L’Italia ha ottenuto quello che voleva: è riuscita nella dura impresa di vincere l’assegnazione dei Giochi Olimpici Invernali 2026. Ma ora che “ce l’abbiamo fatta” all’atto pratico cosa ci guadagniamo oltre alla gloria? Dopo l’entusiasmo dei primi momenti, e le dichiarazioni di giubilo da parte di esponenti della politica e non, è arrivato il momento di fare due conti.
Diciamolo subito: non sempre i grandi eventi che l’Italia ha ospitato sono stati gestiti nel migliore dei modi. Quindi i numeri da soli non bastano, ma di sicuro possono essere un’ottima base di partenza. Vediamo quindi quanto costeranno e quanto potrebbero rendere le nostre Olimpiadi Invernali del 2026.
Il Comitato Olimpico Internazionale stanzia 845 milioni di euro
Dal CIO, acronimo che sta per Comitato Olimpico Internazionale, arriverà un contributo per la messa in atto della 25° edizione delle Olimpiadi Invernali, dell’importo complessivo di 962 milioni di dollari, che al cambio attuale si traducono in 845 milioni di euro.
Non si potrebbe partire da una base migliore, ma come anticipato, potrebbe non essere sufficiente. Ci sono però altre ottime premesse, iniziando dal fatto che i giochi olimpici dovranno rispettare il protocollo 2020 ed essere pertanto a impatto low-cost. Una delle ragioni per cui l’Italia ha vinto l’assegnazione delle olimpiadi invernali del 2026 infatti risiede nel fatto che buona parte degli impianti è già esistente, benché non sempre nel migliore degli stati di conservazione.
14 sedi di gara sono già presenti anche se 4 di queste sono da ristrutturare. Basti pensare al PalaSharp di Milano, che al momento giace in stato di abbandono ed è assiduamente frequentato da tossicodipendenti e criminali. Manca poi da costruire il PalaItalia di Rogoredo a Milano. Un’arena polifunzionale servita dall’alta velocità e con una capienza che andrà tra i 15mila e i 18mila posti. Il costo stimato per la realizzazione ex novo dell’opera è di 61 milioni di euro, ed il progetto avrebbe preso il via in ogni caso, indipendentemente dall’assegnazione dei giochi olimpici.
Tra le ristrutturazioni, e la realizzazione delle strutture mancanti, come il PalaItalia citato poc’anzi (61 milioni), la pista da bob a Cortina (42 milioni), i villaggi olimpici e i media center, i costi sono stimati in 346 milioni di euro complessivamente.
Le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina quanto ci frutteranno?
Bisogna valutare diversi aspetti per capire quanto ci frutteranno i giochi olimpici invernali. Secondo i report di due università italiane si tratta di una buona opportunità per il nostro Paese in termini di indotto, di gettito fiscale e di posti di lavoro.
In base alle analisi fatte dalle Università La Sapienza di Roma e Bocconi di Milano, il PIL italiano dovrebbe avere un incremento tra gli 81 e i 93 milioni di euro annui tra il 2020 e il 2028. Inoltre secondo La Sapienza ciò produrrà un volume di affari complessivo di circa 2,3 miliardi di euro, mentre secondo la Bocconi il volume d’affari prodotto sarà ancora più alto: 3 miliardi di euro. Nel solo anno olimpico potremmo avere entrate fiscali di circa 600 milioni di euro, e complessivamente nei 12 mesi avremmo la creazione di 8.500 posti di lavoro.
Da questi incassi dobbiamo però detrarre i costi certi, dovuti perlopiù alla messa in sicurezza, che saranno interamente a carico del Paese ospitante. Questi costi sono stati stimati sui 415 milioni di euro, almeno secondo quanto riportato nel dossier della candidatura dell’Italia che fu consegnato al CIO.
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