trader in azione e insegna di Wall Street
Rischio sell-off per la borsa Usa dopo le mosse della FED - BorsaInside

Il taglio dei tassi deciso dalla FED nel board di settembre ha immediatamente infiammato la borsa di Wall Street. Anche ieri il mercato azionario americano ha messo a segno un forte rialzo con l’S&P Index e il Dow Jones che hanno centrano nuovi record storici (ne parleremo tra poco). Sembra quindi essere tornato il sereno sulla borsa americana come si intuisce anche dal ritorno degli acquisti sul colosso Nvidia e sulle altre quotate del settore tech?

In un contesto simile l’alert lanciato dagli analisti di Nomura circa la possibilità che il taglio dei tassi FED possa determinare il crollo di Wall Street potrebbe passare inosservato. E invece, visto che la borsa Usa è in piena euforia per la svolta monetaria decisa dalla Federal Reserve, sarebbe il caso di dare il giusto peso a questo allarme. Ma perchè Nomura prevede il crollo di Wall Street a causa dell’avvio della stagione ribassista sul costo del denaro. Quali sono gli elementi che evidentemente hanno catturato l’attenzione degli investitori mentre risultano essere sfuggiti ai trader che proprio in questi giorni stanno dando sfoggio della loro view bullish sull’azionariato Usa?

Prima di rispondere a questa domanda ricordiamo che per investire sugli indici della borsa americana non è necessario comprare alcunchè di fisico. Con strumenti derivati come i CFD, infatti, è possibile speculare al rialzo e al ribasso senza possesso del sottostante. I CFD sugli indici di borsa sono disponibili su piattaforme trading come quella del broker FP Markets che consigliamo per due ragioni: gli spread molto bassi e la rapidità nell’esecuzione degli ordini.

Broker Forex Leader Fp markets
CONTO DEMO GRATUITO Sul sito di Fp markets
  • Spread più bassi del settore, a partire da soli 0.0 pip
  • 0.0 Spread in pip
  • Piattaforme di trading avanzate
  • Prezzi DMA su IRESS
Avviso: il tuo capitale è a rischio

Perchè la borsa di Wall Street potrebbe presto crollare?

Gli analisti di Nomura nel loro alert sulla borsa americana parlano di sell-off sull’azionariato Usa. Ma le vendite da panico altro non sono che espressione di un crollo e allora possiamo tranquillamente dire che, almeno stando a quello che affermano dalle parti di Nomura, la borsa Usa rischia di crollare.

Secondo Charlie McElligott, strategist cross-asset di Nomura Securities, sono due i fattori alla base della possibile inversione della borsa americana: il cambiamento nella stessa percezione dei trader e il riposizionamento in atto. Questi due fattori potrebbero causare quello che l’analista definisce un “nuovo rischio forzato” che a sua volta preparerebbe il terreno per la prossima oscillazione.

Elliott ha anche affermato che dopo il rally della volatilità registrato ad agosto, adesso molti trader si trovano costretti a comprare su livelli molto alti. Già di per sè questa situazione potrebbe essere molto scoraggiante. Lo è ancora di più se si considera la profonda incertezza del quadro generale americano con l’esito molto incerto delle elezioni presidenziali americane e i dati non proprio brillanti dell’economia Usa.

In questo contesto, ha poi aggiunto l’esperto di Nomura, chi compra si assume rischi alti tanto da richiedere una copertura al ribasso per evitare di trovarsi scoperto. Inevitabile è il cambio di posizionamento dei dealer del mercato delle opzioni. Insomma il rischio è che si venga a creare una sorta di circolo vizioso il cui effetto pratico sarebbe il crollo della borsa Usa.

Cosa centra il taglio dei tassi FED con il possibile crollo di Wall Street?

Il ragionamento di Nomura è così riassumibile: l’euforia provocata dal taglio dei tassi FED potrebbe essere alla base del prossimo crollo della borsa Usa. Una sorta di effetto domino che nasce dai dubbi circa la sostenibilità di un intervento nel lungo termine così forte come quello deciso dalla FED a settembre (ribasso del costo del denaro di 50 punti base). Prima del summit di settembre, afferma l’esperto di Nomura, c’era la preoccupazione che un taglio ampio dei tassi potesse allarmare il mercato mentre adesso il focus è su quello che potrebbe essere l’ammontare complessivo del ribasso dei tassi per la fine dell’anno.

Proprio su questo punto non mancano gli analisti convinti che il ribasso reale possa essere molto più contenuto rispetto a quello ipotizzato dal mercato. politica di allentamento sarà meno decisa di quello che si aspetta il mercato. Lo ha scritto anche Holger Schmieding di Berenberg secondo il quale c’è il sospetto che le banche centrali possano avere meno margine di manovra per tagliare i tassi rispetto a quello che pensano gli investitori. Ma se il reale ribasso del costo del denaro dovesse essere più contenuto, allora si profilerebbe il serio rischio di un crollo della borsa Usa che poi è lo scenario teorizzato da Nomura nel lungo termine.

Per adesso Dow Jones e S&P 500 sono ai massimi storici

Lasciamo da parte l’allarme degli analisti giapponesi e veniamo alla situazione reale che vede la borsa Usa salire ai nuovi massimi storici. Proprio questo è accaduto ieri con l’indice Dow Jones che è salito a quota 42.281 punti (massimo storico) per poi chiudere a 42.208 punti in rialzo dello 0,2 per cento rispetto alla seduta precedente l’S&P 500 che invece ha messo in cassaforte lo 0,25 per cento a quota 5.733 punti, leggermente sotto al nuovo massimo di 5.735 punti.

Alla luce della prestazione registrata ieri, ora l’S&P 500 evidenzia un verde del 20 per cento da inizio anno mentre il Dow Jones Industrial Average avanza del 12 per cento da inizio anno.

La borsa Usa, quindi, brilla di salute ma è proprio in momenti come questo che maggiore è il rischio di sell-off. Saranno le politiche monetarie della FED a causare tutto questo?

Per adesso a questa domanda non si può dare una risposta. Di certo lo scenario più plausibile è quello di una spiccata volatilità (anche a causa delle prossime elezioni americane) che può essere sfruttata proprio per fare trading con strumenti derivati come i CFD che consentono di andare long e short usando la leva. FP Markets è il broker ideale per fare trading di CFD sugli indici della borsa Usa perchè con piattaforme potenti come MT4 e MT5, è possibile accedere a prezzi in live streaming, analisi tecniche e strumenti grafici all’avanguardia. In più l’interfaccia della piattaforma è personalizzabile, compresi i colori degli indicatori tecnici.

Per provare il trading CFD con FP Markets è possibile usare un conto demo da 100.000 euro.

Broker Forex Leader Fp markets
CONTO DEMO GRATUITO Sul sito di Fp markets
  • Spread più bassi del settore, a partire da soli 0.0 pip
  • 0.0 Spread in pip
  • Piattaforme di trading avanzate
  • Prezzi DMA su IRESS
Avviso: il tuo capitale è a rischio

E se ci dovessero essere problemi il servizio di assistenza è sempre disponibile (24 su 24, 5 giorni su 7).

Altre guide utili sul broker FP Markerts:

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Migliori Piattaforme di Trading

Broker del mese
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme di trading avanzate
Prezzi DMA su IRESS
Deposito minimo 100$
Sicurezza Gruppo Bancario Svizzero
Leva fino a 1:30
Protezione da Saldo Negativo
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Copia i migliori trader del mondo

Il vostro capitale è a rischio. Considera la perdita di denaro dal 51% (eToro) fino all’89% (altri fornitori) con il trading CFD.