Come sarà la nuova Alitalia che uscirà dal piano di salvataggio del governo non è ancora dato da sapere ma quello che è (quasi) certo è che a salvare Alitalia alla fine ci penserà la tanto odiata (dal Movimento 5 Stelle) Atlantia. Le ultime notizie sul salvataggio della disastrata compagnia di bandiera sono abbastanza eloquenti: ogni ipotesi reale di salvataggio di Alitalia passa da un intervento dei Benetton. Le stesse ultime notizie confermano l’assenza di soluzioni alternative. 

Del resto già l’11 luglio scorso il consiglio di amministrazione di Atlantia, aveva reso noto di aver preso atto  preso atto dell’interesse da parte della controllata Aeroporti di Roma “per una compagnia di bandiera competitiva e generatrice di traffico“. Sulla base di tale intetesse il Ceo di Atlantia Giovanni Castellucci aveva quindi ricevuto esplicito mandato per procedere con approfondimenti in merito alla sostenibilità ed efficacia del “piano industriale relativo ad Alitalia“. Chiare aperture da parte di Atlantia, quindi, sono evidenti anche se lo stesso gruppo ha poi rinviato ogni altra comunicazione a riunioni successive nel corso delle quali saranno esaminate le conclusioni di Castellucci. 

Al di là di queste dichiarazioni ufficiali la vera notizia, riportata da Il Sole 24 Ore, è che nei giorni scorsi è cresciuto il vero e proprio pressing su Atlantia da parte di tutti soggetti in campo. A fare pressione su un intervento della società dei Benetton sono stati gli advisor ma anche e soprattutto il premier Conte. Proprio il presidente del consiglio sarebbe riuscito ad ottenere l’apertura di un vero e proprio dossier di lavoro. 

A fare da sponda a Conte anche il ministro dell’economia Giovanni Tria che, in una intervista a La Stampa, aveva affermato che Atlantia è “un partner forte” aggiungendo che la partecipazione del gruppo dei Benetton al salvataggio di Alitalia “sarebbe auspicabile“. Insomma un bel cambio di registro rispetto alle note dichiarazioni del vicepremier Di Maio che, appena alcune settimane fa, aveva detto che Atlantia era un’azienda decotta. 

Se la partecipazione di Atlantia al salvataggio di Alitalia appare scontata, a essere ancora poco chiara è la forma dell’intervento della società dei Benetton. Scendendo in campo Atlantia assumerà il controllo totale della quota prevista per il quarto socio della cordata Fs-Delta (pari a circa il 40 per cento del capitale della nuova Alitalia) oppure sarà della partita anche il gruppo di Toto? Questo dubbio potrebbe essere sciolto già nelle prossime settimane non appena dovesse essere formalizzato l’intervento della società dei Benetton.

Un conto comunque sarà salvare Alitalia, e un conto sarà rimetterla in carreggiata visto che, secondo alcune previsioni, la nuova Alitalia avrà conti in rosso ancora fino al 2021. 

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