Rifiuta i giri di parole, il vicepremier Luigi Di Maio, quando si parla della tragedia del ponte Morandi. Cita la famiglia Benetton e le innegabili responsabilità in merito all’incidente del crollo di quasi un anno fa. “Il sistema delle concessioni fu concepito per ammortizzare l’investimento del privato” spiega “e non per tenere rendita vita natural durante per generazioni e generazioni di Benetton.”
La famiglia Benetton è infatti titolare di Atlantia, che avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione della rete autostradale ed ovviamente del ponte Morandi. Ma Di Maio non accetta che il nome dei Benetton venga nascosto dietro quello di Atlantia e ricorda che “le persone sono morte perché qualcuno non ha fatto la manutenzione di questo ponte e quel qualcuno era Autostrade per l’Italia dei Benetton, della famiglia Benetton” e ancora “è inutile che si dice Atlantia per non far capire di che cosa stiamo parlando. Sono la famiglia Benetton, Autostrade per l’Italia”.
Ripercussioni in borsa per il titolo dei Benetton
Gli attacchi alla famiglia Benetton hanno avuto intanto delle ripercussioni sulla quotazione del titolo in borsa, il quale sta infatti perdendo centinaia di milioni con conseguente preoccupazione di investitori istituzionali e piccoli soci.
La responsabilità di quanto sta avvenendo in borsa è però responsabilità dei Benetton stessi, secondo il leader 5 stelle Luigi Di Maio che ricorda che i titoli crollano se non lavori bene. Una negligenza gravissima quella della mancata manutenzione del ponte, quindi nulla da eccepire sul concetto espresso dal vicepremier. “Se non fai manutenzioni i ponti crollano e se non lavori bene i tuoi titoli crollano” afferma Di Maio “non è una questione di dichiarazioni ma di fare il proprio dovere.”
Di Maio: avviare la revoca della concessione
Luigi Di Maio ribadisce poi l’urgenza di avviare la procedura di revoca della concessione prima del 14 agosto. “E’ chiaro che nelle sedi processuali ci saranno processi e risarcimenti danni. Come Stato abbiamo il dovere di togliere le autostrade italiane a chi non ha fatto manutenzioni. Ed è quello che porteremo avanti.”
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