A descrivere la situazione drammatica che sta vivendo in queste ore lo Stato delle Bahamas, il ministro degli Esteri Darren Henfield. “Ci sono danni catastrofici. Abbiamo indicazioni di diversi morti, di corpi visti per le strade, ma non siamo ancora in grado di confermare queste indicazioni fino a quando non vedremo con i nostri occhi.”
L’uragano ha colpito le isole con una forza di categoria 5, e venti che hanno raggiunto la velocità di 354 chilometri orari. I danni maggiori sono stati causati alle Isole Abaco, che sono state sferzate da piogge torrenziali, ed è stato proprio lì che si è avuta la prima vittima: un bambino di soli 8 anni morto annegato, mentre la sorellina risulta ancora dispersa.
Purtroppo è ancora difficile raggiungere le persone in difficoltà, si attende che le condizioni meteorologiche migliorino nelle prossime ore. Il Capo della Polizia delle Bahamas, Samuel Butler ha dichiarato schiettamente: “semplicemente non possiamo venire a prendervi”.
L’uragano Dorian che ha investito le Bahamas è stato definito il secondo uragano più violento tra quelli che siano mai stati registrati nell’Atlantico. Il primo fu l’uragano Allen del 1980. Ora Dorian sta perdendo forza ed è sceso da categoria 5 a categoria 4, con venti che soffiano ad una velocità di 155 miglia all’ora, pari a circa 249,4 chilometri orari.
Si tratta di un categoria 4 dunque, ma la sua forza distruttiva è ancora vicinissma al categoria 5. Infatti rientrano in categoria 5 gli uragani con venti che soffiano costantemente ad una velocità che supera i 157 miglia orari.
Muovendosi ad una velocità di soli 1,6 chilometri all’ora, l’uragano Dorian dovrebbe raggiungere le coste della Florida ancora a categoria 4. Sulla sua scia intanto sta lasciando danni enormi, con oltre 13mila case completamente distrutte, più di mille voli cancellati negli aeroporti di Fort Lauderdale, Orlando Melbourne, Palm Beach, Miami e Orlando Sanford.
Alcuni di questi aeroporti verranno completamente chiusi, così come alcuni porti, 5 per l’esattezza: Miami, Everglades, Fort Pierce, Palm Beach e Port Canaveral. Evacuate 72 case di cura e alcuni ospedali che si trovano lungo le coste dello Stato della Florida, mentre altri ospedali stanno mettendo in atto piani per liberare gli edifici.
Florida, Georgia e Carolina in stato di emergenza
La Florida, la Georgia e la Carolina da Nord a Sud hanno dichiarato lo stato di emergenza ed avviato un piano di evacuazione che riguarderà centinaia di migliaia di persone. La Florida ha già emesso degli ordini in tal senso in alcune zone della Palm Beach dove è situato il resort Mar-a-Lago di proprietà del presidente Donald Trump.
Henry McMaster, governatore della Carolina del Sud, ha disposto evacuazioni obbligatorie dalle coste dello Stato per un totale di circa 800mila persone. “Data la forza e l’imprevedibilità della tempesta dobbiamo prepararci per ogni scenario possibile” ha dichiarato Mc Master. Intanto lo Stato della Georgia ha iniziato ad evacuare 6 contee costiere.
I media americani ritengono che l’uragano Dorian stia procedendo verso ovest e sia in procinto di colpire le aree della East Cost degli Stati Uniti. Si spera che, come da alcune previsioni, Dorian non tocchi terra direttamente pur avvicinandosi nel suo passaggio alla costa atlantica della Florida.
Gli animali abbandonati in balia dell’uragano
Nello stato della Florida è partita la corsa al salvataggio degli animali, sia selvatici che domestici, abbandonati in balia dei venti dell’uragano. A lanciare l’SOS per i propri animali è il South Florida Wildlife Center di Fort Lauderdale, che cerca casa per i suoi oltre 400 esemplari, tra gufi, scoiattoli, papere e opossum.
Non si tratta di animali autonomi, perché prima di essere reinseriti nel loro habitat necessitano di altre cure oppure sono ancora troppo deboli. Una fase delicata nella quale necessitano del supporto umano, ed è per questo che il centro cerca per loro delle sistemazioni provvisorie affinché possano essere al sicuro durante il passaggio della furia dell’uragano.
