E’ stato il massacro causato dal raid aereo sul centro di detenzione per migranti illegali a Tagiura, a spingere il governo del premier sostenuto dagli Stati Uniti, Fayez Al Sarraj a valutare l’ipotesi di rilasciare tutti i migranti attualmente presenti nei vari centri di detenzione.
“La loro sicurezza non può essere garantita” afferma il ministro dell’interno libico Fathi Bashagha secondo quanto riportato da The Libya Observer. Secondo una recente stima fornita dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, una eventuale chiusura dei centri di detenzione dovrebbe tradursi nella liberazione di 6 o 7mila persone, delle quali 3mila solo nella capitale.
L’esercito nazionale libico comandato da Khalifa Haftar che si oppone al governo di Fayez Al Sarraj, sarebbe pronto a cooperare per garantire una “uscita immediata” dei migranti dai centri di detenzione. Questo è ciò che ha dichiarato il portavoce dell’Lna (Libyan National Army) Ahmed Al Mismari che ha anche accusato le forze governative di servirsi dei migranti come scudi umani.
Giuseppe Conte: “continuerò a premere per una soluzione politica”
In occasione della conferenza stampa a Palazzo Chigi con Vladimir Putin, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato: “la crisi umanitaria è alle porte e già i numeri delle vittime, dei morti e degli sfollati sono molto rilevanti. Io continuerò a premere costantemente e con la massima determinazione presso la comunità internazionale perché possa recuperare l’unità e la determinazione di imporre agli attori libici il cessate il fuoco e la prospettiva di una soluzione politica.”
Nel frattempo il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Enzo Moavero ha incontrato il vicepremier libico Ahmed Maitig per ricevere aggiornamenti in merito al tragico bombardamento del centro migranti di Tagiura nel quale hanno perso la vita almeno 44 persone, e ne sarebbero rimaste ferite oltre 130.
Il sostegno italiano all’azione dell’Onu in Libia è stato confermato dal ministro Moavero il quale ha ribadito l’importanza di far cessare le ostilità e fermare il loro continuo aggravarsi. Moavero ha anche ricordato che l’Italia si aspetta un’accurata inchiesta da parte dell’Onu su quanto accaduto a Tagiura, e ha altresì confermato di aver fatto pervenire all’Unione Europea la proposta di adottare una posizione unitaria e ufficiale al riguardo.
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