi di prodotti USA
Il secondo punto dell’accordo riguarda l’acquisto da parte della Cina di una certa quota di prodotti made in USA. Per l’esattezza l’accordo prevede che dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 la Cina acquisti ed importi dagli USA manufatti, prodotti energetici e agricoli, e servizi identificati nell’Allegato 6.1 dell’accordo commerciale. Il valore complessivo di questi ordini non dovrà essere inferiore a 200 miliardi di dollari.
Trasferimento di tecnologia
Si tratta di un punto di fondamentale importanza nell’accordo raggiunto dai due Paesi. Le due parti hanno infatti concordato sull’importanza di garantire un trasferimento di tecnologia a condizioni volontarie di mercato, riconoscendo i rischi correlati all’esecuzione di operazioni forzate.
La Fase 1 dell’accordo definisce quindi come priorità quella di affrontare questa problematica attraverso iniziative che tengano conto del pesante impatto che i cambiamenti in ambito di tecnologia hanno sull’economia globale.
Rafforzamento valutario
Questo punto viene affrontato nel Capitolo 7 Valutazione bilaterale e risoluzione delle controversie. Stabilisce che le questioni che riguardano i tassi di cambio e la trasparenza delle operazioni commerciali tra i due Paesi siano sottoposte dal Segretario del Tesoro degli Stati Uniti o dal Governatore della Banca Popolare cinese alle disposizioni definite con l’accordo bilaterale di valutazione e risoluzione delle controversie.
Se le due parti non dovessero riuscire a pervenire ad un accordo reciprocamente soddisfacente, il segretario del Tesoro USA o il Governatore della Banca Popolare cinese, potranno appellarsi al Fondo Monetario Internazionale, in maniera conforme al suo mandato, di intraprendere una scrupolosa sorveglianza delle politiche macroeconomiche di cambio e delle politiche di trasparenza e comunicazione dei dati della Parte richiesta, o in alternativa di avviare consultazioni formali e fornire contributi.
Servizi Finanziari
Il quinto ed ultimo punto di cui si compone la Fase 1 dell’accordo commerciale USA-Cina è probabilmente il più ampio. Prevede che la Cina apra le porte ai fornitori di servizi finanziari USA, che potranno quindi chiedere licenze di società di gestione patrimoniale attraverso le quali potranno acquisire prestiti in sofferenza direttamente dalle banche asiatiche.
È anche prevista la rimozione da parte del Governo cinese del limite azionario, attualmente vigente per gli investitori stranieri, nei seguenti settori:
- titoli
- gestione fondi
- assicurativo vita
- pensione e salute
- future
Il resto dell’accordo USA-Cina è contenuto nella Fase 2, attraverso la quale si dovrebbe giungere ad una ulteriore riduzione dei dazi.
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