Alto livello di attenzione anche per le tartarughe marine, visto che l’uragano Dorian si sta abbattendo sulla Florida proprio nel pieno del periodo della nidificazione, con un impatto che potrebbe essere molto violento. In allerta anche i canili dell’intera area costiera della Florida, il cui personale è in queste ore impegnato in un capillare pattuglliamento dei centri abitati alla ricerca di cani abbandonati o dimenticati dai rispettivi proprietari in fuga dall’uragano.
Nelle ultime ore sono stati salvati 17 cani nell’area di Miami, trovati spesso legati a degli alberi con il guinzaglio o abbandonati all’interno di automobili. Meg Sahdala, proprietaria della no profit Miami Animal Source, ha raccontato: “molti stanno abbandonando i loro animali per la strada, stiamo ricevendo centinaia di chiamate”.
L’uragano Dorian “una devastazione senza precedenti” per le Bahamas
Il premier dello Stato delle Bahamas, Hubert Minnis, ha definito l’uragano Dorian che si è abbattuto sulle isole tropicali “una tragedia storica” che ha portato “devastazioni senza precedenti”. E’ da oltre 48 ore che l’arcipelago è sferzato dalla violenza dell’uragano, che nella mattinata di oggi è sceso ulteriormente, da categoria 4 a categoria 3.
Oltre al bambino di 8 anni, prima vittima dell’uragano, si contano almeno altri 4 morti e decine di feriti, con un numero che è inevitabilmente destinato a salire ora dopo ora. Secondo alcune voci non ufficiali, non solo ci sarebbero centinaia di persone intrappolate nelle abitazioni, ma per strada sarebbero stati visti alcuni cadaveri.
Il numero dei voli cancellati è già salito a 2.700 in queste ore, ed i soccorsi quasi impossibili fino alla giornata di ieri, stanno ora procedendo anche se a rilento, con alcune aree che sono tutt’ora irraggiungibili. Impegnati nelle operazioni di soccorso anche gli elicotteri della Guardia costiera.
L’uragano Dorian si avvicina allo Stato della Florida
Secondo l’ultimo aggiornamento del National Hurricane Center, l’uragano Dorian continua a muoversi in queste ore e si troverebbe ormai a circa 160 chilometri dalle coste della Florida. Non è tuttavia possibile stabilire quando vi arriverà, in quanto la sua velocità è variabile. Dopo aver sostato per oltre 36 ore sulle Bahamas, in particolare su Grand Bahama e sulle Isole Abaco, nella giornata di ieri si è mosso di circa 10 chilometri in 8 ore.
Si temeva inizialmente che avrebbe raggiunto le coste della Florida come un categoria 4, mentre ora la velocità dei venti è scesa. Resta però lo stato di massima allerta, non si conosce la traiettoria dell’uragano e i rischi sono ancora molto elevati. Le evacuazioni stanno infatti procedendo a ritmi serrati, specialmente nelle cittadine situate sulla costa.
Restano chiusi diversi aeroporti, tra cui quello di Orlando; le università corrono ai ripari con la sospensione delle lezioni; i parchi, come quello di Legoland, hanno deciso di non riaprire finché non cessa lo stato di allerta. Uno stado di emergenza che come detto riguarda anche lo Stato della Georgia, il North Carolina ed il South Carolina, ed ora anche la Virginia, dove l’impatto dell’uragano Dorian potrebbe causare inondazioni e blackout.
Non è in stato di allerta invece lo Stato dell’Alabama, contrariamente a quanto affermato dal Presidente USA Donald Trump in un primo momento. Trump aveva infatti incluso l’Alabama tra gli Stati a rischio ed è stato poi corretto dal National Weather Center.
In questi giorni Trump è stato inoltre criticato per aver affermato di non aver mai visto un uragano di categoria 5 e di non sapere “neanche che esistesse”. Eppure uragani di categoria 5 si sono già abbattuti sugli Stati Uniti in passato, anche durante la sua presidenza. Ricordiamo ad esempio l’uragano Irma del 2017, ma anche l’uragano Maria che ha devastato Porto Rico, o l’uragano Micheal che ha raggiunto le Panhandle della Florida.
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