Secondo le previsioni meteo di questi giorni, sta per arrivare un’ondata di caldo africano che farà schizzare il termometro fino ai 42 gradi in almeno 6 grandi città italiane nella giornata di oggi. Il Ministero della Salute ha stilato una lista delle città da bollino rosso, lista che si andrà ad allungare notevolmente nella giornata di domani.

Sono 6 le città italiane con il massimo livello di rischio per tutta la popolazione secondo il ministero della salute. A poter risentire dell’ondata di caldo non sarebbero quindi solo le fasce più deboli, persone anziane in primis, ma tutti quanti. “Un’ondata di calore storica” come è stata definita dal metereologo Andrea Vuolo, che colpirà prima di tutto il centro-nord, estendendosi nella giornata di domani anche al centro-sud.

Sarebbero 6 le città con temperature che toccheranno i 42 gradi oggi: Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Rieti e Roma. Domani invece, secondo il ministero il bollino rosso andrà ad altre 10 città: Bari, Bologna, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Torino, Venezia, Verona e Viterbo.

Temperature record in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna

In Piemonte verranno superate nelle prossime ore le temperature record per il mese di giugno, in particolare nelle città di Asti, Alessandria e Vercelli. A Torino saranno presumibilmente superati i valori record dell’estate del 2003, che si distinse peraltro per la durata delle temperature torride.

In Lombardia ed Emilia Romagna si raggiungeranno picchi di 40 gradi, specialmente tra le città di Milano, Pavia, Cremona, Lodi, Bergamo, Como, Varese, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara. Situazione simile anche nel fondovalle del Trentino e della Val d’Aosta con temperature fino a 40 gradi ad Aosta e Bolzano.

Sarebbe la prima voltanella meteorologia che in Italia si segnano temperature massime di 40 gradi nel mese di giugno, con picchi che superano addirittura tale soglia mai raggiunta prima. “Si tratterebbe localmente di valori record storici dall’inizio delle misure di temperatura” spiega Vuolo “un fatto davvero eclatante considerando che le più intense ondate di caldo degli ultimi decenni e secoli sono sopraggiunte nei mesi di luglio e agosto e non a giugno, quantomeno nel Centro-nord.”

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