Il mese di luglio sta scatenando temporali sempre più violenti nel Mediterraneo. In Grecia, a nord della penisola Calcidica si è abbattuta una bufera di vento e grandine che ha causato 6 morti, tutti turisti. “E’ stato un fenomeno senza precedenti, con venti fortissimi e forti tempeste di grandine” ha raccontato il capo della protezione civile locale, spiegando che ora per la Calcidica è stato dichiarato lo stato di emergenza. Attualmente sono coinvolti nelle operazioni di soccorso oltre 140 vigili del fuoco.
Il conteggio dei morti è drammatico: hanno perso la vita 6 persone, tutte di nazionalità straniera. Un Russo e suo figlio di due anni si trovavano in una struttura ricettiva di una località balneare di Cassandra, dove un albero cadendo li ha uccisi entrambi. Morti anche due Cechi, il cui caravan è stato travolto da raffiche di vento, ed una donna romena uccisa insieme alla figlia dal tetto di un edificio che era stato divelto dal tornado. Altre 30 persone sono rimaste ferite.
In Italia disperso a Taranto un dipendente dell’AcelorMittal
Ieri il forte maltempo ha raggiunto Taranto, dove un operaio dello stabilimento dell’ex Ilva, l’attuale ArcelorMittal è finito disperso dopo che la gru su cui stava lavorando è stata scaraventata in mare dalle violente raffiche di vento. E’ la stessa azienda a darne notizia, ricordando che un incidente analogo avvenne nel novembre 2016, quando perse la vita il gruista Francesco Zaccaria.
L’incidente di ieri è avvenuto intorno alle 19:30, orario in cui sulla città di Taranto si è abbattuta una tromba d’aria che ha poi proseguito il suo percorso spostandosi nella provincia. L’operaio si trovava probabilmente da solo nell’abitacolo della gru sul quarto sporgente dello stabilimento nell’area portuale. Sul posto sono poi sopraggiunti i vigili del fuoco, l’unità sommozzatori, la polizia, i mezzi e il personale della Capitaneria di Porto.
Il maltempo flagella l’intera costa adriatica: un morto nelle Marche
Chicchi di grandine di 5/6 centimetri di diametro sono caduti a Pescara. “Nella zona interna della regione si sono verificati temporali ma per ora non ci sono arrivate segnalazioni di emergenza” ha spiegato Daniela Ronconi, meteorologa del centro funzionale della Protezione Civile.
Antonio Jovine, della Protezione Civile Abruzzo fa sapere che: “finché non finisce l’allerta meteo non possiamo fare una ricognizione nei comuni e capire se è il cado di chiedere stato di emergenza”. A causa della forte grandinata il centralino dei vigili del fuoco è stato intasato dalle chiamate di soccorso. Auto letteralmente distrutte dalla grandine, con parabrezza sfondati da chicchi di grandine grossi come palle da golf, strade allagate con acqua che scorre a fiumi per le vie del centro, e una parte della città rimasta senza luce per diverse ore.
Nelle Marche la pioggia e le raffiche di vento hanno devastato le spiagge di Numana e Sirolo, causando la caduta di svariati alberi, allagamenti e incidenti. Un uomo di 72 anni che si trovava a Osimo mentre imperversava la bufera è stato colpito da un infarto ed ha perso la vita.
Gravemente danneggiata anche la costa fanese, e la Riviera del Conero dove diverse strutture turistiche sono state travolte dal nubifragio. Ad Ancona decine di persone sono rimaste coinvolte in incidenti stradali causati dal maltempo. A Pesaro le raffiche di vento hanno raggiunto i 150 km/h causando moltissimi danni e un blackout su tutta la città.
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