Una seduta all’insegna della volatilità è quello che attende la borsa di Milano oggi 6 agosto. Le indicazioni che arrivano dai mercati azionari di riferimento sono alquanto contrastanti. Da un lato, infatti, c’è la borsa di Tokyo che sembra essere riuscita a trovare la strada del recupero, mentre dall’altro ci sono gli indici azionari Usa che sono stati ancora una volta sommersi dalle vendite.
I numeri sono alquanto estremi. Il Nikkei 225, dopo lo spaventoso crollo di venerdì e di lunedì, ha trovato la strada del rimbalzo tecnico chiudendo avanti di circa 7 punti percentuali sopra i 33.600 punti. Non si è trattato comunque di una chiusura sui massimi visto che, nel corso delle prime battute della seduta, l’indice era arrivato anche ad un passo dai 34.900 punti. La progressione della borsa di Tokyo è arrivata in un contesto di forte rialzo dello Yen sul Dollaro innescato, nei giorni scorsi, dal cambio di passo della politica monetaria americana.
Il recupero della borsa di Tokyo ha condizionato un pò tutti i mercati asiatici. Anche la piazza di Seoul ha chiuso in rialzo. Da segnalare, sulla borsa di Taiwan, il tentativo di recupero delle quotate taiwnanesi di chip. In particolare le azioni di Tsmc, il più grande produttore di chip del mondo, sono subito schizzate a + 6 per cento prima di attestarsi su un più contenuto + 4 per cento. Bene anche le azioni Mediatek che sono arrivate a guadagnare oltre il 7,5 per cento per poi contenere il verde.
In generale, quindi, sulle asiatiche è sembrato soffiare un vento leggermente diverso rispetto a quello delle ultime giornate. Tutti i mercati sono partiti molto tonici per poi ridurre il rialzo.
Ancora un violento sell-off sugli indici di Wall Street
Il recupero della borsa di Tokyo è da apprezzare ancora di più perchè avvento in un contesto per nulla semplice. La borsa americana, infatti, ha messo a segno l’ennesima seduta in balia delle vendite. La seconda sessione della settimana si è infatti chiusa con il Dow Jones in ribasso del 2,6 per cento a quota 38.703 punti, l’S&P500 in calo del 3 per cento a quota 5.186 punti e il Nasdaq che, ancora una volta, ha fatto peggio di tutti rimediando un ribasso del 3,43 per cento a 16.200 punti. In questo contesto decisamente improntato alla negatività, c’è un solo aspetto rincuorante: il fatto che l’indice dei titoli tech abbia comunque concluso lontano dai minimi intraday raggiunti a quota 15.709 punti.
Questa situazione di spiccata volatilità, ha caratterizzato anche le singole quotate tech. Le azioni NVIDIA hanno infatti perso il 6,36 per cento a quota 100,45 dollari dopo essere crollate fino a 90,69 dollari, le Tesla hanno chiuso con un correzione del 4,23 per cento a 198,88 dollari (minimo intraday raggiunto a 182 dollari) mentre Intel ha preso il 6,38 per cento a quota 20,11 dollari dopo il pesante crollo delle scorse sedute.
Nel caso degli indici americani, il trend è stato opposto a quello dell’Asia. I principali panieri, infatti, hanno aperto in fortissimo rialzo (in scia al trend delle sedute precedenti) per poi provare a contenere le perdite. Prova di tutto questo è il fatto che l’indice della volatilità VIX si sia attestato sotto ai 40 punti, dopo aver toccato un massimo a quota 55 punti.
Insomma la situazione resta alquanto complessa e lo scenario più plausibile è che ci possa essere tanta tensione anche nel corse delle prossime sedute. Sotto un certo punto di vista gli stimoli per entrare sui mercati non mancano solo che è necessario operare con la massima prudenza.
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