Ci è sempre andato molto d’accordo coi social Matteo Salvini, molto meno con le ong come ben sa chi ha seguito la vicenda della Sea Watch 2 e il botta e risposta con Carola Rackete. Il connubio social/immigrazione ha sempre portato buoni frutti per il leader della Lega, ma questa volta ha rischiato di fruttargli invece una multa da 250mila euro.

Matteo Salvini infatti, nel giugno del 2018 aveva pubblicato un tweet con una foto che ritraeva un membro dell’equipaggio della Ong Lifeline, Sören Moje, e aveva scritto: “questo signore è nell’equipaggio della nave della Ong tedesca che, in attesa di caricare immigrati, mi dà del “fascista”… Rassicurante direi!”.

E fin qui tutto normale, direte, solo che Salvini non ha mai chiesto alcuna autorizzazione per utilizzare una foto coperta da copyright. Una leggerezza più che comprensibile per un comune cittadino forse, ma non per il Ministro dell’Interno, accanito difensore della legalità.

Fatto sta che il giornalista Friedhold Ulonska autore della foto “incriminata”, nonché membro egli stesso della nave Ong Lifetime, ha deciso di fare ricorso al tribunale tedesco proprio per violazione del copyright. Il risultato? Il vicepremier e leader della Lega si becca una ingiunzione provvisoria, esecutiva a partire dal 12 agosto, che gli impone di togliere la foto da Twitter e di non riutilizzarla più, altrimenti sono 250mila euro di multa e sei mesi di reclusione.

Il comandante della nave Lifeline ha commentato la vicenda dicendo: “Matteo Salvini usa come strumento del suo incitamento contro di noi materiale fotografico di missioni di salvataggio in mare, immagini prese da me. Non mi ha chiesto se gli fosse permesso. Come tutti gli altri, Matteo Salvini deve rispettare la legge. Se non lo fa, come nel caso di specie, ci piace ricordargli i limiti delle sue azioni con tutti i mezzi costituzionali.”

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